Il tentativo del sindaco di Gorle di «proteggere» il territorio del suo Comune dai carichi di traffico che negli orari di punta interessano gli accessi di via Trento e via Martinella, ha riportato al centro del dibattito la discussione sulla viabilità nella zona e, in particolare, sul progetto della strada «Penetrante da est».
Giovedì 27 febbraio la «questione Gorle» approderà in Provincia, dove i sindaci dei paesi del quadrante est della città (Bergamo, Gorle, Pedrengo, Ranica, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone e Villa di Serio) si confronteranno per valutare le ripercussioni sul traffico della chiusura dei varchi ai non residenti che il sindaco Giovanni Testa ha previsto a partire da lunedì 3 marzo (dalle 7 alle 9). Ma sarà soprattutto un’occasione per capire se ci sono margini affinché questa decisione – mal digerita dagli altri sindaci, che hanno già annunciato ripercussioni – possa essere revocata.
(Foto di
Sergio Agazzi)
Dei cinque chilometri e mezzo della nuova penetrante, che dal rondò delle Valli porteranno fino all’intersezione con la via Kennedy a Pedrengo, si parla da tempo: l’accordo di massima sul tracciato è stato trovato dopo un lungo confronto tra gli amministratori del territorio. Sull’opera pesava infatti il parere contrario proprio del sindaco di Pedrengo, che resta tuttora critico sulla sua realizzazione.
L’analisi sui flussi di traffico
Ma quanto potrà incidere davvero la Penetrante da est sui flussi di traffico in entrata e in uscita dalla città? Per rispondere alla madre di tutte le domande, la Provincia ha affidato uno studio ad hoc alla società Centro Studi Traffico di Milano, che ha analizzato i movimenti dei veicoli lungo tutte le strade del quadrante est della città. E i dati parlano piuttosto chiaro: i due flussi di traffico maggiori sono quelli che interessano l’ultimo tratto della ex SS 42 del Tonale, da Pedrengo, Seriate, fino a giungere in città da via Borgo Palazzo, e la provinciale di Gorle che dal rondò delle Valli prosegue lungo la via dei Bersaglieri fino al centro del paese e, dopo il ponte sul fiume Serio, arriva a Scanzo e prosegue per Pedrengo.
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Sergio Agazzi)
Ebbene, lungo queste due direttrici nelle ore di punta passano (in entrambi i sensi marcia) oltre 4.500 vetture: più di 2.500 da Seriate verso Borgo Palazzo (e viceversa) e circa 2.000 da Gorle. Secondo lo studio della società milanese la penetrante da est sarebbe in grado di assorbire 1.675 veicoli all’ora nelle fasce di punta, sgravando dunque di quasi il 40% del traffico la strada verso Borgo Palazzo e del 30% quella verso Gorle.
La richiesta di finanziamento
Lo studio, presentato in Via Tasso nel novembre del 2023, è stato allegato a una lettera che il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi ha inviato alla Regione per chiedere un contributo per lo studio di prefattibilità dell’opera. Ad oggi infatti il percorso della nuova strada è solo una linea tracciata su una cartina e le previsioni di spesa dell’intera infrastruttura parlano già di un investimento intorno agli 80 milioni di euro. Un primo passo è stato compiuto lo scorso dicembre con l’inserimento della strada nella nuova pianificazione territoriale di Regione Lombardia, uno step necessario per trovare le risorse economiche, si spera in tempi brevi, almeno per gli studi di fattibilità e i progetti.
Resta sul tavolo anche l’ipotesi di far virare la strada nel Comune di Scanzo, facendola intersecare con via Piave, per poi farla terminare lungo corso Europa. Secondo lo studio sui flussi di traffico questa soluzione intercetterebbe solo 1.200 veicoli all’ora, vale a dire oltre 400 in meno.
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Sergio Agazzi)
I dati dell’analisi tengono conto anche del fatto che la Penetrante da est non sarebbe una strada «impermeabile» rispetto al resto del territorio; ciò significa che lungo il suo tracciato ci saranno connessioni con la viabilità dei paesi che attraversa, alleggerendo così – seppure in maniera minore – anche altre arterie secondarie. Tra i vari percorsi che beneficeranno della nuova strada ci sarà, per esempio, anche via Cesare Correnti, dal rondò delle Valli fino alla Martinella. Dal semaforo, e verso il Comune di Torre Boldone, è previsto tra l’altro l’allargamento della carreggiata (per cui sono già stati stanziati 500mila euro), che consentirà al traffico di percorrere il primo tratto di strada provinciale della Valle Seriana su due corsie. Abbandonata l’idea iniziale di «tirare» la Penetrante da est fino all’imbocco con l’Asse interurbano per il parere contrario di Pedrengo, resta sul tavolo anche un’altra ipotesi, quella di far virare la strada nel Comune di Scanzo, facendola intersecare con via Piave, per poi farla terminare lungo corso Europa. Secondo lo studio sui flussi di traffico, però, questa soluzione intercetterebbe solo 1.200 veicoli all’ora, vale a dire oltre 400 in meno rispetto all’altra ipotesi.
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