CATANIA – Ha deciso di fare del suo lavoro una missione: così un imprenditore catanese, Francesco Puglisi, aiuta i malati oncologici nel dramma della caduta dei capelli dovuta alla chemioterapia, uno degli aspetti più difficili da affrontare.
Parrucchiere da tre generazioni e clownterapista nei reparti oncologici, Francesco Puglisi, ha deciso di dar vita nel 2013 a un centro che va oltre la semplice vendita di parrucche.Tutto ha inizio quando l’imprenditore si trova ad affrontare il difficile percorso della malattia al fianco della moglie Giusy. “Da quell’esperienza personale nasce la consapevolezza di poter mettere le proprie competenze a disposizione di chi soffre di alopecia o sta affrontando la chemioterapia“, spiega Puglisi.
Francesco Puglisi: quando il proprio lavoro diventa una missione
Al centro del suo lavoro la Persona, offrendo un’assistenza costante, basata sul valore del contatto umano. “Per chi vive una trasformazione così delicata, avere qualcuno al proprio fianco diventa essenziale per sentirsi a proprio agio e affrontare il cambiamento con maggiore serenità“, continua l’imprenditore.
Da qui la nascita di Mondo Parrucche – un punto di riferimento in Italia per chi cerca soluzioni non chirurgiche alla perdita dei capelli – con sede in Corso Italia 302, a Catania. Il centro offre un servizio specializzato nella consulenza, vendita e assistenza per parrucche vere e sintetiche e protesi capillari per uomini e donne.
Più di un negozio: un percorso di supporto e trasformazione
Mondo Parrucche è molto più di un semplice punto vendita: è un luogo in cui il percorso emozionale ed estetico si intrecciano, offrendo ai clienti un supporto completo. L’esperienza diretta di Francesco Puglisi, che porta lui stesso una protesi capillare da anni, e il suo Master in Cancer Coaching consentono al centro di offrire soluzioni su misura, studiate per restituire l’immagine e la fiducia a chi sta affrontando una perdita di capelli.
Grazie a una consulenza gratuita, anche online, il team di Mondo Parrucche si occupa di ogni aspetto, con una particolare attenzione per chi sta vivendo il difficile percorso della chemioterapia. Il percorso chemioterapico è completamente gratuito dall’inizio alla fine, fino al momento in cui la paziente potrà togliere definitivamente la parrucca. Il trattamento è lo stesso per tutti, indipendentemente dal costo della parrucca scelta.
La missione di Francesco Puglisi
Fondatore e CEO di Mondo Parrucche, Francesco Puglisi proviene da una famiglia di parrucchieri da tre generazioni. Oltre a essere un esperto nel settore, è anche clown-terapista nei reparti pediatrici e ha conseguito il Master in Cancer Coaching® con il metodo di Mara Mussoni.
“L’esperienza vissuta accanto a mia moglie Giusy, colpita da un tumore, mi ha spinto a trasformare il mio lavoro in una vera e propria missione: aiutare donne e uomini che soffrono di alopecia a causa di terapie oncologiche o di altre condizioni, offrendo soluzioni sicure e invisibili che restituiscano loro la serenità“, spiega Francesco.
Mondo Parrucche nasce proprio con questo obiettivo: creare un luogo in cui il supporto non sia solo estetico, ma anche emotivo. L’azienda è presente a Catania e, grazie ai suoi affiliati, in diverse regioni italiane, rappresenta un punto di riferimento per chi cerca prodotti di alta qualità e un accompagnamento umano e professionale.
Del team fanno parte anche Giusy Bruno (estetista e consulente), Palmino Puglisi (consulente chemioterapia), Valerio Marzà (hair tutor linea uomo), Aurora Puglisi (consulente).
Contributo per l’acquisto di parrucche in Sicilia
È importante ricordare che in Sicilia, chi affronta la caduta dei capelli a causa di trattamenti chemioterapici o di alopecia androgenetica, può beneficiare di un contributo economico per l’acquisto di una parrucca. Questo è reso possibile grazie alla Legge Regionale n. 92/2024, che ha finalmente attuato un provvedimento atteso da anni.
A chi è destinato il contributo e come funziona
Il sostegno economico è rivolto ai residenti in Sicilia che:
- hanno subìto la perdita dei capelli a causa di cure oncologiche o altre patologie.
- non hanno già usufruito di un contributo simile in passato.
- possiedono un ISEE in corso di validità pari o inferiore a 30.000 euro.
L’importo massimo erogabile è di 300 euro una tantum e non può superare la spesa effettivamente sostenuta.
Come presentare la domanda
Le richieste devono essere inoltrate all’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di residenza, di persona o via PEC, entro l’anno solare in cui è stato effettuato l’acquisto. È necessario allegare:
- Documento d’identità e tessera sanitaria.
- Certificazione medica che attesti la patologia e il trattamento.
- Fattura o scontrino con codice fiscale della paziente.
- Attestazione ISEE.
Tempi e modalità di erogazione
Le ASP verificheranno la regolarità della documentazione e procederanno al pagamento entro 60 giorni dalla protocollazione della domanda, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Questa misura rappresenta un passo importante per garantire un supporto concreto alle donne che affrontano un momento delicato della loro vita, aiutandole non solo dal punto di vista economico, ma anche psicologico ed emotivo.
La mission di Puglisi
“Affrontare la caduta dei capelli a causa della chemioterapia può essere una sfida emotiva tanto quanto fisica. Il cambiamento d’immagine può pesare profondamente, ed è per questo che offriamo un percorso di consulenza e assistenza gratuito, pensato per supportarti sia esteticamente che emotivamente“, dichiara Francesco Puglisi.
“Il nostro centro è un ambiente riservato, accogliente e sicuro, dove ascoltare e comprendere chi ha di bisogno è l’obiettivo primario“, spiega l’imprenditore. “Soprattutto perché io conosco da vicino questa esperienza“.
“Il nostro supporto continua anche dopo l’acquisto. Chi decide di affidarsi al nostro Centro potrà tornare quando vuole per una piega, uno shampoo o semplicemente per un momento di confronto“.
Perché non ci si senta da soli ad affrontare una battaglia, la più importante, la più difficile. “Il nostro obiettivo? Vedere tornare a sorridere la gente“, conclude Francesco Puglisi.
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