Spectra-BREAST: Una Nuova era per la chirurgia conservativa del tumore al seno. Il progetto rivoluzionerà il trattamento chirurgico del tumore al seno, offrendo soluzioni tecnologiche innovative per ridurre il rischio di recidive.
Maugeri lancia il progetto Spectra-BREAST
È ufficialmente partito il progetto Spectra-BREAST, destinato a segnare un passo avanti significativo nella chirurgia conservativa del tumore al seno. Grazie al finanziamento di 3 milioni di euro da parte dell’European Innovation Council, nell’ambito del programma Pathfinder Open 2024, il progetto punta a sviluppare uno strumento che possa migliorare l’affidabilità e l’efficacia degli interventi chirurgici, riducendo al minimo il rischio di recidive e la necessità di operazioni successive.
Il progetto
Il progetto, che avrà una durata di 4 anni, coinvolge un consorzio di sei istituzioni di rilievo, ciascuna con competenze specifiche in vari ambiti della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Capofila del progetto è l’IRCCS Maugeri di Pavia, che collabora con il CNR-IFN (Italia), il Politecnico di Milano (POLIMI), e altre istituzioni internazionali, come l’Universidad Politécnica de Madrid e RiverD, azienda pioniera nell’applicazione della spettroscopia Raman in medicina. L’obiettivo comune è quello di sviluppare un dispositivo in grado di fornire ai chirurghi informazioni in tempo reale sulla presenza di cellule tumorali residue durante la resezione.
Le recidive
Ogni anno, milioni di donne affrontano la diagnosi di tumore al seno, e la chirurgia conservativa è la scelta preferita per il trattamento nei casi in fase iniziale. Tuttavia, una delle problematiche più frequenti è la presenza di cellule tumorali residue sui margini chirurgici, che rende necessario un secondo intervento per evitare recidive. Attualmente, i chirurghi devono aspettare i risultati dei test di anatomia patologica per determinare se è necessario rimuovere ulteriori tessuti, con il rischio di compromettere la salute della paziente.
Il progetto Spectra-BREAST intende risolvere questo problema grazie a un sistema innovativo che, utilizzando tecnologie non distruttive, fornirà un feedback immediato sulla qualità dei margini chirurgici.
“Lo strumento su cui stiamo lavorando permetterà di avere un riscontro preciso durante l’intervento, riducendo così i rischi e i disagi per le pazienti”, spiega il dottor Carlo Morasso, coordinatore del progetto e responsabile del Laboratorio di Nanomedicina di IRCCS Maugeri Pavia.
Tecnologie Avanzate
Il cuore del progetto Spectra-BREAST è l’integrazione di diverse tecnologie avanzate, come l’imaging iperspettrale e la spettroscopia Raman, unite a intelligenza artificiale e robotica. L’imaging iperspettrale consente di fare una prima analisi del tessuto, evidenziando le aree sospette, che vengono poi esaminate più approfonditamente con la spettroscopia Raman. L’intelligenza artificiale interviene analizzando i dati e fornendo al chirurgo indicazioni precise sui margini chirurgici, riducendo la possibilità di errori.
Renzo Vanna, responsabile dell’unità CNR-IFN di Milano, commenta:
“Spectra-BREAST rappresenta una grande opportunità per testare queste tecnologie in un contesto concreto e collaborare con team altamente qualificati”.
Le fasi del progetto
Il progetto si sviluppa in tre fasi: la prima, di sviluppo tecnologico, durerà 18 mesi; la seconda prevede l’addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento delle cellule tumorali; infine, la terza fase riguarderà la validazione clinica, che sarà condotta su un campione di circa 100 pazienti.
Il Politecnico di Milano, che contribuisce alla realizzazione del dispositivo, è incaricato di integrare le due tecniche (iperspettrale e Raman) in un sistema pratico e funzionale per i chirurghi.
“Il nostro obiettivo è creare uno strumento completo che consenta di visualizzare in tempo reale, su uno schermo, le aree tumorali e quelle a rischio”, afferma il Professor Dario Polli del Politecnico di Milano.
“Uniremo competenze multidisciplinari per portare avanti la ricerca scientifica e renderla applicabile in clinica, con l’auspicio di commercializzare il dispositivo in futuro”.
Spectra-BREAST nasce dall’esperienza maturata in anni di ricerca clinica e tecnologica, con l’obiettivo di rendere la chirurgia del tumore al seno più precisa, sicura e meno invasiva. Con l’integrazione di soluzioni all’avanguardia, questo progetto ha il potenziale di trasformare la medicina oncologica, migliorando la qualità della vita delle pazienti e ottimizzando l’efficienza del sistema sanitario.
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