Ecco come ottenere l’agevolazione volta a incentivare il consumo di acqua dal rubinetto per ridurre l’utilizzo di contenitori di plastica.
Il bonus acqua potabile è un’agevolazione volta a incentivare il consumo di acqua dal rubinetto per ridurre l’utilizzo di contenitori di plastica. Questo incentivo, gestito dall’Agenzia delle Entrate, consente di ottenere un credito d’imposta pari al 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi per il trattamento dell’acqua. È importante sottolineare che il beneficio si applica esclusivamente alle spese effettuate nel corso dell’anno precedente. Il bonus viene riconosciuto in bolletta dopo sei o sette mesi circa dalla data di attestazione Isee. Questi tempi sono determinati dalle varie fasi del processo che servono a verificare il diritto all’agevolazione e alla successiva erogazione del bonus.
L’agevolazione riguarda diversi tipi di sistemi, tra cui impianti di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare. Questi interventi mirano a migliorare la qualità dell’acqua destinata al consumo umano, promuovendo un’alternativa più sostenibile rispetto all’acqua in bottiglia. Il bonus acqua potabile rappresenta un’opportunità concreta per chi desidera migliorare la qualità dell’acqua consumata e, al tempo stesso, contribuire alla riduzione dell’inquinamento da plastica.
Chi può beneficiare del bonus?
Il bonus acqua potabile è rivolto a diverse categorie di soggetti. Possono accedervi le persone fisiche, gli enti non commerciali e coloro che operano nel settore delle attività commerciali, artistiche e professionali. Gli importi detraibili variano in base alla destinazione dell’immobile: per le abitazioni private, il credito d’imposta può raggiungere fino a 1.000 euro per ogni immobile. Per le attività commerciali o professionali, l’importo può arrivare a 5.000 euro per unità immobiliare.
Va precisato che, essendo il fondo disponibile pari a 500 mila euro complessivi, la somma spettante ai beneficiari potrebbe essere ridotta proporzionalmente nel caso in cui le richieste superino la dotazione finanziaria disponibile.
Come richiedere il bonus
Per ottenere il credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile, le spese devono essere documentate con una fattura elettronica o un documento commerciale riportante il codice fiscale del richiedente. L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo, tramite il servizio web dedicato o inviando un file conforme alle specifiche tecniche, previa verifica con il software dell’Agenzia.
Il credito d’imposta disponibile è calcolato in base a una percentuale fissata annualmente dall’Agenzia. Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24 o dichiarazione dei redditi per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa.
Obiettivo: riduzione della plastica
Uno degli aspetti centrali di questa misura è la riduzione dell’uso di bottiglie di plastica, le quali rappresentano una delle principali fonti di inquinamento ambientale. Incentivare l’utilizzo di acqua potabile direttamente dal rubinetto permette di limitare la produzione e il consumo di contenitori monouso, contribuendo a ridurre l’impatto ecologico legato alla plastica. Il bonus sostiene l’installazione di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua domestica, offrendo un’alternativa affidabile all’acqua confezionata. Questo non solo consente di risparmiare nel lungo periodo, ma sicuramente aiuta anche a limitare il trasporto e soprattutto lo smaltimento delle bottiglie di plastica, con benefici diretti per l’ambiente.
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