“Si attende ormai da tanto, troppo tempo il passaggio da un welfare basato su servizi standard a uno che metta finalmente al centro le persone ma si allungano i tempi di attuazione della riforma e la sperimentazione è stata estesa ad altre 11 province per un totale di venti e ce n’è solo una siciliana, Palermo, e nessuna della Sicilia Orientale.
La nuova valutazione della disabilità e il progetto di vita entreranno in vigore da noi soltanto tra due anni”. Queste le prime dichiarazioni del presidente dell’Osservatorio Civico di Siracusa Salvo Sorbello e dei due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone.
“E’ stata purtroppo allungata fino al 1° gennaio 2027 – continuano i tre – la fase sperimentale dell’entrata in vigore in Sicilia della riforma della disabilità, a cominciare dalla valutazione iniziale e dal progetto di vita.
Eppure si tratta di una riforma, peraltro obiettivo Pnrr, per certi aspetti radicale riguardo la disabilità, con una definizione più inclusiva e un nuovo sistema di gestione per invalidità, Legge 104, indennità di accompagnamento e di frequenza. Muta completamente la presa in carico della persona con disabilità, semplificando l’accertamento della disabilità stessa e si potrà così avere il superamento delle attuali frammentazioni tra le risposte sanitarie, socio-sanitarie e sociali, di competenza di ora di enti diversi.
Tra le principali novità – sottolineano Sorbello, Lo Giudice e Leone – si segnala l’introduzione di nuove funzionalità per facilitare la compilazione del certificato medico introduttivo, primo passo del processo valutativo. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi burocratici, migliorando l’accesso alla documentazione e semplificando il ricorso alla firma digitale.
L’accertamento della disabilità sarà di competenza esclusiva dell’INPS e la visita per la disabilità sarà così gestita da un unico ente pubblico, snellendo il processo attraverso la trasmissione telematica del certificato medico.
Purtroppo nessuna provincia della Sicilia Orientale è inclusa tra le venti dove sta partendo la sperimentazione. Bisognerà comunque prepararsi al meglio a questa vera e propria rivoluzione copernicana nel settore del welfare, tenendo sempre conto le esigenze delle persone più vulnerabili, che dovranno trovare riferimenti certi ed affidabili, evitare il rischio che, poste di fronte a procedure più complicate, rinuncino ai propri diritti. Importante in tale contesto è il pregevole corso organizzato dall’Ordine degli Assistenti sociali e dalla Fondazione degli Assistenti sociali con il sostegno dell’Ufficio del Garante per la persona con disabilità della Regione Siciliana, ma serve anche un’azione più capillare di sensibilizzazione soprattutto da parte dei singoli Comuni.
Ricordiamo comunque – precisano Salvo Sorbello, Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che è ancora sempre possibile, per tutte le persone con disabilità, presentare al proprio Comune la richiesta di un progetto di vita, facendo riferimento all’articolo 14 della legge 328/2000.
Riforma della disabilità: l’Istituto nazionale previdenza sociale recepisce le nuove norme. Previste semplificazione procedurale e allargamento della sperimentazione. L’Inps annuncia il recepimento di importanti cambiamenti nel quadro della Riforma della Disabilità, attuata dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, e avviata in via sperimentale dall’1 gennaio 2025 in nove province italiane. Questa riforma, fortemente sostenuta dalla ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, mira a semplificare l’accertamento della disabilità e a migliorare l’esperienza degli utenti. Tra le principali novità, si segnala l’introduzione di nuove funzionalità per facilitare la compilazione del certificato medico introduttivo, primo passo del processo valutativo. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi burocratici, migliorando l’accesso alla documentazione e semplificando il ricorso alla firma digitale.
Tutorial informativi sono già disponibili online per guidare gli utenti
Visita per la disabilità gestita da un unico ente pubblicoInoltre, il “Decreto milleproroghe” estende la sperimentazione ad altre undici nuove province, portando così il numero complessivo a venti, e prolunga il periodo di test da 12 a 24 mesi. Queste modifiche garantiscono un periodo adeguato per valutare l’efficacia delle nuove disposizioni che partiranno poi sull’intero territorio nazionale da gennaio 2027.
Un cambiamento significativo riguarda il passaggio della competenza esclusiva per l’accertamento della disabilità all’Inps, ora previsto per un anno dopo rispetto alla scadenza iniziale. Questo assicura che la visita per la disabilità sia gestita da un unico ente pubblico, snellendo il processo attraverso la trasmissione telematica del certificato medico”.
23 Febbraio 2025 | 10:46
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