Operazione antidroga in Calabria, Lombardia e Sicilia: 12 arresti e 17 fermi


MILANO La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano — Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito nella mattinata odierna 12 ordinanze di custodia cautelare, 17 decreti di fermo di indiziato di delitto e decine di decreti di perquisizione a carico di altrettanti soggetti, dimoranti principalmente in Lombardia, in Sicilia e in Calabria, indagati — a vario titolo – per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi da sparo, anche da guerra, usura, ricettazione, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, emissione di fatture per operazioni inesistenti, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale quali intestazioni fittizie di beni immobili e quote societarie, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego dei profitti dei predetti reati presupposto attraverso la costituzione e gestione di numerose società. 

In carcere:

Callipari Antonio (cl. ’93) di Locri;
Crocco Massimiliano (cl. ’77) di Cosenza;
Desiderato Francesco Orazio (cl. ’74) di Vibo Valentia;
Martone Alessandro (cl. ’79);
Santimone Franco (cl. ’75);
Valente Pietro (cl. ‘87);

Ai domiciliari:

De Gaetano Marco Roberto (cl. ’77) di Vibo Valentia;
Desiderato Giuseppe (cl. ’82) di Vibo Valentia;
Ienuso Anastasia (cl. ’83) di Cinquefrondi;
Lo Mastro Saverio (cl. ’63) di San Gregorio d’Ippona;
Romeo Claudio Agostino (cl. ’72);
Savelieva Maria, detta “Masha” (cl. ’91).

L’inchiesta

L’operazione scaturisce da due articolate attività d’indagine condotte tra il 2021 e il 2023, che hanno consentito di disvelare l’esistenza di quattro gruppi criminali convergenti, operanti nell’ambito del narcotraffico internazionale. La prima attività, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Lecco e di Como ha consentito di disvelare le dinamiche interne e le attività illecite di due distinti sodalizi criminali, operanti nella provincia lariana e nel territorio milanese, dediti all’importazione e al traffico sul territorio lombardo di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Il volume del traffico ammontava ad una tonnellata di droga al mese, destinata a rifornire le principali piazze di spaccio di tutto il territorio nazionale.

L’attivita’ svolta dalla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Lecco ha consentito di accertare l’esistenza di una fitta rete di spaccio di sostanza stupefacente a carattere transnazionale gestita da diversi soggetti, per la maggior parte di origine italiana, con base nel territorio milanese, che riuscivano a importare, principalmente dall’estero e in particolare dalla Spagna, ingenti quantità di droga nel territorio nazionale, destinate a rifornire le principali piazze di spaccio della Lombardia ma anche della Sicilia e della Calabria. Nel corso dell’attivita’ investigativa, inoltre, e’ stato sviluppato un autonomo filone investigativo, condotto dagli operatori della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Como, incentrato specificamente sulla provincia lariana in cui è stata certificata la presenza di Questura di Como un’ulteriore associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di marijuana e hashish. Il sodalizio, composto da soggetti italiani, acquistava le sostanze dall’organizzazione stanziata nel territorio milanese, per poi rifornire spacciatori e consumatori della provincia di Como e dell’alto Lario.

L’uomo dei Mancuso

La seconda attività investigativa, avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, su rogatoria internazionale con le Autorità Peruviane, nell’ottobre 2021, a seguito dell’arresto in flagranza – a Lima – di un cittadino peruviano in partenza per Milano, sorpreso mentre trasportava oltre 2 Kg di cocaina consentiva di delineare un’associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, capeggiata da un soggetto italiano, espressione del clan Mancuso di Limbadi (VV), il quale reinvestiva i proventi illeciti in altre attivita’ apparentemente lecite. Lo stesso, infatti, era anche a capo di un’ulteriore associazione per delinquere dedita alla commissione di reati finanziari quali riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, operante nelle province di Milano, Monza e Brianza e Vibo Valentia
In particolare, l’attività investigativa, sviluppata con un articolato impianto di attività tecniche e tradizionali, nonché con l’acquisizione dei dati estrapolati dalle chat criptate della piattaforma SkyECC, ha consentito di riscontrare che il sistema di importazione e cessione di cocaina alimentava quotidianamente una fitta rete di spaccio di droga sul territorio milanese, per la maggior parte costituita da “batterie” di spacciatori di origine italiana, dediti alla distribuzione dei narcotici nell’ area metropolitana di Milano, in particolare la zona di Piazza Prealpi, Cimitero Maggiore e nella provincia di Monza e Brianza. Entrambe le attività investigative hanno consentito di ricostruire numerosi episodi di importazione dalla Spagna, dal Belgio e dall’Olanda, di detenzione, trasporto e consegna di droga in varie province italiane. Il modus operandi consisteva nell’acquistare, per lo più all’estero, ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, che poi veniva rivenduta ad altri soggetti dediti a loro volta alla successiva commercializzazione all’ingrosso: una volta arrivata nel Nord Italia, la droga veniva trasportata in vari depositi in uso ai sodalizi e successivamente ridistribuita e venduta ai destinatari finali.

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I sequestri

Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati circa una tonnellata di hashish, oltre 200 kg. di marijuana e 10 kg tra cocaina ed eroina, nonché due pistole con relativo munizionamento. Sono stati eseguiti complessivamente 13 arresti in flagranza di reato ed è stato accertato, inoltre, l’utilizzo di strumenti funzionali al perseguimento delle attivitè illecite, come cellulari collegati a piattaforme criptate, sia per i contatti tra gli affiliati che per i contatti con fornitori e clienti. L’operazione, tuttora in corso, sta coinvolgendo centinaia di operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con il coinvolgimento delle Squadre Mobili e dei Nuclei Investigativi di diverse province del territorio nazionale e il supporto della Sisco di Milano, dei Reparti Prevenzione Crimine e delle unità cinofile antidroga, nonché dei Gruppi Carabinieri di Milano, Rho e del Nucleo Cinofili di Casatenovo (LC).

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