Rapina alla Sicurtransport di Catanzaro, riconosciuta l’agevolazione mafiosa a Dante Mannolo e Giovanni Passalacqua


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la sentenza

Lo ha deciso la Corte di Cassazione con pronuncia definitiva. Il colpo fruttò un “bottino” pari a circa otto milioni di euro

Pubblicato il: 20/02/2025 – 19:20

ROMA È intervenuta nella data di ieri, la pronuncia definitiva della Corte di Cassazione, Sezione Seconda Penale, che ha riconosciuto la circostanza aggravante dell’agevolazione mafiosa nei confronti degli imputati Dante Mannolo e Giovanni Passalacqua, già condannati in via definitiva per la rapina al caveau della Sicurtransport del dicembre 2016. Con questa decisione si conclude la vicenda riguardante la rapina nella sede Sicurtransport di Catanzaro che valse agli esecutori un “bottino” pari a circa otto milioni di euro.
A seguito del grave reato commesso, la Polizia di Stato ha infaticabilmente operato al fine di individuarne gli autori e, con l’ausilio di indagini tecniche e di fruttuose collaborazioni giudiziarie, è pervenuta ad assicurare alla giustizia i colpevoli. Nel corso del giudizio le posizioni degli imputati sono state differenziate in base alla scelta del rito: gli imputati Morra Alessandro, Fratepietro Carmine, Ladogana Matteo, Mannolo Dante, Passalacqua Giovanni, Passalacqua Leonardo e Cerminara Annamaria optarono per il rito abbreviato e per loro è intervenuta condanna ormai definitiva a diversi anni di reclusione e con la statuizione del risarcimento del danno, con riconoscimento di una clausola provvisionale pari all’intero ammontare della somma sottratta. Viceversa gli imputati, Tassone Massimiliano e Urso Nilo, hanno optato per il rito ordinario ed il processo di primo grado è allo stato ancora in corso.
Con la decisione della Corte di Cassazione, si conclude il troncone relativo agli imputati in abbreviato, con il definitivo riconoscimento dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa e con la maggior pena per i due imputati nella misura di anni 14 di reclusione. All’esito del processo, la difesa di parte civile, Sicurtransport Spa, sostenuta dall’avvocato Nunzio Raimondi, ha espresso soddisfazione per la conclusione del processo con riconoscimento integrale delle complessive pretese civilistiche. (redazione@corrierecal.it)

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