Medio Oriente, Macabro show di Hamas con le bare degli ostaggi – Notizie


 La gente ha aspettato le bare con le salme dei due bambini Bibas, della madre e del giornalista pacifista Oded Lipshitz ai bordi delle strade percorse dal convoglio dell’Idf diretto all’istituto di medicina legale.

    Sventolando bandiere di Israele, i volti sgomenti, sotto la pioggia, il cielo cupo. L’unico ad essere identificato dagli anatomopatologi è stato per ora l’anziano Oded, che da vivo aiutava i malati di Gaza a raggiungere gli ospedali israeliani.

    L’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha reso noto che è stato ucciso dalla Jihad islamica palestinese mentre era in cattività. Il direttore del centro di medicina forense Abu Kabir, Chen Kugel, ha confermato, aggiungendo che l’assassinio è avvenuto più di un anno fa.

 

    Ieri Israele aveva insistito con i Paesi mediatori e la Croce Rossa affinché Hamas non mettesse in scena alcuno spettacolo per la restituzione dei corpi, ma i terroristi hanno allestito un palco a Khan Younis, nel sud di Gaza, con i quattro feretri neri chiusi a chiave, su ognuno la foto del defunto. Sulla piattaforma una gigantografia di Netanyahu disegnato come un vampiro con il sangue tra i denti e la didascalia: “Il criminale di guerra li ha assassinati con i missili. Ritorno alla guerra, ritorno dei rapiti nelle bare”. E in un’unica immagine Kfir e Ariel, portati via dalla loro casa quando avevano 9 mesi e due anni e mezzo, la mamma Shiri (32) e Lipshitz (83). I miliziani li hanno rapiti il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Nir Oz, a poche centinaia di metri dalla Striscia.
    Una folla di civili e terroristi palestinesi stamattina si è radunata intorno al palco, padri con i bambini piccoli in braccio, adolescenti, adulti, mentre la musica veniva trasmessa dagli altoparlanti e uomini a volto coperto riprendevano con le telecamere. Tra la folla anche Mohammed Abu Warda, ex comandante di Hamas che stava scontando 48 ergastoli in Israele per aver organizzato attacchi terroristici in cui hanno perso la vita 45 israeliani, tra cui un attentato su un autobus a Gerusalemme nel 1996 in cui restarono uccise 24 persone. Warda, scarcerato l’8 febbraio insieme ad altri detenuti per terrorismo nello scambio con Hamas, è stato fotografato, ripreso in video e intervistato, sebbene secondo gli accordi dovrebbe essere in esilio in Egitto.
    A Gaza il palco è stato preparato accanto al cimitero di Bani Suheila, dove – secondo al Jazeera – erano stati sepolti i corpi dei quattro rapiti. Proprio sopra un tunnel con porte blindate, lungo in chilometro, in cui l’Idf a gennaio ha scoperto sale operative del battaglione Khan Younis di Hamas che ha diretto il massacro del 7 ottobre.

Video Le bare degli ostaggi consegnate da Hamas rientrano in Israele

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

    “Oggi siamo tutti uniti nel dolore insopportabile. Tutti noi soffriamo di un dolore che è mescolato a rabbia. Siamo tutti furiosi con le bestie di Hamas. Le quattro bare dei nostri cari ci obbligano a giurare che il 7 ottobre non accadrà mai più. La voce del loro sangue ci obbliga a fare i conti con gli assassini infami, e li faremo. Estingueremo Hamas, distruggeremo i killer”, ha dichiarato Netanyahu. Mentre il presidente Isaac Herzog ha scelto di chiedere ai rapiti “perdono per non averli protetti in quel giorno maledetto”.
    La terribile scena delle bare ha suscitato reazioni inorridite, a cominciare dall’alto commissario dell’Onu Volker Turk che ha definito “abominevoli” le immagini arrivate dall’enclave, affermando che “Hamas viola il diritto internazionale: la restituzione dei resti deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, garantendo dignità ai defunti e alle loro famiglie”, ha detto. “Quattro bare in processione su un palco: immagini insopportabili. Le famiglie degli ostaggi sono state esposte fino alla fine al terrore senza limiti di Hamas”, ha scritto su X la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock.

    In serata a Tel Aviv i cittadini si sono riversati in piazza in segno di lutto. “Ora 503 giorni di angoscia e incertezza sono giunti al termine… possiamo piangere il marito, il padre, il nonno e il bisnonno”, sono riusciti a dire i familiari di Oded.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati