Elon, ci stai nascondendo qualcosa? Tesla crolla e Wall Street rimpiange i bei tempi – Torino Cronaca


Tesla è in caduta libera. Il titolo ha perso quasi il 50% del suo valore da dicembre 2024, un crollo che sta facendo tremare gli investitori e sollevando dubbi pesanti sul futuro dell’azienda. La domanda è inevitabile: Tesla è ancora una priorità per Musk? Le cause di questo tracollo sono una combo letale: vendite in picchiata, concorrenza feroce, scelte aziendali discutibili e un Musk sempre più disperso tra AI, politica e sogni spaziali. 

I numeri non mentono: 400 miliardi di capitalizzazione bruciati, con il titolo scivolato sotto il trilione di dollari per la prima volta dal 2024. Le vendite crollano ovunque: -45% in Europa, quota di mercato USA scesa dal 59% al 45%, -15% in Cina nonostante i mega-sconti. Wall Street suda freddo. Sembra un’era fa quando Tesla era il giocattolo preferito dei trader, capace di regalare rally folli e ritorni stellari.

La verità è che la pacchia sembra finita. Tesla non è più l’unica nel gioco. Una volta era sinonimo di EV (auto elettriche), oggi è solo un nome tra tanti. BYD l’ha superata, Ford, Volkswagen e GM stanno sfornando modelli elettrici più economici e performanti, mentre startup come Rivian e Lucid iniziano a mordere nel segmento premium.

Ma il problema non è solo la concorrenza. Per anni, Tesla ha cavalcato l’onda ambientalista, ma ora il mercato inizia a porsi domande scomode: la transizione elettrica è davvero sostenibile? Costi di produzione alle stelle, materie prime introvabili, infrastrutture carenti e consumatori meno entusiasti del previsto. Molti, spinti da incentivi e hype, hanno comprato un’auto elettrica senza convinzione e ora tornano ai cari vecchi motori termici o guardano con curiosità all’idrogeno.

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Anche politicamente, l’aria sta cambiando. L’era woke vacilla e con essa molti degli incentivi che hanno gonfiato Tesla. L’amministrazione Biden ha spinto forte sul settore EV, ma con il ritorno di TheDonald i sussidi sono già tagliati. Senza aiuti statali, le Tesla diventano troppo care rispetto alla concorrenza.

E poi c’è Musk. Elon è ovunque… tranne che in Tesla. X (ex Twitter), SpaceX, Neuralink, DOGE… sembra quasi che Tesla sia passata in secondo piano. Gli investitori iniziano a perdere la pazienza: vogliono un CEO che si dedichi alla sua azienda, non un miliardario che passa più tempo a trollare online che a gestire il suo impero. E nonostante Donald Trump si diverta a immaginare Gaza come un nuovo parco giochi per miliardari, con hotel di lusso e Tesla che sfrecciano tra strade ridisegnate dall’AI fino a sembrare Dubai, la realtà è ben diversa: The Donald ha già iniziato a smantellare tutto ciò che ‘puzza’ di green. “Drill, baby, drill!” Il nuovo mantra dell’amministrazione Trump punta dritto sul petrolio, con tagli agli incentivi per le rinnovabili e un ritorno aggressivo ai combustibili fossili. 

E ora ci si mettono anche le banche. JPMorgan vede nero e ha abbassato il target a 135 dollari, ipotizzando un crollo del 60%. Cathie Wood, invece, continua a scommettere su Tesla con previsioni folli fino a 3.000 dollari, puntando tutto su guida autonoma e robotaxi. La verità? Nessuno ha certezze.

Il futuro di Tesla dipende tutto da Musk. Ha ancora carte da giocare? Il Cybertruck potrebbe rivelarsi un successo (anche se i primi modelli hanno mostrato problemi), mentre una Tesla economica sotto i 25.000 dollari potrebbe rilanciare il brand. E poi c’è la guida autonoma, un settore in cui Tesla ha ancora un vantaggio tecnologico.

Ma la domanda chiave resta una: Musk vuole ancora Tesla? Se continua a dividere il suo tempo tra politica, AI e spazio, Tesla rischia di perdere definitivamente il suo status di azienda rivoluzionaria e diventare solo un produttore di auto elettriche come tanti. Se invece torna a concentrarsi sul colosso che ha creato, potrebbe trasformare questa crisi nell’ennesima rimonta epica.

E magari la svolta sarà proprio questa. Accantonare le auto. Dopo il sogno dell’EV, Musk sembra puntare sui robot umanoidi: il Tesla Bot, promesso per il 2023, ora è slittato al 2026. Optimus potrebbe essere il futuro del lavoro, ma come per le auto elettriche il problema resta il prezzo: tra i 20.000 e i 30.000 dollari. Non proprio alla portata di tutti.

Il mito di Tesla si sta sgretolando… o sta solo cambiando pelle?

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