Tutto su Retelit, che con il Mef ha comprato Sparkle da Tim


Via libera all’offerta di Mef e Retelit per Sparkle, l’unità sottomarina strategica di Tim che la società guidata da Pietro Labriola.

Il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi sotto la presidenza di Alberta Figari, ha esaminato l’offerta vincolante per l’acquisto della partecipazione totalitaria detenuta da Tim in Sparkle, ricevuta da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e di Retelit, operatore di rete in fibra ottica italiano di proprietà del fondo spagnolo Asterion. È quanto ha reso noto la società tlc ieri con un comunicato.

Pertanto il board ha approvato all’unanimità, e con parere favorevole del Comitato parti correlate, l’offerta presentata che valorizza Sparkle 700 milioni di euro.

La vendita di Sparkle fa parte del piano del ceo di Tim Pietro Labriola di separarsi dalle attività di rete fissa per ridurre il suo debito. A luglio Tim ha finalizzato la cessione della rete Fibercop a una compagine che vede come primo azionista il fondo statunitense Kkr. E resta ora da chiudere la partita per la società dei cavi sottomarini.

Intanto a Piazza Affari nelle prime battute Tim è scattata in testa al listino con un rialzo di oltre il 3% per poi ripiegare a +2%, dopo che ieri ha diffuso i conti del 2024 con ricavi in crescita a 14,5 miliardi e ha annunciato un possibile ritorno alla remunerazione dei soci dal 2026. Nel frattempo l’operatore tlc italiano sta ora attirando l’interesse del fondo Cvc Capital Partners, che sta tenendo d’occhio l’acquisto della quota del 24% di Tim da parte dell’azionista Vivendi, e del gruppo francese Iliad.

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IL CDA DI TIM APPROVA L’OFFERTA PER SPARKLE

Quindi il cda di Tim, all’esito di un ampio e approfondito esame, condotto con l’assistenza di primari advisor finanziari (Vitale & Co, Goldman Sachs e Mediobanca) e legali (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio legale associato), ha approvato all’unanimità, e con parere favorevole del Comitato parti correlate, l’offerta presentata dal Mef e Retelit, società guidata da Jorge Alvarez (nella foto) che valorizza Sparkle 700 milioni di euro.

La firma dei contratti avverrà entro l’11 aprile 2025 e il perfezionamento della cessione è atteso entro il primo trimestre del 2026, una volta completate le attività propedeutiche, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni Antitrust e in materia di Golden Power, precisa la nota di Tim.

La mossa si sposa con gli sforzi del governo italiano per assicurarsi il controllo di Sparkle, la società che gestisce i cavi sottomarini internazionali, ritenuta strategica, del valore di 1 miliardo.

PRESENTATA DAL TESORO IN TANDEM CON RETELIT

Dunque il Tesoro ha presentato un’offerta congiunta con Retelit, un operatore di fibra ottica e attivo nei progetti per la trasformazione digitale, controllato dal fondo spagnolo Asterion.

Facciamo un passo indietro: lo scorso febbraio Tim aveva respinto una precedente offerta da parte del solo Mef che valutava Sparkle 625 milioni di euro riconosciuti al closing più altri 125 milioni di earnout, “erogabili cioè al verificarsi di determinate condizioni che, si dice, non fossero proprio facilmente realizzabili” come spiegava il Sole 24 Ore.

Da allora, tuttavia, dal bilancio 2023 di Tim, pubblicato dalla società ad aprile, emerge che a fine dicembre la società ha svalutato la partecipazione di Sparkle di 107 milioni di euro, per una valutazione finale a 431 milioni (e 481 milioni in quello della Spa).

Dopodiché il 19 dicembre Tim ha confermato di aver ricevuto dal Mef e da Retelit l’offerta vincolante per l’acquisto di Sparkle che prevede per l’asset un enterprise value di 700 milioni di euro.

E ora è arrivato il via libera da parte dal cda di Tim per l’offerta del Tesoro in tandem con Retelit.

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COSA FA RETELIT

Come spiega sul proprio sito web, Retelit è uno dei leader in Italia nel settore delle telecomunicazioni focalizzato sul mercato B2B, con un’offerta che integra infrastrutture e soluzioni digitali, con una copertura capillare sul territorio italiano.

La società ha sede in via Pola a Milano.

LA GOVERNANCE

Il cda della società è composto da: Roberta Neri (presidente), Jorge Alvarez (ceo, nella foto), Gianluca Ferrari, Bice Di Gregorio, Jose Neves e Luca Sutera.

COSA GIÀ FA ASTERION IN ITALIA

Dunque, con l’approvazione da parte di Tim, il 100% di Sparkle passererà in mano al Mef e a Retelit, partecipata al 100% da Asterion Industrial Partners.
Asterion (qui l’approfondimento di Startmag) è un fondo spagnolo nato dal lavoro di Jesús Olmos Clavijo, attuale ceo del gruppo, Winnie Wutte e Guido Mitrani. Il fondo è nato per investire nel mercato medio delle infrastrutture europee. A novembre 2021 Asterion ha acquisito Retelit e a luglio 2022 Irideos, rilevata da F2i. Con queste acquisizioni il fondo spagnolo ha dato vita a un polo B2B dell’Ict in Italia “con oltre 30 data center di proprietà – fra cui Avalon Campus, il maggiore Interconnection hub italiano, più di 40.000 km di rete che portano le tecnologie di accesso nelle principali città italiane ed europee, 25.000 km di cavi sottomarini in fibra ottica di ultima generazione, che toccano 3 continenti” come spiegato da CorCom l’anno scorso.

L’ATTIVITÀ DEL GRUPPO RETELIT

Mediante le sue controllate, il gruppo Retelit è attivo nei seguenti settori: networking&telco con soluzioni di connettività e UCC basati su un’infrastruttura di rete di proprietà capillare, veloce e scalabile; Cloud&data center con Avalon Campus, soluzioni di housing, backup e disaster recovery nei 34 Data Center di proprietà, Cloud certificato; Cyber security con un pack di soluzioni per la sicurezza aziendale fisica, dei sistemi e delle applicazioni; Enterprise application &vertical con  applicativi per le imprese, sviluppo software e sistemi gestionali per specifiche industries e Managed services con servizi per la gestione delle infrastrutture, dei dati e della sicurezza del business di aziende e PA.

LA STRATEGIA

Il principale focus del gruppo Retelit è la fornitura di soluzioni per la trasformazione digitale delle aziende, di quelle medie e grandi in modo particolare, con l’obiettivo di essere il consulente privilegiato e di mettere a loro disposizione il valore aggiunto di tutte le piattaforme tecnologiche gestite, e quindi la rete in fibra ottica, i Data Center proprietari e i servizi in cloud.

IL BUSINESS DELLE RETI SOTTOMARINE

Retelit si presenta come primario interlocutore nell’ambito dell’approdo delle reti Internet di interconnessione sottomarina. Nel 2023 il consorzio Iex (India-Europe-Xpress) ha scelto Retelit come partner. Il gruppo continua a investire sulla Liguria come “piattaforma d’atterraggio” internazionale, dopo la realizzazione del fronthaul per il cavo 2Africa (il più lungo al mondo) a Genova. Retelit ha lavorato per l’approdo italiano del cavo sottomarino IEX a Bergeggi (Savona).

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Il sistema IEX prende il largo a Mumbai, transitando per il Mar Arabico, il Mar Rosso e il Mar Mediterraneo, giungendo a Savona. È parte di un progetto  che include anche il sistema IndiaAsia-Express (IAX), il quale si collega senza soluzione di continuità con IEX, estendendo IAX in direzione est fino a Singapore.

I NUMERI 2023 DELLA CAPOGRUPPO

Passando ai numeri, la capogruppo Retelit spa ha chiuso il bilancio d’esercizio 2023 con ricavi pari a 11,3 milioni di euro, in flessione rispetto ai 46 milioni del 2022.

L’utile d’esercizio è pari a 15,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 20 milioni dell’anno precedente.

LE PARTECIPAZIONI

Con delibera assembleare in data 17 maggio 2023, Retelit SpA ha deliberato un aumento di capitale con sovrapprezzo, liberato mediante il conferimento in natura da parte della controllante Marbles di n. 1.224.537 azioni rappresentative di circa il 98,03% del capitale sociale di Irideos S.p.A.. In pari data, la controllata Retelit Digital Services S.p.A. ha deliberato un aumento di capitale con sovrapprezzo, che è stato liberato mediante il conferimento, da Retelit a Retelit Digital Services S.p.A. delle medesime azioni di Irideos. All’esito di tali operazioni, Irideos era posseduta per il 98,03% dalla controllata Retelit Digital Services S.p.A. In data 21 dicembre 2023 la controllata Retelit Digital Services ha acquistato ulteriori 18.882 azioni Irideos da un socio di minoranza. Al 31 dicembre 2023, la percentuale di partecipazione di Retelit Digital Services in Irideos è pertanto salita al 99,54%.

Le partecipazioni in imprese collegate e in joint ventures valutate col metodo del patrimonio netto, ammontano a 513.273 euro e sono relative alla partecipazione nel consorzio Open Hub Med Società Consortile a Responsabilità Limitata (OHM) per euro 83.273 (pari al 9,31% del capitale sociale); e per euro 400.000 alla partecipazione in C-Next e per euro 30.000 sono relativi alla partecipazione nel Consorzio G-Dix Genova.

La partecipata OHM è il primo hub neutrale e aperto in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati, principale approdo dei cavi sottomarini nel Mediterraneo, posizionato a Carini (Palermo).

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Saldo e stralcio

 

Nel 2022 Retelit è entrata a far parte del capitale di C.NExT con un investimento di 400mila di euro, la newco fondata da Como Venture che si propone di sviluppare sul territorio nazionale e internazionale un network di poli di innovazione per mettere a sistema la NExT Innovation, il modello di technology transfer nato presso ComoNExT (la Innovation hub che ospita 140 imprese innovative).

 



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