Sci, Brignone-Gut Behrami: duello per la Coppa. L’analisi gara per gara


Bologna, 26 febbraio 2025 – 190 punti di vantaggio e dodici gare totali alla fine della Coppa del mondo. E’ la volata per la sfera di cristallo che verrà assegnata il 27 marzo a Sun Valley, sede delle finali mondiali. A contendersi lo scettro Federica Brignone, la sfidante, e Lara Gut Behrami, la campionessa in carica. La valdostana va a caccia della sua seconda Coppa del Mondo e vuole a tutti i costi strapparla all’elvetica, che la sollevò a marzo 2024 sfruttando anche i contemporanei infortuni di Mikaeal Shiffrin e Petra Vlhova. La particolarità della sfida è che sia Lara (due coppe, 2016 e 2024) che Fede (2020) si cimenteranno nelle stesse discipline, quindi la loro sarà a tutti gli effetti una sfida diretta in pista da qui a fine marzo. Le due rivali non sono specialiste dello slalom speciale, significa che gareggeranno nelle altre tre discipline e con lo stesso numero di gare in agenda. Brignone ha costruito un bel vantaggio con la doppietta del Sestriere, sfruttando lo zero di Gut Behrami nel primo gigante, e con 999 punti si candida al ruolo di favorita, ma c’è ancora lavoro da fare perché Gut non si arrenderà.

Il calendario e le gare

La prima tappa che le due rivali affronteranno è dietro l’angolo. Da venerdì a domenica in quel di Kvitfjell in Norvegia ci saranno due discese libere e un supergigante e di fatto può essere uno snodo decisivo per Brignone, che se dovesse uscire con un margine abbondante vedrebbe davanti a sé sempre meno gare da disputare e un vantaggio simile a quello attuale. Dovrà difendersi in discesa, dove è migliorata ma non è la sua specialità naturale e la pista è per scorrevoli, mentre in supergigante ha tutte le carte in regola per giocarsi il successo. Gut Behrami è invece specialista della velocità e proverà ad attaccare per guadagnarsi una chance concreta di rimonta. Dopo Kvitfjell si rimarrà nel nord passando nella svedese Are dove Brignone e Gut faranno solo il gigante dell’8 marzo e lasceranno perdere lo slalom del 9.

A metà marzo si torna invece in Italia e dopo cinque anni la ripidissima Berthod tornerà a ospitare gare di Coppa del mondo in quel di La Thuile in Valle d’Aosta, di fatto la casa di Federica che proviene dalla vicina La Salle. In Italia dovrebbe esserci un recupero di una gara rinviata a inizio calendario e così il programma dovrebbe prevedere due discese e un super gigante, quindi in teoria un’altra tappa dove Gut Behrami cercherà di sfruttare la downhill per recuperare punti. Attenzione, Brignone va forte pure in libera, ma paga ancora qualcosina nei tratti di scorrimento. Poi arriva la chiusura della Coppa del mondo negli Stati Uniti a Sun Valley con la discesa il 22 marzo, il super g il 23, il gigante il 25 e lo slalom il 27. Ecco, in questo caso, se ci fosse bisogno di qualche punto Federica potrebbe anche decidere di provarci tra i pali stretti, ma sarebbe sostanzialmente un tentativo difficile e quasi disperato. Meglio chiuderla prima visto l’attuale vantaggio di 190 punti.

I precedenti delle due

La sfida parte, come detto, da Kvitfjell, dove la pista sembra promettere grande equilibrio seppur sia adatta alle sciatrici scorrevoli. Nel 2024 la svizzera andò fortissimo nei due supergiganti, vincendo il primo su Huetter e Puchner (sesta Fede), e chiudendo seconda il giorno dopo, dietro proprio a Federica Brignone che la staccò di 60 centesimi. Insomma, in super g sarà battaglia. In discesa c’è un solo precedente nel 2023 dove Brignone fece nettamente meglio chiudendo settima con Gut solo ventunesima. La settimana successiva ci sarà il gigante di Are. La Svezia non sembra portare molto bene a Lara che non ha mai vinto in quella località dal 2009, anzi ha sempre fatto abbastanza male. Due terzi posti come miglior risultato, poi quattro uscite, due tredicesimi, due ventunesimi e un nono posto.

Decisamente meglio Brignone che dal 2009 non è mai uscita dalle 10 in gigante a Are. All’attivo una vittoria, altri tre podi, a cui ha aggiunto due quarti posti, un quinto, un ottavo e un nono. Dopo Are ci sarà La Thuile dove i precedenti sono pochissimi dato che si è corso solo nel 2016 e nel 2020. Lara Gut Behrami non si è mai cimentata con la località valdostana, mentre Brignone ha ottenuto un ventiduesimo posto in discesa nel 2016, ma un sesto e un secondo in super g. Tra l’altro proprio nel 2020 la tigre vinse la Coppa del mondo. Non ci sono invece precedenti a Sun Valley, che debutta come sede delle finali mondiali a fine marzo. Insomma, tutto ancora in gioco ma Brignone parte da un grande vantaggio in termini di punti e ci sarà anche l’appuntamento di casa a La Thuile, consapevole che oltre alla Coppa del mondo ci si può provare pure per quella di specialità in gigante.

L’anno scorso Fede inseguiva Gut Behrami, che poi ha vinto la coppa generale, mentre quest’anno sta accadendo il contrario ma la tigre è ancora in modalità full attack: “Se riesco a fare il 100% le cose vanno bene. Mi sento in fiducia ma più che altro riesco a mettere in gara il mio miglior sci – le sue parole – Pressione? La sento ma la controllo, riesco a spostare l’attenzione sul modo di sciare e così scio libera. Adesso avremo Kvitfjell, che sarà importante perché è una pista per sciatrici scorrevoli, ma cercherò di fare il massimo. Spero faccia caldo così vengono fuori le mie condizioni preferite. Cercherò di difendere il vantaggio ma sono ancora in fase di attacco perché voglio combattere anche per la coppa di gigante. Devo continuare così”. La tigre ha messo fuori gli artigli. Battetela voi se ne siete capaci.

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