Cateno e il ritorno a Messina da Commissario, voci insistenti dopo il siluramento di Scurria – BlogSicilia


Da una parte uno scontro che rischia di finire in tribunale fra il sub commissario per il superamento delle baraccopoli di Messina, Scurria, dall’altro una vicenda politica che potrebbe sancire una alleanza ma anche creare qualche tensione.

C’è tutto questo dietro il siluramento di Marcello Scurria, subcommissario del governo per il risanamento della baraccopoli della Città di Messina. Nei suoi confronti è stata avviata una procedura di decadenza che lui stesso ha comunicato ufficialmente alla pubblica opinione e questo, adesso, è confermato ufficialmente anche dalla Regione siciliana.

La conferma del “siluramento”

“In riferimento alle dichiarazioni del subcommissario del governo per il risanamento della baraccopoli della Città di Messina Marcello Scurria, Palazzo d’Orléans precisa – si legge in una nota del governo della Regione –  che lo scorso 7 febbraio è stata avviata la procedura di revoca dalla nomina ai sensi della legge 241/90. La decisione è stata assunta a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione che lo ha nominato. Palazzo d’Orléans ha dato sette giorni di tempo all’avvocato Scurria per presentare le proprie controdeduzioni, non ancora pervenute, all’esito delle quali verranno valutati i provvedimenti più idonei da adottare”.

L’origine dello scontro

Tutto inizia da uno scontro fra Scurria e il sindaco di Messina, Basile, uomo di De Luca, sulla partecipazione ad un’asta giudiziaria per l’acquisto di un gruppo di un gruppo di case a Contesse. un’asta vinta dall’ufficio del commissario con un’offerta di 300 mila euro. Il problema sta n el fatto che quelle case, undici lotti in tutto, le voleva il Comune di Messina che il 19 novembre scorso aveva deciso di partecipare all’asta, per destinare gli appartamenti al progetto Pinqua, per il risanamento di aree come Bisconte e rione Taormina che, oltre alla realizzazione di nuove palazzine, prevede appunto l’acquisto di appartamenti da reperire sul mercato.

A fronte della delibera della giunta comunale, però, Il subcommissario non ha fatto un passo indietro e alla fine si è aggiudicato quelle case ma il sindaco Basile non l’ha presa bene ed ha scritto al presidente della Regione Schifani che è anche commissario del risanamento (ed ha delegato a Scurria i poteri quale subcommissario). Accuse pensanti quelle di Basile che parla di danno erariale da 330 mila euro e di concorrenza sleale.

Da qui la decisione di Schifani di chiedere conto e ragione a Scurria e avviare la procedura di revoca.

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Scurria contrattacca

ma invece di rispondere ai rilievi Scurria ha convocato une conferenza stampa nella quale contrattacca, parla di diffamazione e si dice pronto a difendersi in tribyunale sia sull’ipotesi di danno erariale che sulla revoca eventuale

Il retroscena politico

Secondo radio palazzo, però, tutto questo ha un retroscena politico. Fra Meloni e Schifami d’accordo Basile, ci sarebbe una sorta di patto per riportare Cateno De Luca ad un incarico proprio a Messina e la vicenda delle case a Contesse avrebbe dato l’occasione per questa procedura visto che Scurria di farsi da parte sembra proprio non ne volesse sapere.

I temi sono due. da una parte la questione è interna a Forza Italia visto che Scurria è uomo di Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia, un altro riguarda, invece, gli accordi fra il centrodestra e l’ex oppositore De Luca che ha ufficializzato la sua voglia di collaborare con il centrodestra in questa fase.

Cateno Commissario

Ed ecco palesarsi la possibilità, non confermata da nessuno, del ritorno di De Luca a messina come commissario di governo per il risanamento della baraccopoli della Città di Messina. In fondo è stato proprio lui, da sindaco, a vincere la battaglia per ottenere questo risanamento auspicato da decenni. Silurato Scurria si potrebbero scegliere due strade: Schifani potrebbe nominare Cateno de Luca subcommissario al posto di Scurria con i medesimi poteri oppure potrebbe essere direttamente il governo di Roma, d’accordo il Presidente della Regione a nominare De Luca Commissario  con pieni poteri. Di questa ipotesi il leader di Sud chiama Nord avrebbe discusso con Arianna Meloni ma nulla succederà senza un accordo chiaro fra Palermo e roma che soddisfi entrambi

 





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