Nissan e Tesla si annusano?


Sol calante sul marchio giapponese Nissan, ancora più in difficoltà dopo che è fallito il progetto di fusione con Honda: per questo giapponesi di alto livello avrebbero sondato Tesla per chiedere di investire nella Casa di Yokohama

Nissan, che guarda all’elettrico fin dal 2010 e con la Leaf è stata la prima a tagliare il traguardo delle centomila unità immatricolate per un’auto alla spina, intende chiedere alla rivale texana Tesla di investire nelle sue attività.

LA PROPOSTA NISSAN – TESLA

In realtà la situazione sembra più complessa di così. Il Financial Times riporta che a muoversi a favore di Nissan sarebbe un gruppo giapponese di personalità di alto livello, tra cui  l’ex premier Yoshihide Suga, accompagnato all’incontro da un suo storico collaboratore. Nissan da parte sua ha rifiutato di commentare l’indiscrezione fatta trapelare dal quotidiano statunitense.

L’AGGRAVARSI DELLA CRISI DOPO LE TRATTATIVE FALLITE CON HONDA

Chiara la volontà di trovare un nuovo sbocco per Nissan falliti i colloqui sulla fusione con la connazionale Honda. Secondo il quotidiano economico, il gruppo spera che Tesla diventi un investitore strategico poiché ritiene che sia interessata ad acquisire gli stabilimenti che Nissan ha negli Stati Uniti.

LA CRISI DI NISSAN E LA RICERCA DI UN PARTNER FORTE

In pieno autunno Nissan aveva annunciato che nel breve termine dovrà tagliare 9.000 posti di lavoro e rinunciare al 20% della sua capacità produttiva, nel tentativo di migliorare la situazione economica provocata dalla perdita netta nel trimestre estive.

LE DURE PAROLE DEL CEO

L’amministratore Makoto Uchida aveva ammesso che il marchio nipponico è nel pieno di una “situazione estremamente difficile”, che ha imposto l’abbandono del piano industriale a breve e medio termine e il passaggio alla “modalità d’emergenza”.

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LA VENDITA DELLE QUOTE IN MITSUBISHI

Nella medesima occasione Nissan, alla costante ricerca di liquidità, aveva anche comunicato di aver deciso di vendere fino al 10% delle suo quote della Mitsubishi, per un incasso di circa 420 milioni di euro.

LE OSCURE PREVISIONI DI DUE MANAGER SUL FT

Sul finire di novembre due dirigenti della Casa di Yokohama rimasti anonimi, interpellati dal FT avevano detto che Nissan avrebbe 12 o al massimo 14 mesi per sopravvivere e che “sarà dura” se il mercato giapponese e statunitense continueranno a non generare sufficiente liquidità.

I CONTI DI NISSAN

Nei primi nove mesi dell’anno fiscale 2024, i ricavi netti consolidati sono pari a 9,1432 trilioni di yen, con utile operativo di 64,0 miliardi di yen. Il margine operativo è pari a 0,7%, mentre l’utile netto si attesta a 5,1 miliardi di yen.

Nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2024, conclusosi il 31 dicembre 2024, i ricavi netti sono pari a 3,159 trilioni di yen, con utile operativo di 31,1 miliardi di yen e margine operativo dell’1,0%. Il calo dell’utile operativo del terzo trimestre è stato del 78%, mancando le stime degli analisti, cosa che ha portato Yokohama a tagliare le sue previsioni annuali per la terza volta.

LE ULTIME PREVISIONI PER IL 2024

Nissan rivede al ribasso le previsioni per l’intero anno fiscale 2024 in chiusura a marzo 2025. Le stime aggiornate indicano ricavi pari a 12.500 miliardi di yen, mentre l’utile operativo, stimato a 120 miliardi di yen, è in calo rispetto alle precedenti previsioni che lo volevano attorno ai 150 miliardi a causa della revisione dei volumi di vendita, dell’aumento degli incentivi ed è parzialmente compensato da un migliore andamento dei cambi. Si prevede una perdita netta di 80 miliardi di yen.

BYE, BYE UK?

E dato che con l’inizio del nuovo anno la situazione non è migliorata, nella spending review nipponica sarebbe finito lo stabilimento britannico di Sunderland, nel Regno Unito.

IL BALZO IN BORSA DOPO LA VOX DELL’INCONTRO NISSAN – TESLA

Si tratta dell’impianto più grande che il marchio nipponico ha sul suolo europeo, un’area di 362.000 metri quadri che dà lavoro a non meno di 6mila dipendenti il cui futuro è diventato improvvisamente plumbeo.

Intanto, è almeno tornato il sereno in Borsa: è infatti bastata la voce di corridoio dell’incontro tra Nissan e Tesla per far balzare il titolo dell’undici per cento.

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