“Siamo al lavoro su 62 progetti, le polemiche rallentano la ricostruzione”


“Le polemiche non fanno altro che rallentare il processo di ricostruzione e vanno contro gli interessi delle comunità locali. Ogni giorno di ritardo comporta un ulteriore disagio per la popolazione”: sono le parole di Errico Stravato, amministratore delegato e direttore generale di Sogesid, la società  statale di ingegneria di lavori pubblici del ministero dell’Economia, a servizio dei ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, in risposta alle critiche del presidente della Provincia Enzo Lattuca.

Nel corso della serata dedicata alla presentazione dei progetti sui fiumi dei bacini idrografici del Forlivese, martedì sera in Provincia, Lattuca ha espresso perplessità su Sogesid, la società pubblica che è stata ingaggiata dal Governo e dalla Struttura commissariale guidata ora da Fabrizio Curcio per la progettazione e la gestione di parte degli interventi post-alluvione, data anche la difficoltà degli enti locali e della Regione di seguire così tanti cantieri in contemporanea.

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“Non abbiamo segnali di loro vitalità, non ci danno l’impressione che siano operativi come dovrebbe essere. E questo è un motivo di preoccupazione. O ci sorprenderanno, portando tutti i progetti assieme, o il nodo arriverà al pettine”, ha detto Lattuca nella sala del Consiglio provinciale, accanto ai tecnici dell’Agenzia regionale per il territorio e la protezione civile. “L’obiettivo di Sogesid è chiaro: non lasciarsi distrarre dalle controversie politiche e concentrarsi esclusivamente su quello che è l’interesse pubblico, ovvero accelerare il processo di ricostruzione”, spiega una nota.

Che aggiunge, fornendo i numeri dell’impegno post-alluvione: “L’approccio della Sogesid, caratterizzato da un modello operativo flessibile ed efficiente, si distingue per la sua capacità di accelerare i tempi di realizzazione dei progetti, pur mantenendo alti standard di qualità e sicurezza. Gli interventi della Sogesid si svolgono in dodici Comuni della provincia di Forlì-Cesena, per un totale di 62 interventi, per un importo di 175 milioni, di cui 117 con fondi Pnrr. Tra i progetti già avviati, spicca la ricostruzione del ponte di Ca’ Stronchino, nel comune di Modigliana, un’infrastruttura fondamentale per la viabilità locale. Oltre a questo, sono stati intrapresi numerosi interventi di indagine, tra cui ben 51 specifici interventi di analisi delle infrastrutture e delle aree critiche”.

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“La Sogesid ha adottato un approccio metodologico dinamico che permette di gestire in modo proattivo risorse e tempi, garantendo la conclusione tempestiva degli interventi e, soprattutto, il rispetto delle scadenze stabilite, che si allineano con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La società si è impegnata non solo a completare i lavori in tempi brevi, ma anche a farlo rispettando un alto livello di qualità, puntando a garantire la resilienza e lo sviluppo sostenibile delle aree colpite”, sempre la nota.

Ed ancora: “Una delle caratteristiche principali che ha distinto Sogesid in questo contesto è la sua capacità di collaborare attivamente con le comunità locali. La società è stata l’unica a intervenire in diretta relazione con i comuni, raccogliendo feedback e informazioni preziose dalle amministrazioni locali per calibrare al meglio gli interventi. In questo contesto, Sogesid ha valorizzato l’importanza di un’azione sinergica tra tutti gli attori coinvolti, dalla struttura commissariale alle autorità locali, per garantire che i lavori procedano senza intoppi. Il ruolo istituzionale che riveste Sogesid le permette di mantenere una posizione defilata nelle polemiche, concentrandosi esclusivamente sul suo obiettivo: alleviare i disagi delle popolazioni colpite, attraverso interventi tempestivi ed efficaci”.

E conclude: “Pur non essendo stata direttamente coinvolta dalla Protezione Civile nelle indagini relative alle aste fluviali, Sogesid ha preso l’iniziativa di mappare 27 aste fluviali in Emilia-Romagna, realizzando schede tecniche dettagliate per ogni tratto. La società ha deciso di finanziare personalmente questa attività, in un’ottica di interesse pubblico, con l’intento di anticipare le attività tecniche, avendo ben presente che ad oggi i tempi di realizzazione potrebbero non essere più compatibili con i target del Pnrr”.



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