Abitanti e artisti per trasformare il territorio: a Bovino la creatività diventa strumento di cambiamento


Creare relazioni autentiche, aprire nuove reti di connessione e costruire visioni future condivise, che nascono dalle esperienze, dalle tradizioni e dalle sfide contemporanee di Bovino.

Siamo in Puglia, provincia di Foggia, in uno dei Borghi più belli d’Italia, riconosciuto anche Bandiera arancione dal Touring Club italiano per la qualità turistico-ambientale. E proprio in questo comune rurale, tra i Monti Dauni e la Valle del Cervaro, l’impresa sociale Netural Coop ha immaginato il progetto Semi nel Vento , con l’obiettivo di sviluppare percorsi collaborativi e sostenibili con gli abitanti, in totale 2.914.

Il valore aggiunto? Sarà la sperimentazione di processi artistici e creativi innovativi, capaci di generare nuovi orizzonti e sensibilità, animando il paese, portando idee, proposte e competenze sul territorio. Siamo in un luogo considerato marginale rispetto ai grandi centri urbani, eppure questa realtà è caratterizzata da una forte tradizione culturale e sociale che può fungere da punto di partenza per una riflessione sulla memoria collettiva. In questo contesto gli artisti e le artiste in residenza si muoveranno per creare un dialogo con la comunità locale, esplorando le sue tradizioni e identità: un incontro tra la cultura tradizionale di Bovino e soluzioni artistiche innovative, per risvegliare l’identità collettiva del borgo.

«L’arte, in questo contesto, può avere un potere curativo – spiega Andrea Paoletti, fondatore e presidente di Netural Coop – nel senso che agisce come strumento per la rigenerazione culturale e sociale. Nei borghi storici come Bovino, l’arte può fungere da motore di cambiamento, rinnovando il legame tra la comunità e il territorio e rispondendo a sfide come l’isolamento, la perdita di identità e la mancanza di innovazione. L’arte, infatti, non è solo un mezzo di espressione, ma anche uno strumento di inclusione e partecipazione attiva, che crea opportunità per una cittadinanza più consapevole e coinvolta».

La call – attiva fino al 25 febbraio – è rivolta a creativi nazionali e internazionali dei seguenti ambiti:

  • Arte visiva (pittura, scultura, installazioni)
  • Teatro e performance
  • Musica e sound design
  • Architettura e design urbano
  • Fotografia

L’iscrizione è totalmente gratuita e si può fare richiesta QUI per entrare a far parte del gruppo di quattro artisti e artiste che per un mese vivranno per un mese, tra aprile e maggio, a Bovino, accompagnati da una figura di riferimento locale che faciliterà il contatto con la comunità. In più saranno coperte da un finanziamento le spese di viaggio e di alloggio, oltre al costo dei materiali. Ogni artista avrà a disposizione tutti gli spazi necessari alla residenza, supporto sia curatoriale che tecnico e una fee di 1.500 euro.

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Le performance e gli interventi immaginati dovranno essere innovativi, connessi al territorio e legati a uno o più dei seguenti temi:

  • Sostenibilità e ecologia
  • Innovazione sociale e comunità
  • Tecnologia e futuro del lavoro
  • Cambiamento culturale e identità
  • Futuro dell’agricoltura
  • Cittadinanza e partecipazione attiva

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Attraverso l’applicazione di metodologie di co-design, living lab e open innovation, Netural Coop vuole contribuire a diffondere una cultura del cambiamento, coinvolgendo attivamente tutti gli attori locali, per fare in modo che i processi artistici ridefiniscano il senso del luogo: «Per riuscire nell’intento è fondamentale concentrarsi su progetti che coinvolgano la comunità fin dall’inizio», continua Paoletti. «Devono essere attivatori di processi collettivi, senza limitarsi ad eventi passivi di fruizione dell’arte. Bisogna puntare sulla collaborazione, l’inclusione e l’innovazione sociale, facendo in modo che l’arte diventi uno stimolo di riflessione e azione sulle problematiche locali, focalizzandosi sull’abitare, sulla sostenibilità, sull’identità culturale e la partecipazione attiva. È necessario anche garantire che le pratiche siano radicate nelle specificità locali, ma al contempo aperte a nuove visioni, in modo da stimolare un cambiamento concreto e duraturo».


Bovino è pronta ad accogliere artiste e artisti, investendo sulla valorizzazione territoriale a base culturale, con l’ambizione di generare impatti positivi e nuove economie: «Ci aspettiamo che questa residenza diventi uno spazio in cui si possa sperimentare insieme, creando un cortocircuito creativo che dia vita a nuove soluzioni per ridisegnare il futuro di questo piccolo paese. Un’opportunità per conoscere saperi locali e allo stesso tempo innescare nuovi processi in grado di tenere insieme quello che già esiste e il potenziale creativo che si manifesterà».

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