Il ruolo della Cina nella telenovela bellica: Zelensky gioca una partita rischiosa


di Gianluigi Perrone*

Gli attacchi di Trump a Zelensky sono fuori controllo. Zelensky sta giocando una partita rischiosissima basata su intrighi, tradimenti e ricatti, una partita il cui lui, da solo, potrebbe tenere sotto scacco Cina, Russia, Usa e Europa, perché tutti i loro scheletri sono nascosti in un armadio di Kiev.

Si parla poco della Cina nella questione tra Ucraina e Stati Uniti. Per analizzare questi fatti, approfonditi sul canale Youtube Genda Giada in questo video, parto da molto lontano, quando il mondo era diverso, e arrivo a un momento preciso, ovvero da due minuti dopo quel proiettile che portò via l’orecchio a Donald Trump.

Il mondo ha sentito parlare per la prima volta di Zelensky quando Trump gli chiese di rivelare i conflitti di Hunter Biden in Ucraina, e tutto ciò non è mai successo. Zelensky ha avuto un debito di favore nei confronti di Joe Biden per molto tempo, che adesso gli si ritorce contro. La forza trainante dietro i colloqui di pace Russia-Ucraina è ancora la rivalità Usa-Cina. Secondo alcuni media cinesi, Trump è ostile con Zelensky perché si è avvicinato a Pechino subito dopo il fallito attentato a Trump.

Lo scorso luglio, dieci giorni dopo che Donald Trump era sopravvissuto a un tentativo di assassinio e due giorni dopo che Joe Biden aveva annunciato il suo ritiro, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato il suo omologo cinese Wang Yi a Guangzhou dal 23 al 26 luglio, prima visita di alto livello di funzionari ucraini dall’inizio della guerra nel febbraio 2022 senza entrare a Pechino, abbassando simbolicamente il livello dell’incontro. Nel frattempo, Wang Yi ha incontrato in Laos Sergey Lavrov per informarlo delle discussioni con il ministro ucraino. Xi ha parlato con Zelensky solo una volta in una telefonata nel 2023, mentre ha incontrato Putin di persona cinque volte dall’inizio della guerra.

Come poteva Zelensky riavvicinarsi alla Cina, il partner numero uno della Russia? Qui entra in ballo la questione della tecnologia militare. Nel corso degli anni, l’Ucraina e la Cina hanno collaborato in vari settori delle tecnologie militari. In particolare le tecnologie aeree. La Cina si è poi rivenduta alla Russia quelle tecnologie scomponendole. In seguito la Cina ha rivenduto le tecnologie alla stessa Ucraina, riscomponendole, durante la guerra con la Russia. Quindi, la Cina ha comprato tecnologia militare dall’Ucraina, l’ha rivenduta alla Russia durante la guerra con l’Ucraina, e poi ha venduto all’Ucraina componenti per i droni utilizzando i finanziamenti ricevuti da Usa e Europa.

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Il 15 febbraio di quest’anno il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha incontrato il nuovo ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco: “La Cina e l’Ucraina hanno una tradizione di amicizia e sono partner strategici dal 2011, alcuni paesi potrebbero non esserne consapevoli, quindi coglierò questa opportunità per rivelare questo fatto ancora una volta davanti ai media”. Wang Yi ha ribadito che “l’amicizia tra Cina e Ucraina ha radici profonde e che il loro partenariato strategico, stabilito nel 2011, è rimasto stabile negli ultimi anni. La Cina è stata il più grande partner commerciale dell’Ucraina, che data l’attuale situazione geopolitica non è stato facile da mantenere, e questo evidenzia il potenziale e la portata della cooperazione tra i due paesi”. Ha affermato che “la Cina considera l’Ucraina un amico e partner, approcciando sempre le relazioni bilaterali da una prospettiva di lungo termine. La Cina è disposta a lavorare con l’Ucraina per superare i fattori avversi (leggi Donald Trump, nda), far progredire le relazioni bilaterali e impegnarsi nella cooperazione pratica”. Tradotto, l’Ucraina sta minacciando la Cina di far sapere a tutto il mondo, quindi anche alla Russia, che sottobanco la Cina faceva affari con loro durante la guerra.

Nell’ottobre 2023 il primo ministro ucraino ha dichiarato che il suo paese stava acquistando una parte significativa della produzione globale di droni Mavic del produttore cinese DJI per scopi difensivi, in conseguenza di ciò diminuita. Secondo i media cinesi, relativamente agli incontri a Riad, Lavrov ha dichiarato che entrambe le parti hanno ascoltato i punti di vista dell’altro e la Russia ha motivo di credere che gli Usa abbiano iniziato a comprendere meglio la posizione della Russia. Tuttavia, ha aggiunto che la comprensione non significa riconciliazione: “La Russia non vede l’ora di impegnarsi in sforzi diplomatici congiunti con la Cina quest’anno, inclusa la cooperazione al più alto livello. Il partenariato Russia-Cina ha ora raggiunto un livello senza precedenti. I due paesi hanno stabilito meccanismi coordinati in tutti i campi, superando qualsiasi alleanza tradizionale passata sia per natura che per sostanza […] Cina e Russia hanno annunciato che i loro leader si visiteranno a vicenda per partecipare agli eventi che commemorano la fine della Seconda Guerra Mondiale”.

*CEO di Polyhedron AI Studio/Youtube Host presso Genda Giada/Mind Cathedral



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