Le sanzioni nei confronti dei proprietari di immobili colpiti dalla Legge sul Turismo delle Canarie del 2013 continuano a essere emesse. Numerosi residenti, che hanno acquistato i propri appartamenti con l’intenzione di utilizzarli a scopo residenziale, si trovano ora a dover affrontare multe significative per non aver destinato le loro proprietà a un operatore turistico.
Molti di loro hanno ormai esaurito tutte le possibilità di ricorso in sede amministrativa e si trovano di fronte all’obbligo di pagamento immediato delle sanzioni imposte. Secondo la Piattaforma per gli Interessati dalla Legge sul Turismo (PALT), vi sono migliaia di proprietari coinvolti o potenzialmente a rischio, con numerosi fascicoli già aperti e risoluzioni in fase di emissione. La piattaforma mantiene un registro aggiornato delle notifiche e dei complessi interessati.
Difficoltà di difesa e notifica delle sanzioni
Uno dei problemi principali sollevati dalla piattaforma riguarda la difficoltà dei proprietari nel difendersi dalle sanzioni. Molti di loro non sono a conoscenza della procedura in corso fino a quando non ricevono una lettera di pagamento definitiva. Le notifiche avvengono spesso tramite il Bollettino Ufficiale, un mezzo che non garantisce una comunicazione diretta agli interessati. Solo in alcuni casi, come accaduto in determinati complessi residenziali, le sanzioni sono state notificate direttamente agli immobili coinvolti.
Alcuni proprietari raccontano di aver acquistato i loro appartamenti con sacrifici economici, senza essere stati informati dell’obbligo di destinazione turistica. Questi immobili, pur essendo stati acquistati legittimamente per uso personale, risultano ora soggetti a sanzioni per “inosservanza del dovere di attenersi all’uso stabilito dalla pianificazione”. Il Turismo delle Canarie sostiene che le multe vengono emesse esclusivamente per le proprietà situate su terreni classificati come turistici, in conformità ai piani urbanistici comunali.
Il quadro normativo e le implicazioni per i proprietari
La normativa vigente si basa sulla Legge sul Turismo delle Canarie del 2013, che promuove la specializzazione di alcune aree a uso esclusivamente turistico. Successivamente, la Legge Urbanistica del 2017 ha introdotto la possibilità di dimostrare che l’uso residenziale di un immobile era consolidato prima di tale data, ma questa opzione non è applicabile agli eredi o ai nuovi acquirenti.
Le multe possono variare da un minimo di 2.250 euro fino a un massimo di 300.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione contestata. Alcuni proprietari segnalano che l’uso consolidato dell’immobile a fini residenziali non viene riconosciuto, nonostante l’acquisto risalga a molto prima dell’introduzione della normativa del 2013.
La risposta delle istituzioni e le possibili soluzioni
Il Dipartimento del Turismo delle Canarie ha dichiarato che la normativa non obbliga nessun proprietario a cedere le chiavi a un operatore turistico e che le sanzioni sono applicate solo nei casi in cui l’immobile si trovi su terreno turistico, secondo quanto stabilito dai piani urbanistici comunali. I comuni di San Bartolomé de Tirajana e Mogán hanno avviato nel 2023 le procedure per modificare la specializzazione degli usi del suolo, sospendendo così temporaneamente alcune sanzioni in corso.
Il Difensore civico aveva già espresso nel 2019 delle riserve sul divieto di uso residenziale, raccomandando al Governo delle Canarie di riconoscere i diritti dei residenti o di prevedere forme di compensazione. Tuttavia, tale raccomandazione non ha portato a modifiche concrete nella normativa vigente.
Le proteste contro la nuova legge sugli affitti per le vacanze
Oltre alle sanzioni per l’uso residenziale in aree turistiche, la PALT ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo al nuovo disegno di legge sulle case vacanze promosso dal Governo delle Canarie. La piattaforma sostiene che la normativa continui a penalizzare i proprietari e i residenti, imponendo ulteriori restrizioni alla gestione degli immobili.
Secondo la PALT, questa legge rappresenta un ulteriore ostacolo per i proprietari, equiparando gli appartamenti a unità abitative che non possono essere utilizzate liberamente dai legittimi acquirenti. La piattaforma ha quindi avviato una serie di proteste e inviato numerose comunicazioni ufficiali per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla questione.
Multe per chi non cede il proprio appartamento allo sfruttamento turistico
La controversia sulla Legge sul Turismo delle Canarie del 2013 continua a generare tensioni tra proprietari, istituzioni e operatori turistici. Molti residenti si trovano di fronte a una situazione paradossale: possiedono un immobile legalmente acquistato ma non possono utilizzarlo liberamente senza incorrere in sanzioni. Le richieste di revisione della normativa e di maggiore tutela per i diritti dei proprietari restano al centro del dibattito, mentre le istituzioni locali esplorano possibili soluzioni per mitigare l’impatto delle sanzioni.
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