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Scatta la stagione della dichiarazione dei redditi, con la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali per alcune spese sostenute nel 2024, anche quelle condominiali.
Con l’arrivo del 2025, si apre la campagna fiscale per la dichiarazione dei redditi. I contribuenti italiani dovranno presentare il modello 730/2025 o il modello Redditi Persone Fisiche, con la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali per alcune spese sostenute nel 2024. Tra queste figurano anche le spese condominiali.
Spese condominiali e detrazioni: cosa sapere e quali si possono detrarre
Le spese sostenute nel 2024 possono essere portate in detrazione nel modello 730/2025, secondo le normative in vigore nello stesso anno. È importante distinguere tra le regole applicabili per il 2024 e quelle previste dalla Legge di Bilancio 2025, che influenzeranno invece la dichiarazione del 2026.
I condomini si trovano a dover affrontare costi di gestione per le parti comuni. Tuttavia, alcune di queste spese possono ridurre l’imposta dovuta. Tra gli interventi detraibili figurano:
- Ristrutturazioni edilizie (bonus ristrutturazione);
- Bonus verde per la sistemazione di giardini e terrazzi;
- Interventi di efficientamento energetico (ecobonus);
- Superbonus per la riqualificazione energetica;
- Miglioramenti della sicurezza (bonus sicurezza);
- Sisma bonus per il miglioramento della sicurezza sismica.
Per calcolare la quota detraibile, è necessario considerare la quota millesimale di proprietà all’interno del condominio.
Le nuove regole per le detrazioni
Nel 2024 è stata introdotta una franchigia di 260 euro per le detrazioni al 19%, applicabile ai redditi superiori a 50.000 euro, con l’eccezione delle spese sanitarie. Inoltre, il decreto “Blocca cessioni” di febbraio 2023 ha eliminato la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, rendendo la detrazione diretta in dichiarazione l’unica opzione disponibile.
Superbonus ed ecobonus: cosa cambia
Il Superbonus 2024 ha garantito una detrazione fino al 70% per chi ha migliorato l’efficienza energetica del proprio immobile di almeno due classi. L’ecobonus, invece, offre detrazioni tra il 50% e il 65% a seconda dell’intervento:
- 50% per infissi, biomassa e schermature solari;
- 65% per interventi più rilevanti come isolamento termico.
Le detrazioni si applicano anche alle spese sostenute negli anni precedenti, rispettando le aliquote allora vigenti.
Il bonus verde: ultimo anno di detrazione
Il bonus verde consente di detrarre il 36% delle spese per la sistemazione di aree verdi condominiali fino a un massimo di 5.000 euro. Tuttavia, questa agevolazione è scaduta il 31 dicembre 2024 e non sarà più disponibile per la dichiarazione del 2026.
Sisma bonus: detrazioni e novità per il 2025
Il Sisma bonus permette di ottenere detrazioni dal 50% all’85% a seconda del miglioramento della classe sismica. Dal 2025, però, la nuova legge di Bilancio ha introdotto un’unica aliquota del 50% per le prime case e del 36% per le altre abitazioni. Dal 2026 al 2027, l’aliquota scenderà rispettivamente al 36% e al 30%.
Spese di manutenzione ordinaria
Le spese ordinarie, come la pulizia delle parti comuni, non sono detraibili. L’unica eccezione riguarda i professionisti titolari di partita IVA che operano all’interno dell’edificio: per loro, tali costi possono essere dedotti come spese professionali.
Come ottenere le detrazioni
Le quote detraibili sono calcolate dall’amministratore di condominio, che deve comunicare all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle spese sostenute e le quote spettanti a ciascun condomino. Per poter beneficiare della detrazione, il pagamento deve essere tracciabile e riportare il codice fiscale del condominio.
Chi compila il modello 730/2025 dovrà inserire le spese condominiali nel quadro E, sezione III. Le stesse detrazioni sono accessibili anche a chi utilizza il modello Redditi Persone Fisiche.
In conclusione
Approfittare delle detrazioni fiscali sulle spese condominiali è un’opportunità per ridurre il carico fiscale. Tuttavia, è fondamentale rispettare le regole e presentare la documentazione necessaria per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate. La chiave sta nella corretta gestione delle spese e nella tempestiva comunicazione con l’amministratore di condominio.
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