Meloni e bin Zayed rafforzano i legami. Tutti gli accordi tra Italia ed Emirati


La premier ottiene un forte impegno per investire in settori chiave come difesa, energia, nucleare, transizione energetica, spazio e promozione del patrimonio culturale. Elevate a partenariato strategico le relazioni bilaterali ed esplorate opportunità di cooperazione con altri partner, in particolare in Africa. L’orizzonte Africa è significativo, dal momento che permette all’Italia di espandere il proprio raggio d’azione tramite il Piano Mattei, acquisendo ancora più appeal dinanzi ai partner internazionali

24/02/2025

Una stretta di mano che vale 40 miliardi di dollari. Giorgia Meloni e lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan hanno siglato a Roma un accordo storico, con cui il numero uno degli Emirati Arabi Uniti compie un’operazione altamente significativa, data non solo dal volume complessivo delle intese, ma anche dalla ramificazione settoriale in cui essa avviene. Difesa, energia, nucleare, transizione energetica, spazio, Ia e promozione del patrimonio culturale rappresentano per gli Eau un’esigenza programmatica e per l’Italia sono l’occasione per esportare il proprio know how.

L’accordo e l’orizzonte Africa

Nel quadro della visita di Stato del presidente degli Emirati Arabi Uniti, i due leader hanno deciso di elevare le relazioni bilaterali a un partenariato strategico. Il risultato è doppio: da un lato la mole di accordi da 40 miliardi, definita storica da Meloni, e dall’altro l’individuazione di settori di reciproco interesse come la connettività, le infrastrutture, l’industria high-tech, l’IA, la tecnologia idrica, quella dell’informazione e della comunicazione. E ancora, le Pmi e le startup, l’agricoltura, l’aviazione civile, l’istruzione e l’assistenza sanitaria. I due leader, spiegano fonti italiane, hanno inoltre esplorato opportunità di cooperazione con altri partner, in particolare in Africa, e hanno scambiato opinioni sugli sviluppi regionali. L’orizzonte Africa è significativo, dal momento che permette all’Italia di espandere il proprio raggio d’azione tramite il Piano Mattei, acquisendo ancora più appeal dinanzi ai partner internazionali.

Alba di nuove relazioni

Conto e carta

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Perché la visita di Stato di bin Zayed in Italia e le tre visite di Meloni negli Emirati Arabi Uniti hanno segnato l’alba di una nuova era nelle relazioni tra i due Paesi? In primis perché vengono ulteriormente potenziati i legami bilaterali, nella consapevolezza che i Paesi del golfo rappresentano un centro nevralgico oggettivo; in secondo luogo c’è la promozione di settori strategici, come il commercio bilaterale che progredisce nonostante le sfide globali. In questa direzione vanno lette le relazioni commerciali ed economiche tra Italia e Eau che hanno fatto segnare 11,7 miliardi di dollari nel 2023. I flussi di investimento verranno poi ampliati: già l’Italia ha aumentato i suoi investimenti negli Emirati Arabi Uniti del 50% negli ultimi cinque anni. “Questa nuova fase di collaborazione si concentrerà sul rafforzamento delle opportunità di investimento in settori chiave, tra cui energia, tecnologia e produzione avanzata”, si legge nel documento diffuso al termine del bilaterale.

L’opportunità dei forum

E quale migliore opportunità di favorire ancora di più relazioni esistenti se non con l’utilizzo di forum tematici come quello che si è svolto oggi a Roma? Si tratta di un appuntamento che ha assolto la funzione di piattaforma per approfondire la collaborazione economica ed esplorare nuove opportunità di investimento in settori di primaria rilevanza, anche tramite il ruolo fondamentale dell’Italia nel panorama economico europeo. Per questa ragione Meloni e lo sceicco hanno discusso l’obiettivo degli Emirati Arabi Uniti di rafforzare la propria presenza nei mercati europei con il supporto dell’Italia, “in particolare proseguendo i negoziati per la liberalizzazione del mercato attraverso un accordo di partenariato economico globale, un accordo di libero scambio bilaterale con l’Unione europea”. Ma non è tutto, perché i due paesi sono veri e propri trampolini di lancio nella connettività globale, rafforzando i legami commerciali e di investimento tra l’Europa e le economie dinamiche dell’Asia.

Scienza e tecnologia

Parola d’ordine cooperazione sullo spazio. Sia Italia che Eau sono prima linea nella ricerca spaziale e scientifica, per questa ragione hanno deciso di esplorare nuove strade per la collaborazione, rafforzando la cooperazione nei campi della scienza, della tecnologia e dell’innovazione, riconoscendo i progressi tecnologici dell’Italia e le ambiziose iniziative degli Emirati Arabi Uniti, come la missione Emirates su Marte (Hope Probe) e lo sviluppo di programmi di esplorazione spaziale, tra cui la più recente cooperazione sulla missione Emirates nella fascia degli asteroidi, la missione Emirates Lunar e Rashid Rover.

Ci sarà una condivisione di conoscenze, competenze e risorse per guidare l’innovazione nell’intelligenza artificiale, nella trasformazione digitale, nelle tecnologie dei droni e nello spazio, tra cui esplorazione, tecnologie di telerilevamento e ricerca. A tal proposito spicca la partnership strategica sui data center e sull’intelligenza artificiale, suggellata da una lettera di intenti da parte di Eni insieme ai soggetti con sede negli Emirati Arabi Uniti MGX e G42, con l’obiettivo di far migliorare l’infrastruttura di intelligenza artificiale, espandere la capacità dei data center, integrare soluzioni energetiche sostenibili e migliorare la resilienza digitale transfrontaliera.

Il dato geopolitico

Gli accordi, le firme e i passi nei singoli dossier portano ad un ragionamento finale che tocca, evidentemente, la strategia di insieme che c’è dietro la giornata odierna: ovvero l’importanza della cooperazione internazionale, la visione condivisa orientata alle politiche globali, l’attenzione alla cooperazione militare e di sicurezza per rafforzare le capacità di difesa e promuovere la stabilità regionale. Italia e Eau guardano alle sfide future con gli stessi occhi e si candidano a costruire un asse tra Mediterraneo e Golfo puntando sulla progettualità dei rispettivi leaders.

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