“Siamo noi il futuro della Sanità”: i sogni e la risorsa delle nuove generazioni


Mancano medici e infermieri. Una carenza cronica, destinata a peggiorare. Alla ricerca delle nuove leve della sanità, l’Asl di Asti ha organizzato una giornata dedicata alle scuole superiori per orientare le nuove generazioni verso professioni fondamentali per il benessere della collettività.

Studenti del Classico Alfieri, Castigliano, Monti, scientifico Vercelli, Foscolo e Gauss

Accompagnati dagli insegnanti, hanno partecipato 176 studenti: classi quarte e quinte del liceo Classico Alfieri, Castigliano, Monti, liceo scientifico Vercelli, Foscolo e Gauss. Ad aprire la mattina dedicata alle professioni sanitarie non mediche è stato il direttore generale dell’Asl Giovanni Gorgoni: «Le professioni della salute sono il futuro.

È un settore promettente dal punto di vista occupazionale, che ha un’elevata componente digitale per chi si interessa all’innovazione tecnologica. Professioni che hanno straordinarie potenzialità di crescita e di sviluppo. Senza dimenticare che lavorare per la salute degli altri, è lavorare per la libertà degli altri». «Quella di oggi è un’importante occasione di confronto con i professionisti del settore – ha sottolineato Katia Moffa, alla guida della Direzione delle Professioni sanitarie dell’Asl – Un’opportunità per scoprire le competenze richieste, le prospettive lavorative e il valore del lavoro svolto quotidianamente nei diversi ambiti della sanità».

Non solo momenti informativi, ma anche visite guidate in reparti e laboratori. «Quella di oggi è una puntata zero – ha detto il direttore generale Gorgoni – è nostra intenzione ripetere questa esperienza in futuro, una o due volte l’anno».

Erli Lleshi : “Una passione che avevo già da bambina”

Sicuramente studierò Medicina». Erli Lleshi frequenta la classe IV SB del liceo Scientifico «Vercelli». Dovrà finire l’anno scolastico in corso, per poi affrontare quello che la porterà al diploma, ma ha già le idee chiare: «Proseguirò gli studi: dopo la maturità mi iscriverò a a Medicina – racconta – perché mi interessa fin da bambina, è una passione iniziata alle scuole elementari». Una passione nata anche dalla famigliarità con la medicina, «perché ci sono tanti dottori in famiglia, anche tra i miei cugini». In una società dove mancano i medici, Erli Lleshi fa parte di quella nicchia di studenti che pensano con interesse al camice bianco: un futuro da dottoressa, immaginando anche una professionalità: «Vorrei proseguire poi con la specializzazione, ma è prematuro pensare in quale settore di studio. Ci penserò».

Fabrizio Nedelea: “Farò il chirurgo oppure il cardiologo”

Fabrizio Nedelea frequenta la quarta al Gauss, l’istituto professionale che ha una storia di oltre 40 anni nella formazione degli odontotecnici, una formazione specifica e professionale che inizia subito dopo le medie. Adesso Fabrizio pensa a concludere gli studi che l’hanno messo a contatto con il mondo della sanità, ma ha già in mente con chiarezza cosa fare da grande: immagina una carriera nella sanità ma da medico. «Dopo il diploma, la volontà è quella di proseguire il mio percorso di studi – conferma – Vorrei frequentare Medicina». Non è un’idea nata all’improvviso, ma una possibilità a cui pensa da tempo e con convinzione: «Mi interessa fin da quand’ero bambino». Qualche pensiero anche sulla possibile specializzazione, per il desiderio di approfondire le conoscenze: «Cardiologia o chirurgia sono le due strade che immagino».

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Arianna Giudicelli: ““Pediatria, vorrei dedicarmi ai bambini”

Arianna Giudicelli frequenta il corso di laurea in infermieristica Pediatrica a Torino. Infermiera ma in un campo ben specifico: «Quello specializzato nel trattare con neonati, bambini e ragazzi fino ai 18 anni di età». Perché i pazienti così piccoli hanno esigenze e caratteristiche diverse da quelle degli adulti. Soddisfatta del suo percorso, partecipa alla mattinata al Massaia dalla postazione dedicata al corso di Laurea in Infermieristica del Polo Astiss, dove c’è anche la coordinatrice Wilma Gentile, anche presidente di commissione d’Albo dell’Opi (Ordine professioni infermieristiche). «Gli infermieri mancano nel pubblico e nel privato – racconta Gentile – Il corso al Polo Astiss è frequentato da 250 studenti, 74 quelli del primo anno. I nostri laureati trovano subito impiego e ricevono richieste dal settore privato ancor prima della laurea».

Davide Pier Bona: ““Spero di passare il test di odontoiatria”

Per Davide Pier Bona, le scienze mediche e dentali sono il futuro, di studio e professionale. Frequenta la quinta al Gauss: si prepara a sostenere gli esami, ma ha già ben chiaro cosa fare dopo il diploma. L’idea di Davide Pier Bona è quella di continuare a studiare, di «proseguire il suo percorso di formazione». Conferma l’indirizzo scelto ormai cinque anni fa: «Non cambio ambito, vorrei iscrivermi al corso di laurea in Odontoiatria, all’università di Torino». Grazie agli studi al Gauss,dopo gli esami e con in mano una qualifica già pronta e spendibile nel mondo del lavoro, il test di ingresso non lo spaventa: «Ci provo, vediamo come va». Incrocia le dita, ma non ha alcuna intenzione di scoraggiarsi in caso contrario, perché Davide ha in mente un percorso alternativo come quello da igienista dentale.

Thomas Chiarello: “Specializzazione? In maxillo-facciale”

All’Istituto Gauss Thomas Chiarello studia da Odontotecnico, un settore che l’interessa e l’appassiona fin dagli inizi. Frequenta la quarta. Insieme ai suoi compagni di classe, accompagnato dagli insegnanti, è al Massaia per seguire l’incontro sulle professioni sanitarie: una mattinata sicuramente «utile per saperne di più», per orientarsi su prospettive future, approfondire professioni fondamentali e sempre più richieste. Perché Thomas Chiarello vorrebbe proseguire il suo percorso nella sanità e non fermarsi al diploma. Come succede a molti dei ragazzi che frequentano il Gauss, il camice bianco non lo spaventa, al contrario, perché Thomas Chiarello s’immagina proprio un futuro in medicina: «Mi piacerebbe proseguire gli studi con l‘Odontoiatria e con una specializzazione in chirugia maxillo – facciale».

Giulia Merlone e Susanna Musasco: ““Diventeremo logopediste e dietiste”

Giulia Merlone e Susanna Musasco frequentano la quinta al Monti. Tra i cinque indirizzi disponibili nella scuola di piazza Cagni, hanno scelto quello che è diventato l’impronta su cui costruire il futuro: Scienze umane, un percorso formativo che punta su competenze negli ambiti educativo, sociale, sociologico, psicologico, e che sembra destinato a segnare ancora il loro percorso di crescita. Si preparano ad affrontare gli esami di Stato, la mattinata al Massaia è interessante per entrambe, anche se già hanno immaginato il loro percorso futuro: il loro sguardo va al settore sanitario. Per Giulia Merlone, «l’idea è di proseguire gli studi per diventare dietista», non è una passione scoperta da bambini, ma coltivata negli ultimi due anni. Anche Susanna Musasco ha iniziato a pensare il suo futuro, immaginando di diventare Logopedista.



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