Pd Aq chiede un incontro per chiarire il mancato finanziamento al Festival del jazz per le terre del sisma

La terza Commissione Politiche Sociali, Culturali e Formative del Comune dell’Aquila si riunirà per discutere un tema che sta suscitando preoccupazione tra gli appassionati di cultura e musica: il mancato finanziamento da parte della Regione Abruzzo al festival “Jazz Italiano per le terre del sisma”, una manifestazione che, dal 2011, si svolge annualmente nella città e che ha acquisito una notorietà di livello nazionale. L’incontro, che si terrà nei prossimi giorni, vedrà l’audizione dell’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo, del dirigente del settore, del sindaco Pierluigi Biondi, del dirigente Fabio De Paulis e di un rappresentante dell’Associazione Jazz all’Aquila, per approfondire le motivazioni dietro la mancata assegnazione dei fondi. A richiedere la convocazione della Commissione sono I consiglieri PD Stefano Albano, Stefano Palumbo e Stefania Pezzopane, che sollevano una questione cruciale: la decima edizione del festival non ha ricevuto i finanziamenti regionali previsti per il 2024, né nell’ambito del bando per i Grandi Eventi, né in quello destinato ad altri eventi culturali generici. “Si tratta di una manifestazione che ha dato alla nostra città una riconoscibilità culturale di rilievo nazionale, portando migliaia di appassionati ogni anno a L’Aquila”, dichiarano i consiglieri del Pd, sottolineando l’importanza del festival per la promozione culturale e turistica del territorio. Nel dettaglio, il festival aveva richiesto un contributo di 25 mila euro, a fronte di una spesa ammissibile di 135 mila euro, per partecipare al bando Grandi Eventi. Nonostante fosse stato ammesso a valutazione, l’evento non ha ricevuto il finanziamento, a differenza di altre iniziative, tra cui l’associazione culturale Ennio Flaiano e l’Accademia musicale Marino di Caramanico. La giustificazione avanzata dalla Regione è stata una presunta “carenza di fondi” e la preferenza per altre iniziative culturali. A destare perplessità, però, è il fatto che il Jazz Italiano per le terre del sisma non abbia ricevuto il sostegno, nonostante la sua rilevanza nazionale, secondo i criteri di valutazione che, secondo il Pd, non sono stati chiari e trasparenti.

“Un altro punto controverso è che, nel bando per gli eventi culturali generici, la manifestazione aveva richiesto un contributo analogo di 25 mila euro, ma anche in questo caso è stata esclusa dal finanziamento”, proseguono i consiglieri. “Eventi come ‘Abruzzo Danza’ e ‘Cori in Festa’, tra gli altri, sono stati finanziati, ma non il Jazz Italiano per le terre del sisma, che rappresenta una delle iniziative più significative post-sisma per la città dell’Aquila.”

Il Comune dell’Aquila, da parte sua, ha già annunciato il proprio sostegno all’iniziativa, destinando una somma di 100.000 euro per il festival, una decisione che i consiglieri del Pd apprezzano, ma che sollevano nuove preoccupazioni: “Il Comune sta utilizzando i fondi Restart, destinati alla ricostruzione socio-economica e culturale del cratere 2009. Ma cosa accadrà quando questi fondi saranno esauriti? Senza il contributo della Regione, L’Aquila rischia seriamente di perdere un evento prestigioso come il Jazz Italiano per le terre del sisma, già a partire dal 2028, quando i fondi Restart termineranno”, avvertono Albano, Palumbo e Pezzopane. I consiglieri del Pd chiedono quindi di fare chiarezza sui criteri di valutazione adottati dalla Regione e di conoscere la composizione della commissione che ha deciso quali eventi finanziare. “Riteniamo fondamentale che il Jazz Italiano per le terre del sisma venga riconosciuto come un evento di portata nazionale e che l’intero sistema abruzzese lo sostenga, a partire dalla Regione”, concludono, ribadendo la necessità di garantire la continuità di un evento che rappresenta un punto di riferimento culturale per la città dell’Aquila e per l’intera regione. L’incontro in Commissione sarà l’occasione per fare luce sulla vicenda, con l’obiettivo di individuare soluzioni che permettano di garantire la sopravvivenza di manifestazioni culturali di grande valore, non solo per la città dell’Aquila, ma per tutta la regione.