Lugano – Non poteva perderla, e, stavolta, il Lugano non la perde. Alla fine, la domenica pomeriggio di passione dei bianconeri frutta tre punti buoni per il morale e, grazie anche alla concomitante sconfitta del Rapperswil a Kloten, buoni per tenere in vita le speranze di sottrarsi all’appendice dei playout. Battuto proprio quell’Ajoie che, altrimenti, sarebbe proprio l’avversario che Thürkauf e compagni si ritroverebbero di fronte nella serie tra la penultima e l’ultima della classe. E se alla fine va come deve andare per il Lugano, il merito è proprio del suo capitano, autore di entrambe le reti di un confronto che si chiude con un quasi calcistico 2-0. «Oggi contava solo vincere, e ci siamo riusciti – sottolinea lo stesso Thürkauf –. Certo, la situazione permane complicata, e non possiamo ovviamente influenzare l’andamento delle altre partite che ci riguardano da vicino, ragion per cui dobbiamo concentrarci su noi stessi, sulla nostra situazione e sulle due partite che ancora ci mancano all’appello. Noi ci impegneremo a fondo per fare la nostra parte per vincerle entrambe, staremo a vedere come saranno andate quelle delle nostre concorrenti dirette: sabato tireremo le somme e vedremo a che punto saremo arrivati».
Classifica alla mano, anche dopo questa vittoria il Lugano resta incollato alla tredicesima e penultima poltrona del massimo campionato, a due punti dal Ginevra Servette (dodicesimo e che però ha disputato una partita in meno) e a tre dal Rapperswil… «Ma al ‘worst case’ non dobbiamo pensare: dobbiamo focalizzarci sulla nostra situazione che, appunto, è la sola che possiamo controllare».
Dopo un venerdì da dimenticare alla Vaudoise Arena, i bianconeri tornano perlomeno ad assaporare il dolce gusto della vittoria. Anche se per poterlo fare, per finalmente domare l’Ajoie in una domenica avara di grosse emozioni, il Lugano deve pazientare fino al terzo tempo inoltrato. «Sconfitte come quelle di Losanna sono molto dure da digerire: non era facile trovare l’energia giusta, soprattutto mentale, per affrontare una nuova battaglia. Abbiamo però lavorato bene e trovo che siamo riusciti a rimanere positivi, anche quando, col passare dei minuti, il punteggio non si sbloccava».
Iniziato malamente in riva al Lemano, il weekend dei bianconeri si chiude almeno su note più positive: «Venerdì, ancora una volta, abbiamo commesso troppi errori che per gli avversari è stato un gioco da ragazzi sfruttare. Oggi, per contro, abbiamo fatto le scelte giuste e siamo riusciti a centrare il risultato. Anche se venire a capo dell’Ajoie non è mai facile, prova ne è che su quattro sfide dirette contro i giurassiani, due (quelle giocate a Porrentruy, ndr) le abbiamo perse».
All’appello, per Thürkauf e compagni, mancano dunque ancora due partite: quella di giovedì in casa del Ginevra e quella di sabato alla Cornèr Arena contro il Bienne. «Quella delle Vernets per noi è ovviamente una partita di capitale importanza, una sorta di gara 7, ed è così che la dovremo interpretare».
L’annotazione
Hockey espresso
Come una lettera alla posta. Anzi, una lettera espresso alla posta, per essere precisi. I primi venti minuti di gioco della quarta sfida stagionale (che potrebbe anche non essere l’ultima…) tra Lugano e Ajoie va agli archivi in appena 24 minuti, quando abitualmente la durata di un periodo supera anche in modo generoso la mezz’ora, considerando tutte le interruzioni di gioco. Alla Cornèr Arena invece tutto va via liscio come l’olio, anche troppo, senza penalità, senza reti e senza nemmeno particolari spunti di nota, eccezion fatta per la traversa, quasi estemporanea, colpita da Morini. Quasi come se le due squadre non volessero svelare più di quel tanto le loro carte prima di quello che potrebbe essere il playout tra la tredicesima classificata, col Lugano che classifica alla mano è il candidato numero 1 per questa posizione, e l’Ajoie, dal canto suo ormai già certo di terminare la sua stagione in quattordicesima e ultima posizione. Iniziato alle 15.45, il primo tempo alle 16.09 è bell’e archiviato. Per rendere l’idea, la prima frazione va agli archivi con appena nove interruzioni di gioco, quando mediamente, in una partita ‘normale’ se ne verificano poco meno di una ventina.
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