Il modello della Certificazione Unica 2025 presenta diverse novità, soprattutto in relazione ai fringe benefit per i lavoratori dipendenti con o senza figli a carico.
Considerando i due limiti diversi, di 1000 euro o 2000 euro, in base all’assenza o alla presenza di figli, praticamente si traduce nella necessità di compilare campi diversi.
La stagione dichiarativa è iniziata proprio con la compilazione della CU 2025 ed è il momento migliore per analizzare le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e comprendere come inserire correttamente i dati relativi ai fringe benefit, senza commettere errori.
Come funzionano i fringe benefit nel 2025
Le regole relative all’erogazione dei fringe benefit sono state modificate dalla Legge di Bilancio 2024.
Alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, per il triennio successivo, il limite di esenzione dei fringe benefit è stato innalzato a:
- 1000 euro per i lavoratori dipendenti;
- 2000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Questi limiti sono in vigore anche per il periodo d’imposta 2024 e devono pertanto essere applicati durante la compilazione della Certificazione Unica 2025.
Per approfondire il secondo caso, ossia la soglia di 2000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, essa si applica anche ai figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati, alle seguenti condizioni:
- Reddito complessivo fino a 2.840,51 euro;
- Limite di reddito fino a 4000 euro, per i figli fino a 24 anni d’età.
Si tratta di un aspetto cruciale che chiarisce quando i figli sono considerati fiscalmente a carico dei genitori.
Come indicare i fringe benefit nella Certificazione Unica 2025
Il doppio binario dei fringe benefit, con soglia di esenzione a 1000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti e a 2000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, trova spazio e applicazione nella Certificazione Unica 2025.
Il primo adempimento che apre le porte alla stagione dichiarativa annuale, la cui scadenza è fissata al 17 marzo 2025.
Considerando la scadenza ancora lontana, è bene capire come effettuare una corretta compilazione del modello, spiegando come indicare i fringe benefit alla luce delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Le due soglie rispecchiano due punti del modello CU 2025, presenti nella sezione Altri dati. Il punto 474 deve essere compilato indicando l’importo complessivo di fringe benefit fino al limite di 1000 euro, anche se superiore al limite di esenzione.
Invece, il punto 475 deve essere compilato indicando l’importo fino al limite di 2000 euro. Come indicato dall’Agenzia delle Entrate, è molto importante ricordare che, qualora si superino le soglie di esenzione, l’intero ammontare concorre alla formazione del reddito imponibile e, di conseguenza, sarà soggetto a tassazione.
Quali fringe benefit esenti rientrano nella Certificazione Unica 2025
Nel 2025, sono presenti molti fringe benefit esenti relativi alle spese per bollette, auto aziendali, interessi sul mutuo e affitto per la prima casa.
Sia la soglia di 1000 euro che quella di 2000 euro rientrano ovviamente nella Certificazione Unica 2025.
Si tratta, più che altro, di una conferma. A partire dal periodo d’imposta 2024, i fringe benefit, nel rispetto delle soglie stabilite, non concorrono alla formazione del reddito imponibile anche per le spese d’affitto della prima casa o del mutuo per la prima casa.
Ciò si aggiunge alle più classiche esenzioni per le utenze domestiche, il cosiddetto bonus bollette fino a 2000 euro, e per le auto aziendali.
Si tratta di un’estensione interessante delle categorie agevolabili, ma bisogna comunque fare attenzione al rispetto dei limiti previsti. Proprio la compilazione della CU 2025 permette di capire le situazioni in cui tali limiti siano stati superati.
Per riassumere le informazioni principali
Il modello della Certificazione Unica 2025 introduce novità sui fringe benefit per i lavoratori dipendenti, con soglie diverse di esenzione (1000 euro o 2000 euro) a seconda della presenza di figli a carico.
La Legge di Bilancio 2024 ha modificato le regole per l’erogazione di tali benefit, che ora non concorrono al reddito imponibile entro i limiti stabiliti. I fringe benefit includono spese come bollette, auto aziendali, mutuo e affitto per la prima casa.
La Certificazione Unica 2025 prevede campi specifici per la dichiarazione di questi benefici, con particolare attenzione al rispetto dei limiti di esenzione.
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