La Legge 104 rappresenta un importante strumento di tutela per le persone con disabilità , offrendo agevolazioni fiscali e benefici su diverse imposte. Tuttavia, non tutti i tributi possono essere evitati e l’accesso alle esenzioni dipende da specifici requisiti. Tra le principali tasse da non pagare rientrano il bollo auto, alcune tasse scolastiche e universitarie, mentre su tributi locali come Tari e Imu l’esenzione è a discrezione dei Comuni. Ecco una guida completa e aggiornata sulle agevolazioni garantite dalla Legge 104 e su come ottenerle.
Le persone con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104 possono accedere a diverse agevolazioni fiscali, pensate per ridurre l’impatto economico di determinate imposte e sostenere chi si trova in una situazione di svantaggio. Tuttavia, non tutte le tasse possono essere eliminate completamente, poiché alcuni tributi restano comunque dovuti, sebbene con possibili riduzioni.
Dai contributi per l’acquisto di veicoli alle esenzioni per la casa, fino ai benefici legati all’istruzione e alle spese sanitarie, la normativa offre un ampio ventaglio di strumenti per agevolare la vita delle persone con disabilità . Vediamo nel dettaglio quali tasse non si pagano con la Legge 104 e quali agevolazioni possono essere richieste nel 2025.
Le tasse che non si pagano con la Legge 104
1. Esenzione dal bollo auto: chi ne ha diritto?
Uno dei vantaggi più noti della Legge 104 è l’esenzione dal pagamento del bollo auto, ma questo beneficio non è valido per tutti. L’agevolazione riguarda esclusivamente:
- Persone con disabilità motorie gravi, che necessitano di veicoli adattati alla propria condizione.
- Non vedenti e sordi, riconosciuti dalla legge.
- Persone con disabilità psichiche o intellettive, a condizione che percepiscano l’indennità di accompagnamento.
- Individui con amputazioni multiple o ridotte capacità motorie permanenti.
L’esenzione può essere estesa anche a un familiare che ha a carico la persona con disabilità , purché il veicolo sia intestato a quest’ultimo e venga utilizzato per il suo trasporto.
2. Tari e Imu: quando si può evitare il pagamento?
La Tari (tassa rifiuti) non prevede un’esenzione automatica per le persone con disabilità a livello nazionale, ma alcuni Comuni concedono sconti o agevolazioni per le famiglie con persone affette da gravi disabilità .
Per quanto riguarda l’Imu (Imposta Municipale Unica), la normativa stabilisce che una persona con disabilità grave ricoverata in struttura sanitaria può essere equiparata a un proprietario di prima casa, ottenendo così l’esenzione dal pagamento dell’imposta. Tuttavia, la decisione finale spetta al Comune di residenza, motivo per cui è importante verificare il regolamento locale.
3. Canone Rai: nessuna esenzione per i titolari della Legge 104
Nonostante diverse proposte avanzate negli ultimi anni, il canone Rai non rientra tra le tasse esentate dalla Legge 104. Attualmente, non esiste nessuna normativa che consenta alle persone con disabilità di evitare il pagamento dell’abbonamento televisivo.
Agevolazioni per la scuola e l’universitÃ
1. Tasse scolastiche: chi non deve pagarle?
La scuola dell’obbligo è gratuita fino al terzo anno delle superiori, ma per il quarto e quinto anno sono previste alcune tasse scolastiche. Tuttavia, gli studenti con disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104 possono essere esentati dal pagamento di queste imposte.
2. Università : chi ha diritto all’esenzione?
Le università stabiliscono autonomamente le regole per le esenzioni, ma la legge prevede che gli studenti con invalidità pari o superiore al 66% possano beneficiare dell’esonero totale dalle tasse universitarie, indipendentemente dall’ISEE familiare.
Come richiedere le agevolazioni della Legge 104?
Per ottenere le esenzioni fiscali e i benefici previsti, è necessario presentare specifica documentazione, che varia a seconda del tipo di agevolazione richiesta. In generale, occorrono:
- Certificato di disabilità rilasciato dalla Commissione Medica ASL.
- Verbale di riconoscimento della Legge 104, con indicazione della gravità della condizione.
- Dichiarazione dei redditi o attestazione ISEE, se richiesto per determinate agevolazioni.
- Fatture o ricevute fiscali per spese che danno diritto a detrazioni.
Per informazioni dettagliate sui benefici disponibili nel proprio territorio, è consigliabile consultare il sito del Comune di residenza o rivolgersi a un CAF o patronato.
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