Shoah, studenti liguri con i consiglieri regionali ad Auschwitz


Prosegue il viaggio istruzione nei luoghi della Shoah, finanziato dal Consiglio regionale della Liguria per 24 studenti vincitori del concorso annuale dedicato alla Giorno della Memoria. Ieri mattina la delegazione ligure ha raggiunto il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, prima tappa del viaggio in Polonia. La visita è iniziata dal lager di Auschwitz ed è stata deposta una corona davanti al “Muro delle fucilazioni”. Nel pomeriggio, tappa al vicino campo di Birkenau.

Oggi il viaggio prosegue con la visita al quartiere ebraico di Cracovia e all’ex fabbrica di Schindler, trasformata in un museo sulla Shoah e sull’occupazione tedesca della Polonia. Assieme agli studenti anche dieci consiglieri regionali: Carola Baruzzo (Pd), Giovanni Boitano (Orgoglio Liguria), Alessandro Bozzano (Vince Liguria-Noi moderati), Simone D’Angelo (Pd), Stefano Giordano (M5s), Gianni Pastorino (Lista Orlando), Katia Piccardo (Pd), Federico Romeo (Pd), Armando Sanna (Pd) e Walter Sorriento (Orgoglio Liguria).

Oltre ai docenti accompagnatori, fanno parte della delegazione anche il rabbino capo di Genova, Giuseppe Momigliano, il presidente di Aned Genova, Filippo Biolé, i rappresentanti di Aned Spezia, Marco Cappelli, di Aned Imperia-Savona, Simone Falco. “La visita ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau è stata sicuramente per noi un’esperienza che lascerà un segno indelebile nella memoria- è la riflessione corale degli studenti- ma anche nella nostra consapevolezza. In particolare, camminare sullo stesso terreno su cui milioni di persone hanno vissuto, spesso per pochi mesi, prima di morire, ci ha fatto toccare con mano quanto sia importante ricordare questi orrori per trasformare la Storia in qualcosa di vivo e palpabile”. Per i giovani, “Auschwitz e Birkenau non sono solo luoghi di un passato tragico, ma rappresentano un potente richiamo alla responsabilità collettiva nella costruzione di un futuro in cui simili atrocità non debbano più ripetersi”.

Gli studenti spiegano che “su questo ultimo aspetto, non tutti fra di noi hanno dimostrato lo stesso ottimismo nell’ambito di un momento di flessione a fine giornata, durante il quale abbiamo condiviso e confrontato le nostre riflessioni su questa prima parte del viaggio. Si tratta di un viaggio in cui davvero le tracce della Memoria si intrecciano con il presente, con l’auspicio di costruire giovani adulti insieme ad un mondo più giusto”. Per la dem Carola Baruzzo, “il viaggio ad Auschwitz-Birkenau è doloroso e doveroso. A ottant’anni dal suo epilogo, nell’attuale periodo storico in cui la pace non sembra, purtroppo, essere una priorità, il ricordo ha un valore fondamentale”. Per Giovanni Boitano, “questo pellegrinaggio ha un grande significato formativo, soprattutto per i ragazzi che vengono calati in questa tragica pagina della storia, e coinvolge anche noi consiglieri e i rappresentati dell’Aned”. Alessandro Bozzano sottolinea che “è necessario che la ferita rimanga aperta, crudo e semplice come l’uscita di scena di due milioni di persone. Questo è Auschwitz, un luogo maledetto pronto a ricordarci sempre ciò che non si deve fare mai più”.

Simone D’Angelo sottolinea che “questa esperienza segna profondamente ed è necessaria e formativa per i giovani perché, parafrasando Primo Levi, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”. Il pentastellato Stefano Giordano aggiunge che “Auschwitz mostra da che parte stare e i giovani devono diventare i nuovi custodi dei valori che la storia trasmette mentre la politica deve tramandare questa lezione, affinché simili tragedie non si ripetano”. Gianni Pastorino rimarca che “per capire la storia, quello che è stato il nazismo e la barbarie che ha prodotto, bisogna andare alle fonti, è indispensabile vedere e conoscere questi luoghi che furono di sofferenza e di morte”. Per Katia Piccardo, “gli orrori dell’olocausto ci impongono di non dimenticare. Ripercorrere i passi più agghiaccianti della storia del genere umano consegna un testimone di impegno e responsabilità per costruire percorsi di pace”. Mentre per Federico Romeo “è un’emozione profonda accompagnare gli studenti in questo percorso di salvaguardia della Memoria. Il passato ci ammonisce, mentre il futuro ci richiama all’impegno, affinché simili orrori non si ripetano”. Armando Sanna aggiunge che “chi rifiuta di onorare la memoria di Auschwitz-Birkenau, rifiuta l’umanità e rifiuta se stesso. Oggi che il vento dell’antisemitismo torna a soffiare nel mondo, è un dovere urlare ancora più forte: mai più”. Per Walter Sorriento, infine, “visitare Auschwitz-Birkenau è stata un’esperienza che mi ha lasciato un segno profondo. Il mio cuore è colmo di rispetto e del desiderio di custodire e tramandare la memoria”.

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