Convegno Enac e Luiss School of Law: sfide e opportunità del Green Deal del trasporto aereo


Convegno Enac e Luiss School of Law: sfide e opportunità del Green Deal del trasporto aereoL’Enac informa: “Duecentodiciannove milioni di passeggeri nel 2024: un record che rappresenta un traguardo importante, ma pone a tutto il settore interrogativi sulle politiche europee e internazionali per incentivare il trasporto aereo green, promuovendo normative che favoriscano l’innovazione sostenibile nel settore.

Sfide e opportunità derivanti dalla transizione ecologica con un focus dedicato all’intermodalità e alla necessità di adeguare la capacità infrastrutturale degli scali nazionali per sostenere il Green Deal: di questo si è parlato nel corso del convegno “Green Deal del trasporto aereo – Intermodalità e capacità infrastrutturale” organizzato da Enac e Luiss School of Law, con il supporto di Enav e di Aeroporti di Roma, aperto dai saluti istituzionali del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Edoardo Rixi e del Presidente IX Commissione Trasporti della Camera On. Salvatore Deidda, che si è svolto oggi, 25 febbraio, a Roma”.

Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma: “Ricordiamo innanzitutto l’amico e illustre giurista Antonio Catricalà sulle cui orme abbiamo costituito l’Osservatorio, con la Luiss School of Law, laboratorio culturale importante per affrontare, con tutti i player del comparto, le sfide che ci attendono per il futuro del trasporto aereo, che oramai ha raggiunto quasi 219 milioni, grazie all’impegno del Governo e dell’Enac che, nel post Covid, hanno garantito interventi keynesiani a favore dei lavoratori. Ulteriore sfida è rappresentata dal Green Deal, tema affrontato con estrema serietà dal trasporto aereo a favore dello sviluppo della mobilità innovativa del futuro nostro e soprattutto di quello delle nuove generazioni. Sono state già realizzate varie iniziative in ambito aeroportuale, ma la battaglia importante, a livello mondiale, è quella relativa ai carburanti alternativi: abbiamo superato l’idea che a breve si arriverà all’idrogeno piuttosto che all’elettrico, con l’obiettivo di raggiungere al 2050 l’utilizzo dei bio fuel, coinvolgendo la politica e l’industria del nostro Paese”.

Il Professore Ordinario di Diritto Amministrativo Università Luiss Guido Carli e Dean Luiss School of Law Aristide Police: “La School of Law è lieta della vitalità della partnership con ENAC nell’ambito dell’Osservatorio “Antonio Catricalà” sul trasporto aereo. Il convegno odierno è una straordinaria occasione di confronto, così come lo è il Master Universitario di II livello in Diritto e regolazione del trasporto aereo che prende avvio in quest’anno accademico”.

Presente ai lavori anche il Consigliere di Amministrazione Enac Benedetta Fiorini: “Il concetto di sostenibilità non è più incentrato sulla mera attuazione degli aspetti ambientali, ma rappresenta un valore aggiunto per il territorio e un’opportunità di crescita sociale ed economica, anche tramite l’intermodalità e l’ottimizzazione della capacità infrastrutturale. Pensiamo anche alla grande occasione che deriva dall’intermobilità e dai voli suborbitali che rappresentano il futuro del trasporto e della mobilità innovativa, tecnologica e sostenibile”.

“L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore, accademici, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private, nonché dei principali attori del trasporto aereo. Si sono confrontati sulle soluzioni per una crescita sostenibile del trasporto aereo, che rispetti gli obiettivi climatici internazionali e promuova un’industria resiliente e innovativa.

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L’iniziativa fa parte delle attività dell’“Osservatorio sul trasporto aereo Antonio Catricalà”, dedicato alla memoria dell’eminente giurista, ispirandosi ai suoi insegnamenti. Il progetto nasce sulla base della collaborazione tra Enac e Luiss School of Law, con il supporto di Enav e di Aeroporti di Roma, che ha dato vita a una sinergia fondamentale nel settore del trasporto aereo, caratterizzato da una forte interdisciplinarità. L’Osservatorio si occupa di formazione specialistica per diverse figure professionali, promuove attività di divulgazione scientifica attraverso conferenze, seminari e convegni nazionali e internazionali, creando opportunità di dialogo tra politici, accademici, autorità istituzionali, leader imprenditoriali ed esperti di diritto aeronautico, e incentiva la ricerca su temi strategici.

Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Edoardo Rixi, e del Presidente IX Commissione Camera On. Salvatore Deidda. Sono intervenuti, con la moderazione del Direttore Formiche e Airpress Flavia Giacobbe, il Presidente Assaeroporti Carlo Borgomeo, l’AD ITA Airways Joerg Eberhart, Presidente Gruppo SAVE Enrico Marchi, l’AD ENAV Pasqualino Monti, il Presidente ADR – Aeroporti di Roma Vincenzo Nunziata, il Professore Ordinario di Diritto Amministrativo Università Luiss Guido Carli e Dean Luiss School of Law Aristide Police. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Enac Pierluigi Di Palma e al già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta.

Ha partecipato all’incontro Diana Agosti Catricalà, coniuge di Antonio Catricalà, a cui è dedicato l’Osservatorio sul trasporto aereo di Enac e Luiss School of Law“, conclude l’Enac.

Nell’ambito del convegno “Green Deal del Trasporto Aereo”, il Presidente del Gruppo SAVE, Enrico Marchi, è intervenuto con una relazione che si è focalizzata sull’aeroporto di Venezia e le azioni intraprese per raggiungere le zero emissioni nel 2030. Un traguardo sfidante, sollecitato anche dall’ubicazione dello scalo nel delicato e unico ecosistema lagunare, che ha stimolato la stessa pianificazione del Master Plan al 2037 (attualmente in fase di VIA) nel quale sono stati inseriti progetti che consentono questa accelerazione.

“Le macroaree di azione su cui ci stiamo concentrando riguardano l’efficientamento energetico, la circolarità dei processi di produzione, gli interventi che favoriscono la biodiversità, l’intermodalità”, ha dichiarato Marchi. “Ne è un esempio lo sviluppo del ciclo dell’acqua, realizzato con un depuratore di ultima generazione la cui caratteristica principale consiste nel riutilizzo dell’acqua trattata, non potabile, per attività collegate all’operatività dell’aeroporto, consentendo un risparmio di acqua potabile di circa il 30%. Ugualmente, per la raccolta dei rifiuti, è stato installato nel terminal un impianto pneumatico pressoché unico a livello mondiale, che ha determinato un netto miglioramento del processo di separazione e gestione dei rifiuti. Il Master Plan al 2037 prevede importanti investimenti per la produzione di energie alternative. I principali riguardano la realizzazione di un impianto agrivoltaico, che coprirà il 47% dei fabbisogni energetici dello scalo, e la sostituzione dell’attuale centrale di trigenerazione a gas metano con una di nuova generazione che potrebbe funzionare con un mix di idrogeno-biometano. Il nostro obiettivo è inoltre quello di sviluppare l’aeroporto come nodo centrale di un sistema urbano interconnesso che, sfruttando tecnologie digitali, garantisca un’integrazione fluida con la città e il territorio. In questa direzione si collocano sia la realizzazione di due vertiporti a servizio di droni a propulsione ad idrogeno, che potrebbe essere autoprodotto attraverso lo stesso impianto agrivoltaico, che la bretella ferroviaria ad alta velocità in fase di costruzione. Si tratta di investimenti ingenti effettuati tutti in autofinanziamento, per i quali il PNRR sarebbe potuto essere un acceleratore. Un’occasione mancata, che ha del tutto estromesso le infrastrutture aeroportuali”.

(Ufficio Stampa Enac – Gruppo SAVE)



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