A capo dell’organizzazione criminale del delivery della droga c’erano Raffaele Giugliano, 30 anni, residente nella frazione Piazzolla di Nola, affiancato dalla compagna Pasqua Teodosio, residente a Boscoreale e nipote del boss locale Alfonso Annunziata detto ‘a calabresa
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La coppia, secondo le indagini, gestiva una rete di pusher che, su indicazione di Giugliano, consegnava direttamente a domicilio le dosi di droga richieste, incassando il denaro che poi veniva consegnato ai vertici dell’organizzazione.
Il sistema di “delivery” aveva subito una battuta d’arresto nel dicembre 2022, quando la polizia di San Giuseppe Vesuviano aveva effettuato un blitz nell’abitazione di Domenico Guastafierro, noto come “Zio Mimì”, sempre a Boscoreale il quale per mesi aveva rifornito il cartello di Giugliano con grandi quantitativi di stupefacenti.
I reati contestati agli indagati includono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione a fini di spaccio, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione.
L’organizzazione operava principalmente nei territori di San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e comuni limitrofi, rifornendo i clienti di crack, cocaina e hashish. Durante le indagini, sono stati effettuati decine di sequestri di droga “on-the-road”, ovvero su strada.
L’operazione ha visto la collaborazione dei Carabinieri di Nola, Torre Annunziata e Boscotrecase. L’ordinanza eseguita rappresenta il seguito di un’altra misura cautelare emessa nel 2022. Le indagini, concluse con un’informativa di reato inoltrata alla Procura della Repubblica il 23 aprile 2024, si sono basate su intercettazioni telefoniche, ambientali e controlli su strada.
Raffaele Giugliano, oltre a coordinare la distribuzione della droga, era anche coinvolto nella trasformazione della cocaina in crack, attività condotta in collaborazione con la compagna Pasqua Teodosio.
Durante le indagini, è emerso che il gruppo di Giugliano si era successivamente “raccordato” con un altro cartello, guidato da Rosa Liberti, attualmente agli arresti domiciliari, che continuava a spacciare droga attraverso altri soggetti. Tuttavia, per questa attività, gli inquirenti non hanno ritenuto di poter configurare un reato di tipo associativo.
La rete si sarebbe basata sulla consegna a domicilio in alcuni punti prestabiliti delle dosi ordinate dai clienti. Sono stati ricostruiti diversi episodi di cessione di crack, cocaina e hashish.Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rider-pusher spacciavano “in prestabiliti della giornata, dalle ore 9 circa del mattino fino alle 14 circa e dalle 16 circa fino alle 21, al più tardi”, stabilendo gli orari delle consegne ai clienti in orari che l’organizzazione riteneva “più idonei per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e per destare meno sospetti”.
Nel 2023 l’ostacolo nelle consegne rappresentato dal passaggio del Giro d’Italia
Ma l’ostacolo alla consegna era dietro l’angolo, non solo per i posti di blocco e i controlli che di norma effettuano le forze dell’ordine sul territorio, ma anche per altri eventi. Come, per esempio, il Giro d’Italia. Così a maggio del 2023, le ‘consegne a domicilio’ della droga ai clienti subirono dei ritardi a causa del Giro d’Italia che passava a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.
Le modifiche alla viabilità per consentire il passaggio del giro stavano ostacolando il lavoro dei ‘rider della droga’ al punto che, uno degli arrestati suggerisce, come hanno scoperto i carabinieri di Nola, di dire all’acquirente di “venire all’uscita di Somma”. Le comunicazioni tra pusher e acquirenti avvenivano su WhatsApp.
Nel corso delle indagini i carabinieri della Compagnia di Nola hanno scoperto una sorta di ‘regalo’ a un cliente per il suo compleanno.Nel corso delle indagini, infatti, l’acquirente identificato come ‘Drago’ chiede ai pusher se la droga che sta ‘ordinando’ può essere cotta. L’acquirente sta chiedendo del crack, cocaina cotta addizionata di additivi e dice: “Si può avere cotta? È anche il mio compleanno”. Risposta affermativa da parte dei rider-pusher che gli comunicano anche un ‘prezzo speciale’: 100 euro per la droga richiesta “più il mio regalo a fianco, cotto sempre”.
Una delle donne pusher dice al complice: “Se vado carcerata pensa ai miei figli”
Tra gli indagati anche una donna che, come emerge dalle carte dell’inchiesta, era preoccupata per i suoi figli nel caso in cui fosse finita in carcere al punto da dire a un complice: “Non sono le 1.500 che contano, ma il fatto che devi lavorare. Ti trovi a dover lavorare. Se che passo un… non ti metti nella macchina con me? L’importante è che, se vado via, tu non inizi a fare il furbo con me. Mantieni i miei figli, a me non importa più. Non ti preoccupare tanto, me la vedo io. Mi metto un avvocato d’ufficio, perché altrimenti non possiamo mangiare. Stiamo male, i miei figli sono la mia priorità. Punto.”
Ecco chi sono i 24 indagati
1. AMMENDOLA Fabio Zac nato ad Ottaviano, 40 anni. CARCERE
2. CATAPANO Giuseppina, nata a San Giuseppe Vesuviano 55 anni, CARCERE
3. CATAPANO Ignazio, nato a Castellammare di Stabia 47 anni,
4. CIVITA Fabio, nato a San Giuseppe Vesuviano 45 anni,
S. D’AMBROSIO Gennaro, nato a Napoli 34 anni,
6. GIUGLIANO Raffaele, nato a Samo 39 anni, CARCERE
7. GUASTAFIERRO Domenico, nato Nola, 62 anni CARCERE
8. LA GATTA Ferdinando, nato a Cercola, 37 anni ARRESTI DOMICILIARI
9. LIBERTI Rosa, nata a San Giorgio a Cremano, 43 anni ARRESTI DOMICILIARI
10. MANCINO Luciano, nato a Sarno, 40 anni ARRESTI DOMICILIARI
11. MANCINO Michela, nata a Samo, 53 anni
12. NOTARI Adelaide, nata a Napoli, 62 anni
13. NUNZIATA Pasquale, nato a San Gennaro Vesuviano, 45 anni
14. PERROTTA Giuseppe, nato a San Giuseppe Vesuvianio, 46 anni CARCERE
15. RUSSO Giuseppe, nato a San Gennaro Vesuviano, 49 anni
16. SALADINO MARANGIO Mariacarmen, nata ad Acerra, 27 anni
17. SIMIUOLO Carlo, nato a Napoli, 50 anni
18. SPINA Aldo detta Martina, nato a Napoli, 32 anni
19. TAMMARO Antonio, nato a Napoli, 22 anni,
20. TAMMARO Armando, nato a Napoli, 35 anni ARRESTI DOMICILIARI
21. TAMMARO Mattia, nato a Napoli , 39 snni,
22. TAMMARO Vincenzo, nato a Napoli , 63 anni,
23. TEODOSIO Pasqua, nata in Germania, 43 anni CARCERE
24. VENEROSO Francesco, nato a Napoli, 49 anni
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Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2025 – 09:07
Pubblicato il: 20/02/2025 20:05
Categoria: Attualità, Cronaca, Italia, Ultime Notizie
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Pubblicato il: 20/02/2025 19:58
Categoria: Politica Salerno, Ultime Notizie
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