A Crotone un incontro di speranza, di fede e di solidarietà nell’ambito dell’Anno Santo 2025 sotto il manto della Beata Vergine Maria di Capocolonna


La giornata giubilare crotonese ha visto due momenti liturgici distinti, sottolineando un’unione confraternale ed equestre, nella testimonianza dell’essere “pellegrini di speranza”. Un esempio concreto di come la fede si traduca in azioni tangibili di bene per Crotone, che si conferma ancora una volta una città unita, solidale e pronta a rispondere alle sfide del presente. Un evento di grande rilevanza per la comunità di Crotone, offrendo a tutta la comunità un’occasione di riflessione e di condivisione dei valori che uniscono le diverse realtà religiose e sociali, di speranza e di amore per il prossimo.

Il primo momento si è svolto alle ore 17.00 presso la chiesa dell’Immacolata, con la recita della Preghiera del Giubileo e la lettura di un passo della Bolla d’indizione del Giubileo Ordinario 2025, presieduta dal Rettore Parroco della basilica cattedrale di Santa Maria Assunta di Crotone, Mons. Alessandro Saraco, Assistente Spirituale della Confraternita della Madonna di Capocolonna. Questo momento di preghiera ha offerto un’opportunità di riflessione profonda, evocando i temi del perdono e della speranza che caratterizzano il giubileo e la grande occasione di grazia giubilare per i fedeli.

Il secondo momento si è svolto alle ore 18.00 presso la chiesa della Madonna del Rosario, con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Pancrazio Limina, Presidente del Capitolo della cattedrale, Confratello ad honorem della Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna. Durante la celebrazione liturgica è stato compiuto un gesto concreto di solidarietà, con una donazione da parte della Confraternita e dell’Ordine Costantiniano di beni alimentari destinati alla Mensa dei Poveri San Pio di Crotone. Un gesto simbolico come segno tangibile di solidarietà verso i più bisognosi, che ha reso la giornata giubilare ancora più significativa, in quanto ha unito la preghiera alla concretezza dell’aiuto verso chi vive in difficoltà, incarnando perfettamente i valori dell’Anno Santo 2025. Questo gesto di carità rappresenta non solo un aiuto concreto per le persone in difficoltà, ma anche un esempio di come la fede debba tradursi in azioni quotidiane di supporto e amore verso il prossimo.

I Confratelli della Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna erano guidati dal Priore, l’Avv. Federico Ferraro, Cavaliere di Merito dell’Ordine Costantiniano.

La rappresentanza della Delegazione della Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano era guidata dal Vice Delegato, il Nob. Dott. Candido Francica di Panaya, Cavaliere de Jure Sanguinis, con il Segretario Generale, Dott. Domenico D’Auria, Cavaliere di Merito; il Responsabile della Comunicazione e Addetto alle Attività Culturali, Prof. Roberto Maria Naso Nàccari Carlizzi, Cavaliere di Merito; la Referente per le Città di Reggio Calabria e Vibo Valentia, Nob. Dott.ssa Concetta Lombardi Satriani, Dama de Jure Sanguinis; i Cavalieri di Ufficio Maurizio Capano, Salvatore Cimiero e Antero Villaverde; i Postulanti Aurelio Capogreco e Paolo Bagalà.

Inoltre hanno partecipato l’Avv. Nicola Corigliano, Assessore alla Cultura, e Antonella Passalacqua, Presidente della III Commissione Consiliare della Città di Crotone; il Cav. Leonardo Maria Rocca, Delegato Unione Insigniti al Merito della Repubblica. Questi rappresentanti istituzionali hanno sottolineato come la giornata giubilare abbia avuto un valore profondo, non solo sul piano spirituale, ma anche sociale, grazie all’impegno delle diverse realtà locali nel promuovere la solidarietà e l’aiuto reciproco.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Ha presenziato anche una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri.

Il Priore della Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna si è dichiarato molto soddisfatto dell’esito dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di unire le confraternite e le istituzioni in un unico messaggio di speranza e solidarietà. Il Vice Delegato per la Calabria dell’Ordine Costantiniano ha espresso apprezzamento per l’accoglienza ricevuta e per l’importante lavoro svolto in sinergia con la confraternita. La presenza dell’Ordine Costantiniano ha testimoniato ancora una volta l’impegno continuo della Sacra Milizia nella promozione dei valori di fede, di solidarietà e di assistenza socio-caritativa secondo i principi della Chiesa.

Significativo è stato il consolidamento del legame di solidarietà tra la Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna e la Croce Rossa Italiana, con la quale è stato recentemente siglato un patto di gemellaggio. Questo gesto simboleggia l’unione di forze diverse – religiose, civili e sociali – per il bene comune, una testimonianza concreta di come la fede e la carità possano lavorare insieme per il bene del territorio e della comunità.

La Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna
fondata nell’Anno Giubilare della Misericordia

Il Giubileo Straordinario della Misericordia è stato proclamato da Papa Francesco con la Bolla Misericordiae vultus, ha avuto inizio il 29 novembre 2015 e si è concluso il 20 novembre 2016. Il Papa aveva dichiarato che il Giubileo, ricorrente nel 50° della fine del Concilio Vaticano II, era dedicato alla misericordia. Inoltre, nel mese di maggio Crotone cambia volto, si anima, offre un’atmosfera gioviale, festosa, quasi nascosta durante tutto l’anno.

In questi contesti si inserisce l’iniziativa proposta all’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Mons. Domenico Graziani, da parte di un gruppo di fedeli, di costituire una vera e propria istituzione dedicata alla principale patrona dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, dedita sia alla promozione della Festa della Madonna, nell’ambito delle tradizioni locali e nell’ottica dello sviluppo turistico e culturale, che all’incremento della conoscenza storica legata al culto mariano, soprattutto presso i giovani, sia nel territorio locale che in una prospettiva di più ampio raggio. Nel febbraio 2015, il comitato promotore, guidato da Federico Ferraro, insieme alla Adriana Liguori Proto, al Maestro Orafo Michele Affidato, a Filomena Mustacchio, Antonietta Liperoti, Camilla e Maria Pia Portiglia, Teresa Suriano e a Rosa Maria Costa, ha lanciato l’idea di poter avviare un’associazione di fedeli che si prefiggesse come scopo principale quello di approfondire il culto liturgico e gli aspetti della pietà popolare, espressione del popolo crotonese, verso la Beata Vergine di Capocolonna.

Il 1° gennaio 2016 è stato promulgato da Mons. Graziani il Decreto con il quale è stata disposta la costituzione e approvato lo Statuto della “Mariana Confraternitas Beatae Virginis De Capite Columnarum” (Confraternita della Beata Vergine Maria di Capocolonna) ai sensi dei Cann. 117 e 314.Il 2 maggio 2016 nella basilica cattedrale di Santa Maria Assunta di Crotone è avvenuta la solenne Concelebrazione Eucaristica per la Presentazione della Confraternita e Benedizione delle insegne, presieduta da Mons. Graziani, concelebranti l’Assistente Spirituale Mons. Giuseppe Pisano e il Vice Cancelliere Arcivescovile Don Giovanni Barbara.

Il motto della Confraternita esprime bene l’anima del sentimento popolare più profondo e genuino: Mater Domini, praesidium e cor huius vrbis. Le insegne della Confraternita sono la cappa azzurra ricorda il colore mariano per eccellenza, mentre il collare dorato è arricchito dalle medaglie in argento, raffiguranti la Beata Vergine Maria e la colonna di Capocolonna, un ricordo a quel passaggio dal passato di glorie pagane al culto religioso. La Cattedra della Confraternita, organo di esecutivo della volontà assembleare, è presieduta dal Priore Federico Ferraro. La chiesa della Confraternita è il monastero di Santa Chiara in via G. Pelusio.

La Beata Vergine Maria di Capocolonna

Sul Capo Lacinio – o delle Colonne- sorgeva un tempio pagano dedicato alla Dea Madre, Hera Lacinia, e fonti attendibili parlano di un pellegrinaggio a quei tempi, in primavera, per celebrare la “fertilità”, la “vita”. Quando venne “la pienezza dei tempi” (Gal 4,4), con il Cristianesimo, il culto si spostò alla “Madre del Signore e della Chiesa”, a Maria. Simbolicamente si può dire che il crollo delle tante colonne di quel tempio antico e del permanere di “una sola” di esse è come una indicazione del crollo delle tante divinità pagane ed il rimanere di “Maria” la sola “Colonna” del mondo che portò Cristo “pietra angolare della storia” (I Pt 2,6).

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Un’antica tradizione vuole che la Sacra Icona sia stata portata a Crotone dallo stesso San Dionigi, il convertito da San Paolo, rimanendovi come primo Vescovo; e secondo questa tradizione il dipinto sarebbe opera di San Luca Evangelista.

Il primo giugno 1519, i Turchi sbarcarono a Capocolonna. Il Quadro della Vergine già esistente, cadde nelle loro mani; questi fecero un rogo per bruciare la tela, ma il fuoco, nonostante fosse acceso da tre ore, non scalfì l’immagine irradiante di luce. I Turchi decisero di portare via il Quadro facendo rotta per la foce del Neto, ma la galea rimase ferma nonostante lo sforzo dei rematori. I Turchi gettarono in mare la tela e la galea si mosse agevolmente, mentre il Quadro approdò in un podere presso l’Irto di Capo Nao. Un pescatore contadino, Agazio Lo Morello, lo trovò e lo nascose in una cassapanca. In punto di morte, rivelò al suo confessore il segreto.

Nel 1638 i turchi assediarono la Città; il popolo si strinse attorno alla Sacra Icona esponendola sulle mura della città. I Turchi alla vista della Vergine, atterriti, si ritirarono e fuggirono via. Crotone fu salva. Nel 1749 il Vescovo di Crotone, Mons. Gaetano Costa, O.F.M.Ref., devotissimo della Madonna, per dar maggior risalto alla Sacra Immagine, laminò in argento la tela.

L’8 marzo 1832 il terremoto seminò distruzione in tutta la Calabria. A Crotone non si ebbero vittime nonostante una grande rovina di edifici. I Crotonesi, nella loro fede, ascrissero ciò all’intercessione della Beata Vergine Maria di Capocolonna e costruirono, allora, la piccola edicola che rimane ancora, in largo Umberto I. Luogo dove i Crotonesi si erano accampati per diversi giorni.

Nel 1851 la Vergine salvò Crotone da una grande epidemia di colera.

Nel 1877 iniziò la pia pratica della “Sabatina” che si continua ancora il sabato di ogni settimana.

Il 7 maggio 1893 la Beata Vergine Maria nella sua Icone fu incoronata col Decreto del Capitolo Vaticano.

Contabilità

Buste paga

 

Nel 1908 Crotone fu risparmiata dal grande terremoto.

Nel 1928 il Quadro fu decorato da artistica cornice d’argento.

Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre del 1983 un sacrilego furto privò l’Immagine della Madonna dei suoi gioielli.

Il 12 marzo 1988, con la Lettera apostolica Croton urbs, San Giovanni Paolo II ha confermato la Beata Vergine Maria di Capocolonna patrona principale dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina.

Nel 2008 sono state apportate delle modifiche al quadro grande mettendo, grazie a Gerardo Sacco, 12 stelle che prima aveva la Madonna erano state rubate tempo fa.


Venti domande e risposte sul Giubileo Ordinario 2025, sul Pellegrinaggio Costantiniano Internazionale e sul solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire, nell’Anno Santo 2025 per i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e gli Amici del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Foto di copertina: la seicentesca venerata effigie della Beata Vergine Maria di Capocolonna.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link