Bruxelles, 20 febbraio 2025 – Rafforzare il dialogo sociale settoriale europeo nel comparto del cleaning and facility services/multiservizi per promuovere un mercato del lavoro più equo e sostenibile, in Italia e in Europa, e valorizzare la contrattazione d’anticipo come strumento strategico per garantire un’occupazione di qualità e una concorrenza leale tra le imprese. Con questo obiettivo la Fisascat Cisl ha presentato a Bruxelles un documento di intenti, in vista del riordino della normativa comunitaria sugli appalti pubblici. L’occasione è stata la due giorni di confronto e dibattito del Comitato Esecutivo di categoria, articolato in due momenti distinti, prima al Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), poi al Parlamento Europeo. L’iniziativa, cui ha preso parte la neoeletta segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, ha registrato la partecipazione di partner sindacali e rappresentanti datoriali europei (UNI Europa, UNI Property Services e EFCI), e di esponenti dell’Eurocamera.
Il documento della federazione cislina, che ha incassato l’endorsement dei relatori intervenuti all’assise, accende i riflettori sulla necessità di rafforzare il confronto tra le parti sociali europee e di intervenire sulla riforma della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici per contrastare il dumping contrattuale, salariale e sociale e qualificare il settore multiservizi. Il comparto è uno dei più estesi nel continente europeo, con oltre 297.000 imprese e più di 4,2 milioni di addetti, di cui più di 600mila solo in Italia, prevalentemente donne con contratto part-time, connotato anche dalla presenza di lavoratori immigrati. Il provvedimento, atteso per il 2026, è allo stato oggetto del procedimento di revisione avviato dalla Commissione Europea ed è sottoposto alla consultazione fino al 7 marzo prossimo.
Il dialogo sociale settoriale europeo è ritenuto dalla Fisascat Cisl un pilastro fondamentale per consolidare il modello sociale europeo, favorire l’integrazione del mercato del lavoro e promuovere un’economia sostenibile, centrata sulla dignità della persona.
Nel contesto delle grandi trasformazioni in atto, dalla transizione digitale ed ecologica alle migrazioni, fino al calo demografico e alla carenza di manodopera, il documento di intenti della Fisascat Cisl ribadisce la centralità della contrattazione collettiva nazionale comparativamente più rappresentativa per affrontare le sfide europee ed internazionali. Un ruolo chiave è assegnato alla contrattazione d’anticipo, intesa come accordo preventivo tra stazione appaltante, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali rappresentative, con l’obiettivo di garantire regolarità contributiva e retributiva, occupazione stabile e di qualità e condizioni di sicurezza avanzate.
«Attraverso la contrattazione d’anticipo, la Fisascat Cisl intende tutelare la qualità del lavoro nel settore multiservizi, contrastando il dumping contrattuale e sociale e incentivando le imprese a competere sulla qualità dei servizi anziché sul mero contenimento dei costi» ha dichiarato il segretario generale aggiunto della federazione cislina Vincenzo Dell’Orefice. «Questo strumento – ha aggiunto – può favorire l’autonomia della contrattazione collettiva nella costruzione di soluzioni sartoriali, contribuendo a rafforzare le relazioni sindacali e a ridurre il contenzioso, migliorando il clima aziendale e incrementando la produttività, favorendo al contempo la reputazione delle imprese e la loro capacità di attrarre talenti».
«Crediamo nel dialogo settoriale europeo, e dunque chiediamo di dare maggiore impulso all’interlocuzione di questi giorni, che auspichiamo possa produrre risultati concreti e tangibili nelle singole realtà nazionali, nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, e intendiamo fornire il nostro contributo alla causa» ha chiosato il sindacalista. «Quello che vorremmo, come Fisascat Cisl – ha concluso Dell’Orefice – è essere pionieri per portare il dialogo sociale settoriale europeo al centro delle singole priorità sindacali nazionali, perché ne percepiamo l’urgenza. Serve una riflessione generale sul sistema degli appalti e dei subappalti. Servono regole certe e impegnative sul sistema degli appalti pubblici, che possono giocare un ruolo di primo piano anche nella regolamentazione delle concessioni nel sistema privatistico».
Con il documento di intenti, la Fisascat Cisl sollecita UNI Europa, UNI Property Services ed EFCI a promuovere la contrattazione d’anticipo a livello europeo e nei singoli Paesi, affinché diventi un modello di riferimento per lo sviluppo di un mercato del lavoro più giusto, competitivo e sostenibile.
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