In una lettera aperta inviata oggi alle autorità locali e regionali, i rappresentanti di associazioni di consumatori e comitati cittadini di Sestri Ponente hanno sollevato preoccupazioni per i continui disagi causati dal cantiere di ribaltamento a mare nel quartiere. I residenti denunciano il forte disturbo acustico e le vibrazioni provenienti dal cantiere, che perdurano ormai da mesi, e chiedono risposte concrete per tutelare la loro salute e sicurezza.
In particolare, i firmatari della lettera, tra cui Adoc Genova e Liguria, Assoutenti Genova e Liguria e il Comitato via Sestri e Dintorni, lamentano che, a distanza di 20 giorni dalla loro richiesta ufficiale, l’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale non ha ancora fissato un incontro con i cittadini. Questo silenzio, sottolineano, violerebbe il diritto fondamentale di essere ascoltati, sancito dalle leggi internazionali e dalla Costituzione Italiana.
Nel comunicato, si fa anche notare che l’Autorità Portuale non ha prescritto misure di monitoraggio sui rumori e le vibrazioni prima dell’inizio dei lavori, al contrario di quanto fatto da Rfi a Rivarolo, e che non sono state chiarite le modalità di gestione degli indennizzi per i disagi causati. Inoltre, si sollecita l’estensione della procedura Pris, che tutela i cittadini coinvolti in grandi opere, anche ai lavori di ribaltamento a mare, per garantire maggiori diritti e risarcimenti.
“Chiediamo alle istituzioni di farsi carico di questa situazione, di sollecitare l’Autorità Portuale ad incontrare i cittadini e di garantire che i lavori siano svolti nel rispetto dei diritti delle persone e dell’ambiente”, affermano i rappresentanti delle associazioni e dei comitati firmatari.
I firmatari della lettera hanno sollecitato anche l’introduzione di una modifica normativa per estendere la protezione dei cittadini coinvolti da grandi cantieri, affinché le future opere rispettino pienamente i diritti dei lavoratori, delle persone e delle imprese nei territori circostanti.
La lettera si conclude con un appello alle istituzioni locali e regionali affinché si facciano promotori di un cambiamento che ponga maggiore attenzione alla gestione dei disagi causati dalle grandi opere pubbliche.
La lettera
Gentilissima Presidente Cristina Pozzi,
Gentilissimo Vice Sindaco Reggente Pietro Piciocchi,
Gentilissimo Presidente della Giunta Regionale Marco Bucci,
in data 4 febbraio 2025 abbiamo inviato una richiesta ai Commissari dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale per ricevere una delegazione di cittadini residenti a Sestri Ponente, al fine di esporre le proprie rimostranze e proposte riguardanti i disagi causati dalle attività rumorose e vibratorie del cantiere di ribaltamento a mare ubicato nella zona.
A tutt’oggi, dopo 20 giorni dalla nostra richiesta, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione riguardo una data per l’incontro, un fatto che riteniamo lesivo del diritto fondamentale dei consumatori ad essere ascoltati, come dichiarato da Jfk nel suo discorso al Congresso Usa del 1965, e riconosciuto dalle Nazioni Unite. Tale silenzio, inoltre, risulta altrettanto lesivo dei diritti alla salute e alla sicurezza, tutelati dal Codice del Consumo e dalla Costituzione Italiana.
In questa sede, desideriamo anche ricordare che l’Autorità Portuale non ha prescritto, né l’azienda esecutrice ha mai effettuato, attività finalizzate a documentare lo stato dei luoghi e dei rumori di fondo prima dell’inizio dei lavori, come invece, con diligenza, ha fatto Rfi a Rivarolo per evitare inutili contenziosi con i cittadini.
Inoltre, pur essendo stato approvato un preventivo lavori che include una posta per imprevisti pari a 30 milioni di euro, l’Autorità Portuale non ha chiarito se tra queste spese siano inclusi anche eventuali risarcimenti o indennizzi, come accaduto per i lavori di Rivarolo, dove Rfi ha prontamente erogato compensazioni a favore dei cittadini.
Infine, ci preme sottolineare che i lavori dell’Autorità Portuale non rientrano nella procedura PRIS, la quale potrebbe contribuire a una maggiore tutela dei diritti dei cittadini danneggiati dai disagi causati dal cantiere.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo alle Ss.Vv.:
Di sollecitare l’Autorità Portuale a incontrare i cittadini e di darne pubblica notizia;
Di valutare l’opportunità di una modifica normativa per estendere la procedura Pris anche ai lavori di ribaltamento a mare;
Di farsi promotori di una cultura delle grandi opere che rispetti pienamente i diritti dei lavoratori, dell’ambiente, delle persone e delle imprese che operano nelle vicinanze.
Restiamo in attesa di un vostro riscontro e ringraziamo per l’attenzione.
Lucio Colella – Adoc Genova e Liguria
Nicolas Oppedisano – Comitato via Sestri e Dintorni
Rosanna Stifano – Assoutenti Genova e Liguria
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