Rapine violente e aggressioni: arrestati 7 minorenni a Bologna


Bologna, 26 febbraio 2025 – Delle otto persone arrestate nelle ultime due settimane per rapine e aggressioni dalla Squadra mobile, sette sono minorenni. Gli arresti degli scorsi giorni, avvenuti in quattro circostanze diverse, sono frutto dell’attività posta in essere dalla polizia su indicazione del Servizio centrale operativo, tesa proprio a contrastare atteggiamenti devianti e criminalità minorile.

Un poliziotto in azione; a destra, Giacomo Uboldi, funzionario Squadra Mobile di Bologna

Interventi tempestivi durante il weekend

Nello specifico, gli operatori della Squadra Mobile impegnati nei weekend in servizi di osservazione antirapina in centro sono riusciti ad arrestare in flagranza per rapina e resistenza a pubblico ufficiale un sedicenne che aveva provato a rapinare, assieme a un complice suo coetaneo, un ragazzo in via Galliera. I poliziotti, che stavano osservando i due da un po’, sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a bloccare il primo in via Indipendenza; l’altro ragazzino invece è stato individuato nei giorni successivi e denunciato.

Rapine nei pressi dell’autostazione

Di nuovo, lo scorso 17 febbraio, i poliziotti sono intervenuti a seguito di una rapina avvenuta nei pressi dell’autostazione ai danni di una diciottenne. La Mobile, dall’osservazione dei video ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, è riuscita a ricostruire come quattro ragazzini avessero seguito la giovane fin dall’area dove si fermano i bus, entrando in azione appena la giovane ha imboccato la via che porta in Montagnola. Due facevano da palo, mentre altri due minacciavano la ragazza riuscendo così a strapparle il cellulare.

Gli agenti della Mobile hanno fermato l’autore materiale della rapina, riconosciuto dalla vittima, e uno dei due pali. Sono in corso attività per individuare gli altri due. I fermati sono entrambi tunisini e hanno 15 e 17 anni. Dopo la convalida, visto il pericolo di fuga, sono stati associati al Pratello.

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Rapine violente in Santa Viola

Ancora una volta, la polizia è riuscita a individuare i quattro soggetti, tutti di origine rumena, autori delle cinque rapine messe a segno in zona Santa Viola e Borgo Panigale tra il 12 e il 19 febbraio, con modalità anche molto violente. In particolare, stando a quanto ricostruito dalla Mobile, il gruppo individuava le vittime tra i passeggeri a bordo di un bus di linea e poi le seguiva fino a casa, dove materialmente avveniva la rapina: i giovanissimi autori strappavano dal collo delle vittime le collane che indossavano e poi li spintonavano per fuggire via.

La vedova di Papignani

La polizia fermato anche un ragazzo di 15 anni, di origine romena, accusato di avere aggredito e rapinato – il 18 febbraio a Borgo Panigale – Fiorella Arceri, vedova di Bruno Papignani storico esponente della Fiom-Cgil scomparso nel 2019. La vittima era stata sorpresa nell’androne del condominio, derubata della collana e spinta tanto da cadere dalle scale, riportando una prognosi di 7 giorni. La polizia, dopo accertamenti, ha individuato il ragazzino insieme a una complice connazionale di 23 anni: sono accusati anche di altri episodi: in tutto, contestano gli investigatori della squadra mobile, cinque rapine pluriaggravate commesse in zona Borgo Panigale. Il 15enne è stato riconosciuto dalle vittime. Con i due giovani hanno agito altri due complici denunciati per ricettazione perché trovati in possesso della refurtiva: sono ancora in corso indagini per valutare le loro responsabilità.

Perquisizioni nelle comunità per minori

Infine, nel corso dell’attività, la polizia ha effettuato anche 34 perquisizioni in cinque comunità per minori. In particolare a Villa Angeli a Sasso Marconi sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni tre ragazzi tunisini di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Gli stessi, che erano già finiti nei guai per aver rubato una macchina a Porretta, alla vista dei poliziotti li hanno aggrediti lanciando contro di loro delle pietre e causando a due agenti lesioni guaribili in 5 giorni.

Fermati, hanno continuato a scalciare e danneggiare sia l’auto di servizio sulla quale erano stati caricati, sia le camere di sicurezza della questura e anche le celle della comunità del Pratello, dove si trovavano in attesa di convalida. Vista la loro pericolosità, sono stati quindi trasferiti all’istituto penale minorile. Nel corso delle attività di controllo nelle comunità sono stati trovati e sequestrati a carico di ignoti 184,91 grammi di hashish e 5,1 grammi di Mdma, alcuni coltelli, armi bianche e anche dei blister di farmaci.



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