Battere, lanciare, inseguire l’estate: i pendolari del baseball


I campionati in Italia vanno dalla fine di marzo all’inizio di settembre. Così diversi protagonisti delle nazionali azzurre, uomini e donne, in questo periodo si trovano in giro per il mondo, a giocare nelle leghe che si disputano nelle stagioni secche. Baseball e softball nel 2028 torneranno alle Olimpiadi e certe esperienze sono occasioni di crescita

Una carriera a inseguire la bella stagione. Primavere ed estati a ciclo continuo, ove possibile, perché baseball e softball necessitano del bel tempo per l’agonismo e, no, l’allenamento indoor non sarà mai la stessa cosa.

Così, considerando che i campionati in Italia vanno sostanzialmente dalla fine di marzo all’inizio di settembre, settimana più, per tanti atleti ed atlete la seconda parte dell’inverno europeo coincide con l’abbrivio della fase pre campionato: tesseramenti, raduni, allenamenti. Ma il campo è un’altra cosa, e così diversi protagonisti delle nazionali azzurre, in questo periodo, si trovano in giro per il mondo, a giocare nelle leghe che si disputano nelle stagioni secche del globo: i pendolari del batti e corri.

In questi giorni gli occhi sono puntati sul Messico, dove a fine gennaio è iniziata la seconda stagione della Lms, Liga Mexicana de Softbol, affiliata alla Liga Mexicana de Beisbol che, a propria volta, fa parte del sistema delle Minor.

Il contingente italiano è ricco: la capitana della Nazionale, Giulia Longhi, e Marta Gasparotto vestono le divise delle Bravas de Leon, la lanciatrice Alice Nicolini quella delle Algodoneros de Union Laguna, Elisa Cecchetti fa parte dei Diablos Rojos del Mexico, mentre Ilaria Cacciamani, dai Diablos, è appena passata El Aguila di Veracruz. Compagne in Messico e avversarie in Italia, o viceversa, perché in tre giocano a Bollate (Cecchetti, Longhi e Nicolini) e due a Forlì (Cacciamani e Gasparotto); a loro si aggiungono le azzurre Christina Toniolo e Isabella Dayton – una nata in Illinois, l’altra in California – rispettivamente alle Olmecas (ma la sua esperienza è finita prima) e al Charros, e in Messico stanno poi giocando, per fare altri due nomi, anche la statunitense Lindsay Thomas e la giapponese Mikiko Eguchi, che a fine marzo saranno in campo con Bollate.

Per le azzurre – Longhi, Cecchetti, Gasparotto, Cacciamani sono anche tesserate per il Gruppo Sportivo Esercito, che ha concesso loro questa opportunità – si tratta di qualcosa in più, in vista non solo della stagione italiana, ma anche del prossimo Europeo, a Praga in settembre, che Italia Softball affronterà da campione in carica e guidata da un nuovo coach, Craig Montvidas.

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Saldo e stralcio

 

Fanno esperienza in un ambiente di prestigio, condividono lo spogliatoio con atlete di diverse culture, nazioni e lingue e con un diverso approccio al softball, anche se all’internazionalità (e all’inglese) le giocatrici sono abituate nella quotidianità del loro sport.

Verso i Giochi

Loro come gli uomini, del resto, e così, mentre a giugno voleranno negli Stati Uniti per partecipare alla Athletes Unlimited Softball League Erika Piancastelli (che gioca in Giappone e disputerà parte della stagione italiana con Collecchio) e la stessa Dayton, Alex Liddi, Federico Celli e Alberto Mineo sono volati a Dubai per giocare le partite di esibizione della neonata lega professionistica Baseball United, che partirà poi a ottobre (appunto, quando qui la stagione sarà inadatta all’outdoor).

Mineo poi è reduce dall’esperienza, appena conclusa, nel campionato professionistico nicaraguense, dove ha vinto il titolo con i Leones de Leon, pochi mesi dopo averlo vinto in Italia, a Parma. E il baseball, in Nicaragua, è cosa seria: «L’organizzazione è di stile americano, devi preoccuparti di giocare e basta. Vai al campo, trovi tutto pronto, ti mettono nelle migliori condizioni di poter rendere al meglio; è l’unica cosa di cui ti devi occupare».

Baseball e softball nel 2028 torneranno alle Olimpiadi (anche la nazionale di baseball ha un nuovo manager, Francisco Cervelli, che tenterà di invertire la tendenza dell’Italia) e arrivarci è il grande obiettivo del movimento: «Certe esperienze internazionali rappresentano ulteriori possibilità di crescita per i nostri atleti, sia a livello sportivo che umano – sono le parole del nuovo presidente Fibs, Marco Mazzieri – per aumentare la competitività a ogni livello. Ci aspetta un’annata nella quale giocheremo gli Europei maschili e femminili, dovremo essere più competitivi possibile. Se ognuno farà la propria parte, faremo un ottimo lavoro».

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