“Ringrazio il ministro Abodi che accogliendo l’emendamento ha dato un segnale importante, impegnandosi per reperire i 4 milioni di euro necessari per rifinanziare il fondo professionismo femminile tra le risorse destinate allo Sport. Un impegno concreto verso tutto il mondo del professionismo femminile dando prova anche di grande fiducia di rilancio nel settore. Contrariamente a quanto hanno fatto intendere altri, il rifinanziamento del fondo per il professionismo negli sport femminili non era scontato. Il governo Meloni non è abituato ad elargire ‘mance’ o contentini, ma investe e sostiene laddove ci siano grandi opportunità di sviluppo e grandi potenzialità. Consapevoli dei sacrifici che ancora oggi le Società professionistiche devono sostenere, il messaggio che è stato dato agli addetti ai lavori è che siamo convinti che i club e la federazione sapranno cogliere le grandi opportunità di sviluppo che il settore ha, e che sapranno presto affrancarsi dall’aiuto di risorse pubbliche ancora necessarie per lo start up. Dopo una prima fase di avviamento il settore femminile deve prendere consapevolezza dei suoi margini di crescita e delle opportunità positive che deriveranno a tutto il settore calcistico, calcio maschile incluso. Il calcio in generale, ma soprattutto quello femminile, deve credere maggiormente nelle potenzialità di sviluppo e puntare ad obiettivi ambiziosi di crescita e di sostenibilità. E’ il momento di fare da sé, ma non da soli. Mercoledì prossimo approveremo la risoluzione sulla riforma del calcio nella commissione Sport del Senato e il rilancio del calcio femminile è un tema condiviso da tutte le forza politiche”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, promotore dell’emendamento nel decreto Milleproroghe e relatore dell’Atto assegnato sulla riforma del calcio in Commissione Sport del Senato a margine dell’incontro con le società di Serie A Femminile per fare il punto sul percorso intrapreso dalla FIGC dal 2022 e sui prossimi step di crescita e sostenibilità del movimento.
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