Notizie e analisi su criptovalute, blockchain e finanza decentralizzata


Le recenti dichiarazioni di Hayden Mark Davis, co-fondatore della criptovaluta Libra, hanno scatenato un acceso dibattito politico e mediatico in Argentina. Davis ha affermato di avere “pieno controllo” sul presidente argentino Javier Milei attraverso presunti pagamenti alla sorella del presidente, Karina Milei. 

Queste rivelazioni sono emerse nel contesto di uno scandalo finanziario legato al crollo del valore della memecoin, che ha causato perdite giganti per migliaia di investitori. Quella di Libra rappresenta infatti una storia fatta di affari torbidi e speculazioni senza scrupoli.

Vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Il caso Libra: la memecoin scam promossa dal Presidente dell’Argentina Javier Milei

La storia di Libra ha inizio venerdì 14 gennaio quando Javier Milei, Presidente dell’Argentina, pubblica un tweet su X in cui elogia la criptovaluta come un’opportunità d’investimento promettente. I follower di Milei si sono immediatamente precipitati ad acquistare la memecoin, convinti di cogliere un’occasione speculativa simile a quella vista con la criptovaluta lanciata da Trump. Tuttavia il lancio di Libra non è stato esattamente così di successo come quello della moneta sponsorizzata dal collega americano.

Nella prima ora di trading ha attirato molti investitori, crescendo fino a 4,4 miliardi di dollari, ma poi qualcosa è andato storto: il Capo di Stato dell’Argentina ha cancellato il suo tweet pubblicato poc’anzi, ed il valore di Libra è crollato di oltre il 90%. In un men che non si dica, centinaia di milioni di dollari sono evaporati nel nulla, lasciando con il cerino in mano gli utenti che hanno creduto nel progetto.

Fonte: https://dexscreener.com/solana/bzzmnvfm7t6zsgfelxzermrxfkanldo4fszvsisxcszz

Immediatamente è scoppiato lo scandalo in Argentina: diversi oppositori politici hanno chiesto l‘impeachment per Milei, mentre altri hanno sollevato dubbi di frode finanziaria.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Nel frattempo, l’FBI e la giustizia argentina hanno iniziato a condurre indagini approfondite sull’accaduto. In risposta alle accuse, il presidente Milei ha negato qualsiasi coinvolgimento illecito, affermando di aver semplicemente condiviso informazioni sulla criptovaluta senza promuoverla ufficialmente.

Nel mezzo di questo caos, circa 74.000 trader che avevano investito in Libra hanno subito perdite economiche, variabili in base alla gravità. La maggior parte di loro ha perso meno di 10.000 dollari. Poco più di 2.400 persone hanno visto una perdita tra i 10.000 e i 50.000 dollari, mentre 438 hanno perso tra i 50.000 e i 100.000 dollari, e 318 tra i 100.000 e i 250.000 dollari. Qui i numeri cominciano a farsi impressionanti: 87 trader hanno perso tra i 250.000 e i 500.000 dollari, 52 tra i 500.000 e i 1 milione di dollari, e 25 sfortunati hanno visto svanire oltre 1 milione di dollari, finendo con regalarlo agli insiders.

Fonte: https://dexscreener.com/solana/bzzmnvfm7t6zsgfelxzermrxfkanldo4fszvsisxcszz

Il creatore di Libra dice aver pagato la sorella di Milei e di poter fare ciò che vuole

A rendere ancora più inquietante la vicenda di Libra è l’intervento di Hayden Davis, un noto consulente crittografico che si autoproclama co-creatore del controverso token promosso dal presidente dell’Argentina. Secondo quanto riportato dal giornale Coindesk, Davis avrebbe affermato di poter “controllare” Milei grazie ai pagamenti che aveva effettuato a Karina Milei, sorella dello stesso Presidente. Inoltre, sosteneva di poter convincere Milei a promuovere iniziative crittografiche sui social media.

Karina Milei, una figura chiave nel governo del fratello, ricopre attualmente la carica di Segretario generale della Presidenza della Nazione Argentina. Non è chiaro esattamente che tipo di transazione ci sia stata tra lei e Davis, né di quale entità siano gli importi coinvolti. Sappiamo, tuttavia, che il consulente di Libra ha affermato quanto segue in uno screenshot di una chat tra lui ed un suo collaboratore:

“Quel negro lo controllo io”, ha affermato Davis in alcuni messaggi di testo di metà dicembre, aggiungendo: “Mando $$ a sua sorella e lui firma tutto quello che dico e fa quello che voglio”.

Fonte: https://www.coindesk.com/business/2025/02/18/libra-token-s-co-creator-bragged-of-sending-money-to-argentine-president-milei-s-sister

Subito dopo che questi dettagli sono diventati di dominio pubblico, un portavoce di Davis ha negato l’accaduto affermando che questi presunti pagamenti non sono mai esistiti. Secondo quanto affermato, non ci sarebbe stata nessuno scambio né richiesta monetaria, bensì un accordo per far sì che i proventi di Libra avrebbero beneficiato l’economia argentina.

A quanto pare però le vendite di Libra sembrano aver beneficiato unicamente il team di Davis e gli insider coinvolti in questo affare sospetto. Il suo team avrebbe infatti accumulato asset per un controvalore di oltre 100 milioni di dollari solo nelle prime ore di negoziazioni.

La stampa argentina ha descritto questa saga come “criptogate”, mettendo in risalto una componente fortemente truffaldina.

Una storia di corruzione ed insider trading che va oltre il cuore dell’Argentina

La vicenda di Libra non ha origini in Argentina, ma affonda radici a livello internazionale. Nelle ore successive al rugpull della memecoin, diversi investigatori on-chain hanno scoperto che i portafogli di Davis erano collegati a quelli che avevano fatto sniping della memecoin Melania. Ciò significa che il creatore della moneta aveva già collaborato al fianco di figure politiche (come l’amministrazione Trump) per orchestrare un iniziativa memecoin volta ad utilizzare il denaro dei compratori come exit liquidity.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Davis non è propriamente d’accordo con questa interpretazione, ed afferma di non essere coinvolto in una truffa, ma bensì in un esperimento sociale. Un lancio non andato secondo i piani, ma che gli avrebbe fatto guadagnare un tesoro milionario. Secondo quanto affermato dallo stesso consulente in un’intervista presso Coffeezilla: 

“[Libra] non è un tappeto, è un piano andato miseramente storto con 100 milioni di dollari fermi in [un] conto di cui sono il custode“.

Queste dichiarazioni, già di per sé scioccanti per il tono arrogante con cui Davis intende trattare un argomento così delicato, non sono finite qui. Il co-creatore di Libra dice esplicitamente che l’obiettivo del piano era togliere liquidità, giustificando la mossa con la scusa di dover far uscire gli sniper che avevi acquistato il token subito dopo il lancio.

In pratica Davis avrebbe venduto partecipazioni per 100 milioni di dollari solo per non far arricchire gli sniper e far “schiacciare l’intero progetto”. In realtà, cari lettori, queste giustificazioni lasciano intendere una realtà ben diversa da quella descritta dal soggetto, fatta di manipolazione di mercato ed insider trading

Se l’intento fosse stato veramente quello di salvaguardare il progetto, il team di Davis non avrebbe dovuto vendere nemmeno un centesimo di Libra e non ci sarebbero dovuti essere profitti milionari alle spalle. Chiunque era coinvolto in questa storia sapeva benissimo che avrebbe truffato decine di migliaia di persone solo per un tornaconto personale.

Purtroppo questo è il mondo delle memecoin su Solana, fatto di persone senza scrupoli e di una speculazione che va oltre le logiche di dignità ed onestà che dovrebbero costituire una società civile e democratica.

Fonte: https://x.com/bubblemaps/status/1891289507338580028



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link