Associazioni familiari vittime delle stragi: ‘Iniziative governative interferiscono sugli apparati statali e sulla libertà di stampa’


27-02-2025 – Comunicato stampa del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei familiari delle vittime delle stragi.

In una chat tra l’On.le Lollobrigida (allora sul punto di essere nominato Ministro) e la Collega di Partito Paola Frassinetti, compare questo messaggio: “Sulla strage di Bologna vi invito a tenere toni bassi. Se andremo al governo, potremo avere l’occasione di far emergere la Verità ma evitiamo accuratamente polemiche. Grazie”

Si trattava della risposta alla sollecitazione di quest’ultima che, sulla strage, aveva scritto “Che vergogna però! Tutti sanno che è una sentenza sbagliata e persistono in nome dell’antifascismo a nascondere la Verità…”

Certamente non è il sacrosanto diritto di critica che contestiamo all’On.le Lollobrigida, ma l’auspicio, che chiaramente emerge, di poter usare le leve del potere per riscrivere la storia a proprio vantaggio ritenendo di potersi arrogare, in questo caso, il potere di fare emergere la “Verità” su fatti e vicende cui solo la Magistratura è preposta a occuparsene senza interferenze di alcun genere e tantomeno politiche.

Le sentenze definitive degli ultimi trent’anni hanno ben individuato la collocazione politica e isolato le responsabilità dei vari imputati e, tra queste, in merito alla strage di Bologna, cui Lollobrigida e Frassinetti si riferivano, la Corte di Cassazione, il 15 gennaio 2025, ha condannato all’ergastolo Gilberto Cavallini, in via definitiva, facendo emergere in tal modo la Verità che probabilmente il Ministro Lollobrigida sperava che non emergesse.

Non possono pertanto che allarmare queste affermazioni del Ministro Lollobrigida, per quanto espresse in un momento in cui non aveva incarichi di governo, e che appaiono come presaghe e preveggenti anticipatrici di quello che oggi, agli occhi dei cittadini, spettatori delle tante iniziative di cui questo Governo si sta facendo promotore, si profilano come volte a interferire sugli apparati statali, su libertà di stampa e diritto alla informazione, sulla indipendenza della magistratura o, con il Decreto sicurezza, sugli stessi Servizi Segreti.

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Come Coordinamento nazionale delle Associazioni dei familiari vittime delle stragi, condanniamo ogni atteggiamento, affermazione e iniziativa che faccia scadere e naufragare il dibattito politico, fuori dall’alveo della legalità, in ambiti che lo allontanino dalla ricerca di verità e della giustizia, con arrogante dispregio dei diritti sanciti dalla Costituzione, appellandoci al nostro Presidente della Repubblica perché possa continuare a essere, da garante della Costituzione, il primo e più solido argine di fronte a qualsiasi tentativo di minare la nostra Democrazia.

Coordinamento nazionale delle Associazioni dei familiari delle vittime delle stragi

 

Firmatari

Sergio Amato, figlio del magistrato Mario Amato, ucciso dai NAR

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna

Salvatore Borsellino, presidente Movimento Agende Rosse e fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso nella strage di Via D’Amelio

Nunzia Agostino, sorella dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a Villagrazia di Carini

Contabilità

Buste paga

 

Flora Agostino, sorella dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a Villagrazia di Carini

Paola Caccia, figlia del magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dalla ‘ndrangheta

Giuseppa Catalano, sorella dell’agente di polizia Agostino Catalano ucciso nella strage di Via D’Amelio

Tommaso Catalano, fratello dell’agente di polizia Agostino Catalano ucciso nella strage di Via D’Amelio

Daniele Gabrielli, vicepresidente Associazione tra i Familiari delle Vittime della strage di Via dei Georgofili

Roberta Gatani, nipote del magistrato Paolo Borsellino, ucciso nella strage di Via D’Amelio

Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo, ucciso a Catania mentre stava per entrare nel programma di protezione per i collaboratori di Giustizia

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Angela Manca, madre dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia

Gianluca Manca, fratello dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia

Rosaria Manzo, presidente Associazione Familiari Vittime della strage del Rapido 904

Manlio Milani, presidente Associazione Familiari Vittime della strage di Piazza della Loggia

Brizio Montinaro, fratello dell’agente di polizia Antoni Montinaro, ucciso nella strage di Capaci

Donata Montinaro, sorella dell’agente di polizia Antoni Montinaro, ucciso nella strage di Capaci

Microcredito

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Nino Morana, nipote dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso a Villagrazia di Carini

Stefano Mormile, fratello dell’educatore carcerario Umberto Mormile, ucciso dalla ‘ndrangheta

Nunzia Mormile, sorella dell’educatore carcerario Umberto Mormile, ucciso dalla ‘ndrangheta

Federico Sinicato, presidente Associazione Familiari Vittime della strage di Piazza Fontana

Franco Sirotti, fratello di Silver Sirotti, vittima della strage del Treno Italicus

 

 

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