«Stop a tutti i chioschi e pedane sugli scogli»


Interventi quasi a costo zero perché il Pua – acronimo che Piano urbanistico attuativo – della linea di costa del tratto che va da Largo Sermoneta al Molosiglio è tarato sulla valorizzazione dell’esistente depurato dagli ideologismi che ne hanno paralizzato lo sviluppo per circa 40 anni.

Il Pua prevede più mare pubblico, più spiagge grazie a scogliere aggiuntive o rinforzate e pedane sulle stesse scogliere. Quanto ai chioschi abusivi saranno ben lontani dalla linea di costa. Un Pua che sembrerebbe in linea con i vincoli paesaggistici che la Soprintendenza detta con puntualità dove si precisa che «Il Pua della linea di costa ha come finalità non soltanto la regolamentazione degli usi ammissibili e la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche, ma anche la valorizzazione di tali risorse mediante usi compatibili. In quest’ottica rientrano anche soluzioni compatibili per gli specchi acquei, tra cui la fruizione per i cittadini delle passeggiate lungo l’intera estensione dei moli, la valutazione della possibilità di incremento della capienza di ormeggi per natanti, la regolamentazione di ormeggi stagionali negli specchi d’acqua esterni ai porticcioli, le opere di difesa costiera». Insomma regge la partnership pubblico privati e non è più un tabù parlare di nuovi posti barca sul lungomare mediante una nuova organizzazione e regolamentazione degli ormeggi. Il Pua è stato presentato in Commissione urbanistica, presidente Massimo Pepe e a illustralo è stato Andrea Ceudech responsabile dell’Ufficio urbanistico: «Il Pua – dice – lo fa il Comune, le regole le detta il Comune poi c’è il rapporto con i privati. E soprattutto con gli altri Enti interessati».

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Politicamente il documento è innovativo perché operativo: «Molte cose come le scogliere e le pedane per avere più fruibilità delle spiagge – racconta Ceudech – potrebbero essere fatte prima dell’approvazione del Piano stesso come opere di manutenzione». La sostanza è che in estate in linea teorica si potrebbero già avere le pedane su parte delle scogliere del lungomare in modo che napoletani e turisti possano godere del mare di Napoli. Il progetto il Comune lo ha presentato da un paio di anni si aspetta però ancora l’ok della Soprintendenza. La delibera – che è di giunta e non passerà per il Consiglio comunale perché è già tutto contenuto nella Variante occidentale – è firmata dal sindaco Gaetano Manfredi e dagli assessori al turismo e commercio Teresa Armato, alle Infrastrutture Edoardo Cosenza e naturalmente dalla vicesindaca con delega all’Urbanistica Laura Lieto. Pepe inquadra così il Pua: «Grazie al Pua potremo avere interventi pubblici e partnership pubblico private per rendere vivibile per tutti il mare che bagna Napoli. Auspico in un lavoro di condivisione anche con gli altri enti che saranno players in questa partita». L’allusione alla Soprintendenza è abbastanza esplicita. Quanto ai chioschi «non abbiamo ancora deciso – spiega la vicesindaca Lieto – ma bisognerà tenere presente i vincoli che ci sono». Il che significa che verranno collocati – come da regolamento del 2014 che riguarda i “chioschi su suolo pubblico, siamo nell’epoca del sindaco De Magistris, l’ipotesi è di trovare spazi «nell’Area B, area urbana comprendente le aree non rientranti nella prima Area» che è «coincidente con l’area classificata Patrimonio Mondiale Unesco e con l’area Buffer».

Il tema di fondo del Pua è armonizzare la tutela delle ricchezze paesaggistiche, il loro utilizzo pubblico sia di spiagge che del mare e al contempo la sua valorizzazione turistica. In questo senso si lavora a un ulteriore miglioramento della balneabilità e all’allargamento delle scogliere esistenti in superficie, utili alla difesa della passeggiata e per andare in acqua in maniera sicura. Il progetto deve essere unitario: «Il ridisegno della via Caracciolo per valorizzare la trasversalità di accesso al mare lungo tutto il fronte lineare» deve essere in «connessione dei progetti di valorizzazione in corso». Si parte dal Lungomare ma la linea di costa inizia a Bagnoli, passa per Posillipo per poi arrivare a San Giovanni a Teduccio. Al riguardo nella delibera viene ricordato che «nell’ambito delle attività di infrastrutturazione il Comune lungo la costa urbana ha messo in campo una serie di interventi di potenziamento del trasporto pubblico, tra gli altri: nel 2022 è stata riaperta la funicolare di Mergellina; nel 2023 è stato aperto il sottopasso della linea 1 verso il Molo Angioino quale parte della passeggiata a mare verso il Molo san Vincenzo, nel 2024 è stata attivata la linea 6 metropolitana del mare ed è stato affidato il prolungamento della linea 6 verso Posillipo».

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