‘Saluto nazista di Bannon’, ma Meloni non rinuncia al Cpac – Notizie


       Steve Bannon si è preso la scena al Cpac, ma non per il suo intervento. A far esplodere la contestazione è stato il presunto saluto nazista con cui l’eminenza grigia del sovranismo americano si è presentato alla platea. Un gesto condannato anche all’interno della galassia dei conservatori, a partire dal lepenista Jordan Bardella, che ha annullato il suo discorso alla convention trumpiana di Washington. Attirandosi gli strali dello stesso Bannon, che ha liquidato il caso affermando di aver fatto un semplice “saluto con la mano”.

 

     Il suo controverso gesto ha comunque fatto il giro del mondo, piombando come un macigno anche sull’Italia, dove l’opposizione ha chiesto a Giorgia Meloni di seguire l’esempio di Bardella e annullare il suo speech previsto domani. Ma la premier, secondo quanto è emerso da Fratelli d’Italia, non ha intenzione di cambiare i suoi programmi e domani parlerà in videoconferenza al gotha della destra americana e internazionale.

     La Conservative Political Action Conference, come in ogni edizione, invia al mondo messaggi dirompenti o perlomeno lontani dal politically correct. Basta guardare all’iconografia, ad esempio Elon Musk che è salito sul palco mostrando una motosega, regalo del presidente argentino Javier Milei, simbolo della lotta alla burocrazia.

     Proprio su quel palco Bannon ha scaldato la folla definendo Donald Trump “uno strumento della provvidenza divina”. “Lo vogliamo anche nel 2028”, è stato il suo appello, un altro colpo di piccone alle fondamenta della democrazia americana che impediscono ad un presidente di correre per tre mandati.

Video Steve Bannon accusato di aver fatto il saluto nazista al Cpac

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

 

     “Abbiamo bisogno di una rivoluzione nazionalista e populista”, la sintesi dell’intervento dell’ideologo del Make America Great Again, con uno sguardo anche all’Europa: “Da Roma a Berlino, tutti sanno che siamo invincibili ora”, perché in Italia i conservatori già governano (anche la Lega partecipa al Cpac), mentre la Germania domenica andrà alle urne con la previsione di un exploit dell’Afd a danno dei partiti tradizionali.

     Proprio lo spettro dell’ultradestra tedesca, accusata da quasi tutta Europa di rigurgiti neonazisti ma sostenuta dall’amministrazione Trump, è aleggiato su questa convention del Cpac, perché a far deflagrare la polemica è stato il saluto con il braccio destro teso offerto alla platea, e alle telecamere di tutto il mondo, dall’ex stratega della Casa Bianca. Lo stesso saluto fatto da Musk nel corso di un evento a gennaio, che aveva suscitato lo stesso clamore.

     “E’ un saluto come faccio sempre, in tutti i miei discorsi, l’ho fatto uguale sette anni fa al Front National”, ha replicato Bannon, scagliandosi come un treno contro il delfino di Marine Le Pen, Bardella, che ha cancellato il suo discorso: “Se annulla a causa di quello che i media mainstream dicono del mio discorso significa che non lo ha ascoltato. Questo è indegno”. E poi ancora: “Se è così timoroso e si fa la pipì addosso come un ragazzino, allora è indegno e non guiderà mai la Francia”.

     A Roma il caso Bannon ha scatenato un fuoco di fila dell’opposizione contro Meloni. “E’ una vassalla di Trump, si dissoci dal Cpac”, l’attacco della segretaria del Pd Elly Schlein, secondo cui la premier “da giorni non dice una parola sugli insulti e gli attacchi frontali di Trump all’Ucraina e all’Unione europea perché non vuole scontentare la nuova amministrazione americana”.

      La rinuncia all’intervento al Cpac è stata chiesta anche da Avs (con Fratoianni e Bonelli) e da esponenti di Italia Viva e +Europa. Proprio gli ultimi affondi del presidente americano contro Zelensky hanno colto di sorpresa Palazzo Chigi, diventando oggetto di riflessione, mentre all’interno del governo ci sarebbero state valutazioni diverse anche sull’opportunità dell’intervento della premier al Cpac.

     Alla fine, comunque, non sono previsti cambiamenti nell’agenda. “Non ho ragione di ritenere che cambi qualcosa rispetto all’intervento” di Meloni alla convention di Washington, “che sarà come sempre ottimo”, ha fatto sapere Antonio Giordano, segretario generale di Ecr e deputato di Fratelli d’Italia. Rinviando al mittente tutte le critiche: “Ero in platea durante l’intervento di Bannon e non mi è parso assolutamente abbia fatto un saluto nazista”. Da qui “l’invito” alla “sinistra a smetterla di fare polemiche sul nulla e a confrontarsi sulle idee”. 

 

Prestito personale

Delibera veloce

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link