Maratona della ricerca, Napoli capitale di talenti a caccia di start up


Cento ricercatori italiani ed esteri sono arrivati a Napoli, a villa Doria d’Angri, per progettare il futuro del Made in Italy e partecipare a una competizione vinta dal team Fiber Punk, che ha progettato un packaging innovativo per creme cosmetiche realizzato in fibre di canapa ottenute da scarti di produzione industriale. La competizione, che si chiama Micsathlon, è patrocinata da ministero dell’Università e della Ricerca, ministero delle Imprese e Made in Italy e Regione Campania, ed è ideata da Mics – Made in Italy Circolare e Sostenibile (un partenariato esteso finanziato dal Mur) – per affrontare le sfide più rilevanti dell’abbigliamento, arredamento e automazione, i tre principali settori industriali italiani. I cento ricercatori, assegnisti e dottorandi, dopo essere stati suddivisi in team, si sono confrontati sui progetti presentati dalle 9 aziende del settore partecipanti (Ades Consulting & Services & AdES NDT, Chirale, Erre Wood, Drone Inspection Service, Snop Automotive Italy, Elettroplast, EKA, GAL Partenio, Advanced Distribution).

Lo hanno fatto mettendo in gioco le proprie competenze e creatività per sviluppare soluzioni innovative che rispettassero i criteri di tecnologia, avanguardia, sostenibilità e circolarità, principi della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del Pnrr, di cui il Mics è protagonista. «Micsathlon è la più importante iniziativa in ambito Pnrr di creazione di una comunità attiva tra ricercatori, imprese e istituzioni, con l’obiettivo di affrontare nuove sfide di innovazione formulate da Pmi ed enti nei settori del made in Italy», afferma il professor Antonio Lanzotti (responsabile scientifico di Micsathlon e membro del Cda e delegato Sud della Fondazione Mics) che spiega: «L’evento è concepito come una maratona della ricerca di 24 ore, ed esorta i giovani ricercatori a puntare in alto, a essere resilienti e ad innovare con ambizione. L’iniziativa, quindi, vuole favorire la crescita di una comunità di giovani che applica e sviluppa principi di circolarità e sostenibilità in linea con le richieste dell’Europa e con la tradizione manifatturiera italiana».

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Le sfide si sono concentrate sulla ricerca di materiali, tecnologie di produzione e processi innovativi per sviluppare modelli alternativi di design, produzione, consumo e fine vita, con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali e sociali negativi. Il team vincitore Fiber Punk, composto al 30% da ricercatori stranieri, ha risolto la sfida dal titolo “Hempcare – Packaging in CANapa per COSmetici e Cura”: la challenge consisteva nel progettare un concept di packaging per creme cosmetiche utilizzando un materiale polimerico biodegradabile o compostabile, caricato con fibre di canapa ottenute da scarti di produzione industriale, in un’ottica di economia circolare, che potesse unire estetica, funzionalità e sostenibilità, minimizzando al contempo la complessità produttiva. La sfida è stata lanciata da Elettroplast Srl e Canapack, aziende portabandiera del progetto, che collaborano sinergicamente per combinare innovativi materiali polimerici green e processi di produzione convenzionali nel settore del packaging. Il team si è aggiudicato la possibilità di tenere uno speech al Made in Italy Innovation Forum che si terrà il prossimo giugno. Una menzione speciale, in virtù dell’impatto ambientale e della concretezza dell’applicabilità futura del progetto, è stata poi assegnata al team MICSense che ha realizzato un progetto che punta a creare nuove prospettive per la fabbricazione di dispositivi indossabili sostenibili ad alte prestazioni, rispondendo alla sfida lanciata dall’azienda Chirale.

Una seconda menzione speciale per l’impatto sociale è stata conferita invece al team Trucioli Makers, supportato dall’azienda Erre Wood: il progetto presentato ha risposto alla sfida di ridurre gli scarti di lavorazione del legno nel settore dell’arredamento al fine di perseguire sostenibilità ambientale, risparmio economico, efficienza operativa e potenziale innovativo grazie all’adozione di nuove tecnologie. «Mics è al centro di un’importante collaborazione tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e le Case del Made in Italy, recentemente inaugurate a Napoli» afferma Fabiola Gallo, coordinatrice nazionale delle Case del Made In Italy (Mimit), che aggiunge: «Queste strutture facilitano la sinergia tra università e imprese, favorendo la condivisione dei risultati della ricerca con startup e Pmi». Per l’assessore regionale alla Ricerca, Innovazione e Start up, Valeria Fascione, infine, «il Micsathlon si svolge in un contesto che incarna perfettamente il motto della Regione Campania “Beauty and Innovation”, mettendo in risalto il Made in Italy nei settori dell’abbigliamento, arredamento, automazione e meccanica. L’obiettivo comune – conclude – è infatti quello di favorire la crescita delle imprese tramite l’innovazione, reso possibile oggi anche dai circa cento ricercatori presenti che, grazie a questa esperienza, saranno stimolati a creare qualcosa di nuovo da mettere a servizio delle aziende».





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