Furti moto: Palermo e Napoli in testa, ma il fenomeno è in crescita ovunque – News


Il Sud guida le classifiche dei furti di motocicli e ciclomotori ma il fenomeno colpisce anche le grandi città del Centro-Nord


28 febbraio 2025

Non riguarda “soltanto” il sud o un’area specifica della nostra Penisola: i furti di moto, scooter e ciclomotori colpiscono su tutto il territorio. Secondo i recenti dati elaborati da Il Sole 24 Ore nell’ambito dell’indice di criminalità 2024, alcune province italiane presentano tassi di furto particolarmente elevati per quanto riguarda le due ruote, delineando una mappa del rischio che ogni possessore di moto o scooter dovrebbe conoscere e che, da appassionati, non ci lascia fare sonni tranquilli.

Palermo e Napoli guidano la brutta classifica

Le classifiche lasciano il tempo che trovano, lo sappiamo, specie se un’indagine come questa mostra un livello purtroppo abbastanza omogeneo su tutto il Paese. In ogni caso, l’analisi rivela che Palermo si posiziona al vertice della classifica per i furti di motocicli, con un allarmante dato di 168,2 denunce ogni 100mila abitanti. Questo primato negativo colloca il capoluogo siciliano come la provincia italiana dove è più probabile subire il furto della propria moto. Alle spalle di Palermo troviamo Napoli, che con 155,4 denunce ogni 100mila abitanti si attesta come la seconda provincia più rischiosa per i proprietari di motocicli. Forse con un po’ più di sorpresa completa il podio Livorno, con 121,8 denunce, seguita a brevissima distanza da Roma con 121,7 denunce ogni 100mila abitanti.

Anche le grandi metropoli del Nord non sono immuni dal fenomeno: Milano si posiziona al quinto posto con 105,6 denunce, seguita da Genova con 105 denunce ogni 100mila abitanti. Catania segue al settimo posto (97 denunce), mentre Trieste (67,7), Firenze (54,6) e Imperia (50,8) completano la top ten delle province italiane più colpite dai furti di motocicli.

Questa distribuzione geografica oltre a evidenziare come il fenomeno interessi sia le città del Sud che quelle del Centro-Nord sembra indicarci anche una particolare concentrazione nelle zone costiere, dove in effetti l’utilizzo delle due ruote è più diffuso.

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Ciclomotori nel mirino: il caso siciliano

Se spostiamo l’attenzione sui ciclomotori, la Sicilia emerge come la regione più problematica. Ragusa guida questa particolare classifica con 73,6 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Palermo (54,5) e Trapani (53,5), confermando come l’isola rappresenti un territorio particolarmente vulnerabile per i proprietari di questi veicoli. La Romagna non è da meno, con Rimini che si posiziona al quarto posto (47,3 denunce), seguita dalla toscana Livorno (45,1) e da Napoli (34,5). Completano la top ten Siracusa (31,3), Pisa (27,3), Firenze (25,2) e Imperia (23,9).

Anche in questo caso, si nota una prevalenza delle province costiere e turistiche, dove i ciclomotori rappresentano un mezzo di trasporto molto diffuso, soprattutto nei mesi estivi.

Un fenomeno in crescita

Il fenomeno dei furti di veicoli a due ruote presenta caratteristiche diverse rispetto a quello delle autovetture sempre riportato nell’analisi. Mentre per queste ultime la provincia di Barletta-Andria-Trani guida la classifica con 896,6 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Napoli (674,6) e Foggia (639,6), per le due ruote emergono dinamiche differenti. Sono bersagli “più facili” come sappiamo e tralasciando le statistiche, le esperienze dirette ci raccontano di moto caricate rapidamente sul furgone in pieno giorno anche qui in centro a Milano. Ci sono malviventi che effettuano vere e proprie ronde battendo quartiere per quartiere e quando trovano la moto giusta accostano il furgone, aprono la porta laterale e caricano di peso la moto. Le accortezze non bastano e la possibilità di vedersi soffiare da sotto il naso la propria due ruote non è poi così remota. Non ci resta che invitare a fare attenzione, a munirsi di ogni precauzione possibile e a denunciare ogni movimento sospetto.





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