Cave Mont Blanc inaugura la nuova cantina a 2173 metri


Produrre vino in alta quota è un’arte estrema, una sfida alla natura. Tra temperature rigide, suoli rocciosi e condizioni atmosferiche particolari, la viticoltura eroica non è solo un esercizio di resilienza, ma un’espressione autentica di un territorio. In Valle d’Aosta, a Morgex et La Salle, crescono tra i vigneti più alti d’Europa, dove il Prié Blanc, unico vitigno autoctono a bacca bianca, affonda le radici direttamente nella storia e nella cultura alpina. E proprio qui sulle pendici del Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, nasce un importante progetto di spumantizzazione. Un’intuizione nata più di vent’anni fa e che oggi trova la sua consacrazione con l’inaugurazione della nuova cantina d’alta quota di Cave Mont Blanc, a 2.173 metri di altitudine, presso il Pavillon du Mont Fréty di Skyway Monte Bianco, a qualche chilometro dal centro cittadino di Courmayeur.

La storia di Cave Mont Blanc e il valore dell’associazionismo

La nuova cantina sperimentale in quota rappresenta un traguardo importante per Cave Mont Blanc, una cooperativa nata nel 1983 dall’unione di 70 piccoli vignerons valdostani. “In Valle d’Aosta le vigne si misurano in metri quadri e non in ettari. Si tratta di un territorio molto frammentario, ed è per questo che è nato l’associazionismo. Senza questo la viticoltura non avrebbe avuto un futuro”. Fin dalla sua fondazione, la cooperativa ha avuto l’obiettivo di massimizzare la produzione, ma anche tutelare e valorizzare la viticoltura eroica del territorio, salvaguardando il Prié Blanc, un vitigno autoctono pre-fillosserico, le cui pergole si estendono su 18 ettari di vigneti sparsi ai Piedi del Monte Bianco. Da questi ricavano bollicine, sia metodo classico che Martinotti, ma anche vini fermi all’interno della denominazione Blanc de Morgex et de La Salle.

Il dégorgement à la volée della Cuvée des Guides

La spumantizzazione in quota: una scommessa vinta

Cave Mont Blanc è nota per il suo Blanc du Blanc, spumante prodotto con uve Prié Blanc coltivate fino a 1.200 metri di quota, sul versante soleggiato della Dora Baltea. “Abbiamo iniziato a lavorare nei primi Anni 2000 in un rifugio della Val Veny per capire se l’altitudine influisce sulla spumantizzazione. Poi nel 2015, con l’inaugurazione dell’impianto di Skyway Mont Blanc, abbiamo creato un primo laboratorio”, ci spiega Nicolas Bovard, presidente di Cave Mont Blanc. Delle 45.000 bottiglie l’anno di spumante metodo classico di Cave Mont Blanc, circa un migliaio vengono lavorate in alta quota. Si tratta della Cuvée des Guides, un Pas Dosé il cui processo di spumantizzazione avviene a 2173 metri di altitudine, un tributo alla montagna e alle Guide Alpine di Courmayeur. Avvengono infatti tiraggio, presa di spuma, affinamento e sboccatura, poi le bottiglie scendono di nuovo nella cantina di Morgex per l’etichettatura.

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La Cuvée des Guides di Cave Mont Blanc“Per inaugurare la nuova annata portiamo alcune bottiglie in alto nel ghiacciaio, rimangono nella neve un paio di notti e poi facciamo il dégorgement à la volée”. La Cuvée des Guides di Cave Mont Blanc è anche oggetto di una ricerca scientifica portata avanti dal 2022, in collaborazione con il Dipartimento di Enologia dell’Università di Torino, per studiare scientificamente l’influenza dell’ambiente d’alta quota sulla spumantizzazione. I risultati di questo studio saranno disponibili entro la fine dell’anno, ma le prime evidenze parlano già di un perlage più fine e persistente, grazie alla minore pressione atmosferica. Anche assenza di luce e temperatura costanti giocano un ruolo chiave nel processo di affinamento.

La nuova cantina di Cave Mont Blanc da Skyway

Una nuova casa per il vino più alto d’Europa

Il 22 febbraio 2025 Cave Mont Blanc ha inaugurato la sua nuova cantina d’alta quota, un luogo che non è solo uno spazio di affinamento, ma un tempio della viticoltura di montagna. Situata alla stazione intermedia della funivia Skyway Monte Bianco – perché questa arriva fino a 3466 metri (il punto più alto d’Italia raggiungibile in funivia) – la cantina è stata progettata in collaborazione con lo studio di architettura Giò Forma di Milano, rappresentando il culmine di un percorso iniziato più di vent’anni fa. La nuova cantina del Pavillon non è solo un laboratorio enologico, ma anche un simbolo di sostenibilità; infatti, al centro dello spazio troneggia una parete composta da circa 3.000 bottiglie riciclate da Skyway Monte Bianco. Inoltre, l’opera d’arte “lo Blanc di Blanc” di Michel Olmi incornicia la vetta del Monte Bianco, celebrando il legame tra vino e montagna. La rinnovata area di affinamento è stata progettata per essere visibile ai visitatori di Skyway Monte Bianco, creando uno spazio dove le bottiglie riposano per 30 mesi a temperatura naturale.

La nuova cantina sperimentale di Cave Mont Blanc

Il valore della comunità: un progetto di territorio, per il territorio

La collaborazione tra produttori, istituzioni e realtà locali – tra cui Skyway Monte Bianco e Courmayeur Mont Blanc – è stata fondamentale per la realizzazione della nuova cantina, i cui lavori sono stati realizzati da un consorzio di imprese locali. “Quando ci siamo trovati davanti a questo spazio bianco da colorare nessuno aveva una minima idea di quello che si dovesse fare. L’idea architettonica non è arrivata dalla Valle d’Aosta, è arrivata da Milano con lo studio Giò Forma, ma le suggestioni sono arrivate dalla Valle d’Aosta. Quello che mi fa piacere dire è che la realizzazione di quest’opera è 100% valdostana”. Gli fa eco Federica Bieller, Presidente di Skyway Monte Bianco: “La cantina sperimentale in quota è un progetto che valorizza l’intera esperienza di Skyway Monte Bianco, arricchendo la visita con contenuti sulla viticoltura di montagna e con la possibilità di degustare vini nati ai piedi del Monte Bianco. La rinnovata cantina è simbolo della nostra visione: ricerca continua della qualità e volontà di stupire i visitatori trasformando la nostra funivia in una destinazione culturale, enogastronomica ed esperienziale”.

Il sabrage con la piccozza sul Monte Bianco

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