AVS contro la Giunta regionale: “A fare le spese saranno le persone più fragili”


Riceviamo e pubblichiamo la lettera delle consigliere Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro (AVS) in merito alll’istituzione del nuovo ente per la “gestione delle risorse sociali”:

 

Oggi abbiamo toccato il punto più basso da inizio legislatura: i litigi tra Lega e Fratelli d’Italia culminano in un blitz con cui viene istituito un nuovo ente per la “gestione delle risorse sociali”, che serve a creare una nuova poltrona e a bypassare comuni e consorzi, accentrando ulteriormente i poteri in capo alla Regione. Come sempre, poi, questa destra dimostra di non avere alcun riguardo per la democrazia: un ente così rilevante viene infatti proposto con un emendamento al bilancio, senza alcuna discussione in commissione e anzi respingendo la proposta, che avevamo formulato, di demandare al Consiglio Regionale le norme di organizzazione e funzionamento, che invece la Giunta avoca ancora una volta a sé. I costi di questa nuova, inutile, sovrastruttura saranno di svariati milioni di Euro – non bisogna farsi trarre in inganno dai 100.000 Euro stanziati oggi, che servono solo per le “prime determinazioni” – e saranno sottratti ai piemontesi, peraltro proprio ai più fragili.

 

Il nuovo ente è insostenibile dal punto di vista economico ma soprattutto è incostituzionale: i servizi sociali sono espressione dell’autonomia dei Comuni, a quale titolo nel quadro di riparto costituzionale delle competenze un ente regionale potrebbe “coordinare le attività sociali” e addirittura quelle socio-sanitarie?

 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Nel suo intervento, l’Assessore ha poi affermato che sono stati restituiti fondi che gli enti locali avrebbero dovuto destinare alle politiche sociali, suggerendo così che il problema risieda nell’incapacità degli Enti Locali di utilizzare efficacemente le risorse disponibili. Le dichiarazioni dell’Assessore Marrone sono un’offesa non solo agli Enti Locali, ma anche agli operatori sociali, che in questo momento stanno affrontando una crisi senza precedenti. I progetti spesso non vengono realizzati non perché manchi il bisogno, ma perché manca il personale qualificato per attuarli. Gli operatori sociali rappresentano spesso l’unico punto di riferimento per le persone marginalizzate, povere e in difficoltà. Tuttavia, sono lasciati soli a gestire frustrazioni e richieste che un sistema inefficace non è in grado di soddisfare, finendo per esaurirsi e abbandonare il settore.

 

L’Assessore si vanta della presunta attenzione ai dettagli di questa Giunta, ma vorremmo vedere la stessa precisione nell’assicurare una corretta rendicontazione e trasparenza nell’uso dei fondi pubblici. Ancora una volta si preferisce burocratizzare il problema anziché affrontarlo con misure concrete a sostegno di chi lavora sul campo. A tal proposito, invitiamo a un’analisi approfondita delle rendicontazioni relative alle attività dei centri pro-vita, di una vaghezza ingiustificabile, che evidenziano come spesso i controlli non siano equamente distribuiti.

 

Questo nuovo organo di gestione ricorda molto il sistema di controllo introdotto dall’assessore alla sanità per la supervisione dei nuovi ospedali: un tentativo di aumentare la sorveglianza senza affrontare le vere cause dei problemi. Si continua a creare nuove strutture di verifica senza investire nella soluzione delle criticità alla radice. Si preferisce un approccio burocratico che moltiplica gli enti di controllo senza una visione sistemica su ciò che realmente non funziona. L’attenzione viene posta sempre sul monitoraggio e mai sulla rimozione delle cause strutturali che rendono impossibile il buon funzionamento dei servizi sociali nella nostra regione. Sembra proprio che questa Giunta, così come il Governo, abbiamo una vera fissazione per il controllo, ma si dimenticano di guardare a come risolvere davvero i problemi.

 

Chiediamo alla Giunta un cambio di rotta: servono investimenti concreti nel settore sociale, per garantire l’assunzione di personale qualificato e per creare condizioni lavorative sostenibili per chi ogni giorno si occupa di dare risposte ai bisogni più urgenti della cittadinanza.

 

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Alice Ravinale Capogruppo AVS Regione Piemonte

Valentina Cera Consigliera AVS Regione Piemonte

Giulia Marro Consigliera AVS Regione Piemonte

c.s.





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