martedì 18 febbraio 2025
L’IMPRESA DI CONTINUARE: UNA QUESTIONE DI CONSAPEVOLEZZA E RELAZIONI
I presidenti, i vicepresidenti e i consiglieri delle categorie e del territorio si sono dati appuntamento domenica 16 febbraio al Centro Formazione Esac Confcommercio di Creazzo per l’Assemblea Organizzativa 2025. Un incontro che è diventato oramai una tradizione e che ha l’obiettivo di condividere le linee guida dell’attività associativa per il nuovo anno.
Ma, come spesso accade, per mantenere vive le tradizioni bisogna avere il coraggio di rinnovarle e così è avvenuto anche in questo caso, grazie all’input dato del presidente Nicola Piccolo e del direttore Ernesto Boschiero. Così, la mattinata si è trasformata in un’occasione di crescita personale, oltre che imprenditoriale, grazie all’apporto di due formatori d’eccezione: Luca Marcolin, Fondatore di FBU, family business unit, rete di coach e consulenti dedicati alle imprese di famiglia; e Leonardo Milani, Psicologo, fondatore e docente dell’Istituto di Psicologia del Benessere, già mental trainer della pattuglia acrobatica “Frecce Tricolori”.
Al centro dell’incontro il tema “L’impresa di continuare”, che, come ha sottolineato in apertura il presidente Piccolo, può avere due letture: “La prima è quella della continuità d’impresa, ovvero come possiamo e dobbiamo affrontare, come Associazione, come dirigenti, un aspetto cruciale per la sopravvivenza delle nostre aziende associate che è il passaggio della competenze e del “testimone” tra senior e junior, tra fondatori dell’impresa ed eredi o, se non ci sono eredi, nuovi proprietari. E poi – ha proseguito – l’altra lettura è: come possiamo continuare a fare impresa in un mondo sempre più instabile, dove l’imprevedibilità è la costante: dalle crisi geopolitiche, ai mutamenti sociali sino all’avvento dell’Intelligenza Artificiale?”.
La giornata, moderata da Riccardo Maggiolo, si era aperta anche con un contributo video del presidente nazionale Carlo Sangalli, che ha voluto salutare e augurare buon lavoro ai dirigenti presenti, sottolineando come quella di Vicenza sia “una Confcommercio con una storia, una struttura e dei servizi che ne fanno un modello tra i più rilevanti nel nostro sistema associativo”; entrando nel tema della giornata, poi, il presidente Sangalli ha sottolineato come “continuare è un compito delicato e complesso. Richiede pazienza, spirito di servizio e una passione autentica per questa organizzazione”.
Un breve contributo su come Confcommercio Vicenza intenda mettere “il socio al centro” nel 2025 lo ha portato il direttore Boschiero, che ha voluto ribadire come Confcommercio garantisca agli associati soluzioni immediate, presenza sul territorio, competenze specialistiche, servizi e strumenti essenziali per consentire alle imprese di affrontare il futuro con visione e capacità di innovazione.
La parola è passata poi agli esperti invitati per l’occasione. Luca Marcolin, in particolare, ha focalizzato il suo intervento su come garantire il “passaggio del testimone in azienda” nella continuità. “Proprio la continuità non è un valore assoluto – ha affermato – potremmo avere degli “eredi” non all’altezza e in quel caso si rischia di danneggiare l’impresa; oppure potrebbero essere persone di grande capacità, ma che non trovano in quell’impresa la loro piena realizzazione. E anche questo non va bene”. Serve, dunque, grande attenzione quando si affronta questo tema in azienda; attenzione che va moltiplicata laddove l’impresa si intreccia con la famiglia, creando un sistema complesso, con dinamiche che vanno conosciute in profondità se si vuole arrivare ad un corretto passaggio del testimone, laddove possibile.
L’intervento di Leonardo Milani ha toccato più le corde della motivazione, partendo dall’esperienza fatta come mental trainer delle Frecce Tricolari, dunque un insieme di professionisti che rappresentano un’eccellenza italiana mondo. Il parallelo con chi fa impresa c’è ed è forte, secondo Milani, perché anche l’imprenditore mette sul piatto “coraggio e sfida per l’automiglioramento”. E l’imprenditore, come i componenti delle Frecce, ha tra i propri valori quello del territorio al quale appartiene: “Voi – ha sottolineato Milani – state dando vita ad un territorio: dovete essere carichi ed entusiasti di questo vostro ruolo”: Altro concetto essenziale, che accomuna questi due mondi a prima vista distanti, è la ricerca dell’eccellenza, “che significa fare il 101%, ovvero fare sempre più del necessario” e farlo con equilibrio e umiltà “che non vuol dire essere modesti, significa piuttosto sapere di sapere… ma sapere anche che si può sempre imparare qualcosa di nuovo”.
Tante le domande al termine dell’incontro, unite alla consapevolezza della necessità di sviluppare ancor più il tema del dialogo tra generazioni in azienda: “un tema sul quale – hanno spiegato Sara Patrizi di Esac, con Riccardo Maggiolo – l’Associazione ha messo in campo uno specifico progetto, intitolato E.R.P. che prevede anche sessioni di confronto tra junior e senior proprio nell’ottica di valorizzare gli apporti di ogni generazione” (tutte le informazioni sul sito).
Alla fine, la classica foto di gruppo e l’invito, a tutti, di condividere nel proprio territorio e con i propri colleghi i tanti stimoli “portati a casa” dall’Assemblea.
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