Uno studio evidenzia gli impatti negativi dei pesticidi su piante, animali e microorganismi, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del loro uso. Quali sono i rischi per la salute umana ?
I pesticidi vengono impiegati su scala globale per proteggere le coltivazioni e incrementare la produttività agricola, ma il loro impatto non si limita ai soli organismi bersaglio. Uno studio pubblicato su Nature Communications da Nian-Feng Wan, Liwan Fu, Matteo Dainese e colleghi ha analizzato oltre 1.700 studi scientifici e 20.212 dati sperimentali, confermando che insetticidi, erbicidi e fungicidi causano effetti negativi su numerosi organismi non target, dalle piante ai microorganismi, dagli insetti ai vertebrati.
La ricerca ha evidenziato come i pesticidi possano compromettere crescita, riproduzione, comportamento e processi fisiologici negli ecosistemi terrestri e acquatici. Inoltre, i danni risultano più pronunciati nelle regioni temperate, sebbene l’impatto sia diffuso globalmente. Questo mette in discussione la sostenibilità del loro utilizzo e sottolinea la necessità di una regolamentazione più rigorosa.
Effetti sui diversi gruppi di organismi
Lo studio ha analizzato gli effetti dei pesticidi su tre principali categorie di organismi non target:
1. Piante e funghi
Gli erbicidi, pur essendo progettati per eliminare piante infestanti, possono ridurre la fertilità del polline, alterare il metabolismo dei carboidrati e influenzare negativamente la fotosintesi. Anche i fungicidi hanno impatti significativi, come la riduzione della biomassa dei funghi micorrizici, compromettendo la loro simbiosi con le piante e alterando la fertilità del suolo.
2. Animali: insetti, anfibi, uccelli e mammiferi
Gli insetticidi rappresentano una delle principali minacce per gli impollinatori come le api, determinando un calo nella popolazione e alterazioni nel loro comportamento. Anche gli anfibi risultano particolarmente vulnerabili: alcuni neonicotinoidi, ad esempio, hanno dimostrato effetti tossici anche su specie per cui non erano stati progettati.
Per gli uccelli e i mammiferi, l’esposizione ai pesticidi può causare alterazioni neurologiche, immunitarie e metaboliche, con effetti a lungo termine sulla loro capacità riproduttiva e sulle dinamiche di popolazione.
3. Microorganismi e batteri
I pesticidi influenzano anche il mondo microscopico, alterando la composizione del microbiota del suolo e riducendo la capacità di alcuni batteri di decomporre la materia organica. Questo può portare a una perdita di fertilità del suolo e influenzare negativamente i cicli biogeochimici essenziali per l’ecosistema.
Gli effetti dei pesticidi sulla salute umana
Oltre agli impatti ambientali, diversi studi hanno evidenziato effetti dannosi dei pesticidi sugli esseri umani, in particolare per chi è esposto quotidianamente a queste sostanze, come agricoltori e lavoratori del settore agricolo. Tra i rischi principali si segnalano:
- Disturbi neurologici: Alcuni pesticidi, come gli organofosfati, sono stati associati a danni al sistema nervoso centrale e a un aumento del rischio di morbo di Parkinson.
- Alterazioni endocrine: Alcuni pesticidi agiscono come interferenti endocrini, influenzando la produzione ormonale e aumentando il rischio di tumori ormono-dipendenti, come il cancro al seno e alla prostata.
- Effetti sullo sviluppo fetale: Studi epidemiologici hanno dimostrato che l’esposizione materna ai pesticidi durante la gravidanza può aumentare il rischio di malformazioni congenite e disturbi dello sviluppo neurologico nei neonati.
- Danni al sistema immunitario: L’esposizione prolungata ai pesticidi può indebolire le difese immunitarie, rendendo l’organismo più vulnerabile alle infezioni.
Molti di questi effetti dipendono dall’intensità e dalla durata dell’esposizione, ma anche da fattori genetici individuali. Tuttavia, i risultati della ricerca supportano la necessità di una maggiore regolamentazione e di strategie alternative per ridurre la dipendenza da pesticidi chimici.
Un’agricoltura più sostenibile
L’eccessivo utilizzo di pesticidi pone una sfida per la salvaguardia della biodiversità e della salute umana. Per questo motivo, molte organizzazioni scientifiche e ambientaliste chiedono:
- Migliori valutazioni del rischio prima dell’autorizzazione dei pesticidi, considerando l’intero ecosistema e non solo gli organismi bersaglio.
- Incentivi per l’agricoltura biologica, che limita l’uso di sostanze chimiche di sintesi.
- Sviluppo di alternative ecologiche, come l’uso di insetti antagonisti naturali per il controllo dei parassiti.
- Riduzione dell’impiego indiscriminato di pesticidi, applicando strategie di lotta integrata che combinano diverse tecniche per minimizzare i danni ambientali.
Lo studio pubblicato su Nature Communications fornisce prove chiare del danno che i pesticidi causano all’ambiente e agli esseri viventi. Affrontare questa problematica significa non solo proteggere la biodiversità , ma anche salvaguardare la salute delle generazioni future.
Fonte Nature Communications : Pesticides have negative effects on non-target organisms.
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