Riprese le audizioni in Commissione sulla legge di iniziativa popolare per il suicidio medicalmente assistito – ekuonews.it


L’AQUILA – Oggi, nel corso della seduta della Quinta Commissione (Sanità) in Consiglio Regionale, sono riprese le audizioni riguardanti il progetto di legge di iniziativa popolare intitolato “Procedura e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. Come richiesto dal Movimento 5 Stelle, abbiamo audito Roberto D’Andrea, avvocato dell’associazione “Luca Coscioni” che ha fornito un importante contributo sgombrando il campo da alcuni dubbi sulla competenza regionale e sulle principali criticità giuridiche e morali sollevate da coloro che, invece, sono contrari alle finalità e agli obiettivi perseguiti dalla proposta di legge. Il progetto di legge sul quale opposizioni e maggioranza si sono confrontati persegue l’obiettivo di garantire la necessaria assistenza sanitaria alle persone che intendono accedere al suicidio medicalmente assistito, definendo tempi e modalità per l’erogazione dei relativi trattamenti, nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019.

La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle,Erika Alessandrini, ha espresso e ribadito il suo pieno sostegno all’iniziativa: “Questo progetto di legge rappresenta la voce di migliaia di abruzzesi che chiedono una regolamentazione chiara e rispettosa del diritto al fine vita. È nostro dovere istituzionale ascoltare e dare seguito a questa richiesta, mettendo da parte le ideologie di partito e focalizzandoci sul bene comune”. Il percorso legislativo ha visto il progetto arrivare in discussione in Consiglio Regionale il 26giugno 2024. In quella sede, all’unanimità, si è deciso di rinviare il testo in Commissione per un’analisi più approfondita.

Ora, con la ripresa delle audizioni, si auspica un’accelerazione dell’iter legislativo, considerando che il Consiglio dovrà esprimersi entro il 26 giugno 2025.  “Si tratta di stabilire tempi e procedure che rendano più dignitoso il fine vita di persone che hanno solo una prospettiva di atroci sofferenze davanti a sé, tanto dolorose da diventare vera e propria tortura e dare certezza a un diritto già stabilito dalla Corte costituzionale. I criteri di accesso previsti dal testo di legge includono alcune condizioni imprescindibili per il paziente: essere affetti da una patologia irreversibile che causi sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili dal paziente; essere mantenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale; essere pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli; esprimere un proposito di suicidio formatosi in modo libero, autonomo, chiaro e univoco”.

“Il testo quindi prevede, tra i punti fondamentali: l’istituzione di una commissione medica multidisciplinare permanente presso le aziende sanitarie regionali, composta da un medico palliativista, un neurologo, uno psichiatra, un anestesista, un infermiere e uno psicologo, con il compito di verificare la sussistenza dei requisiti per l’accesso alla procedura (art. 3); La definizione di tempi certi per la verifica della richiesta: la commissione dovrà esprimersi entro venti giorni dalla presentazione dell’istanza da parte del paziente (art. 4); L’erogazione della prestazione presso una struttura ospedaliera, un hospice o, su richiesta, presso il domicilio del paziente (art. 3, comma 5); La possibilità per il paziente di revocare la propria richiesta in qualsiasi momento (art. 4); La gratuità del percorso per il richiedente, con la copertura delle spese a carico del Servizio Sanitario Regionale (art. 5)”. La Consigliera Alessandrini ha poi sottolineato l’importanza di un approccio bipartisan: “In altre regioni, come la Toscana, sono stati compiuti passi significativi su questo tema, con l’approvazione di leggi regionali specifiche. È fondamentale che anche in Abruzzo si affronti la questione con responsabilità e apertura mentale, seguendo l’esempio di chi ha già legiferato in materia”. A livello nazionale, il dibattito sul fine vita ha visto posizioni variegate all’interno del centrodestra.

Recentemente, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha lanciato un sondaggio sui social media per raccogliere l’opinione pubblica sull’approvazione di una legge sul fine vita da parte del Parlamento, indicando una possibile apertura al dialogo su questo tema delicato. A tal proposito è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo: “Speriamo che questa apertura possa dare una spinta ai lavori in Parlamento, bloccati a causa dell’ostruzionismo messo in atto dai partiti di maggioranza. Serve fare presto per dare una risposta a chi soffre e a chi vorrebbe decidere, in totale libertà, sulla propria vita. In Senato sono incardinati quattro disegni di legge sul fine vita e tra questi c’è la nostra proposta, come Movimento 5 Stelle, il cui testo riprende quello approvato alla Camera dei deputati nella scorsa legislatura e che aveva trovato la condivisione dalla maggior parte delle forze politiche”.

La Consigliera Alessandrini conclude con un appello: “Invito i colleghi del centrodestra a considerare le istanze dei cittadini e le evoluzioni del dibattito nazionale. È il momento di superare le divisioni ideologiche e lavorare insieme per una legge che rispecchi la volontà popolare e tuteli la dignità della persona”.

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