I concerti di marzo: da Jovanotti a Lenny Kravitz


Jovanotti

Il nuovo Lorenzo Jovanotti riemerge dagli abissi portando con sé un’energia dorata e trasformata, mescolata alle nuove forme di comunicazione creative che la tecnologia sta rielaborando per ricordare che musica e arte sono un tutt’uno. Questo e molto altro, propone l’artista nel suo tour che in scaletta mettono in primo piano le nuove canzoni a partire da Montecristo. Che è il primo singolo di un album esoterico, simbolico, poetico con un fine sottile e visibile, ossia un vero connubio dell’uomo del futuro che parte dal “corpo umano” rimodulandolo attraverso il digitale. Leggerezza, musica melodica e dance si uniscono a ballate romantiche ma con i suoni del futuro. Axell e Nicol, che spaziano tra hip-hop e urban-pop, aprono i concerti. e sono allineati con questa fusione tra vecchio e nuovo codice, su come leggere l’essere umano dal suo aspetto esteriore fino al suo cuore, potenzialmente per preparare il pubblico ad un contatto pieno di emozioni autentiche. Ecco le date di marzo: 4, 5, 6, 7, 8 Pesaro (Vitrifrigo Arena), 11, 12, 14, 15, 17, 18 Milano (Unipol Forum), 22, 23, 25, 26, 28, 29, 31 Firenze (Mandela Forum).

Lenny Kravitz

Quasi quarant’anni sulla scena mondiale a ritmo di rock dal respiro melodico e suadente, in un articolato meticciato sonoro fatto di molteplici influenze. A partire dalla musica nera, con figure di riferimento quali Jimi Hendrix o Prince. E un concerto di Lenny Kravitz – come quello che apre la tranche italiana del suo tour il 31 all’Unipol Arena di Bologna, con bis il 1° aprile a Milano (Forum di Assago) – garantisce una raffica di hit: da It Ain’t Over ‘Til It’s Over – uno dei sui primi grandi successi – a Honey, una delle hit del suo ultimo album Blue Electric Light. Passando per alcuni inni assoluti come American Woman, Fly Away, I belong to you fino a Where are we running?

Skunk Anansie

Skin e soci propongono una sorta di anteprima al tour estivo con l’evento in cartellone il 7 all’Alcatraz di Milano. La voce del cross-over rock e la band che la affianca sono una potenza del ritmo che spazia su vari fronti, tra schegge funk e frequenze hip-hop. E oltre ai grandi successi – come Secretly, My Ugly Boy, You Follow Me Down, Charlie Big Potato – non è escluso che il gruppo britannico nato più di trent’anni fa possa mettere in scena qualche anticipazione del nuovo album in fase in incisione.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Brunori Sas

L’Albero delle Noci è il nuovo album che sull’onda del successo al festival di Sanremo acquista nuovi fan, “I piccoli pettirossi”, come Brunori stesso li chiama in una gag social con Michela Giraud. A confermare quanto anche l’Accademia della Crusca ha sancito, ovvero che Brunori Sas è ormai un riferimento dell’uso della lingua italiana sul podio cantautoriale. E forse proprio per questo si permette di pubblicare una canzone dal sapore popolare, in dialetto, per celebrare la sua terra calabrese. Insomma Dario è tornato alle origini, ma rivisto e corretto con la maturità di un quarantenne in sodalizio con Riccardo Senigallia, che ha curato la produzione artistica. Ascoltandolo fa eco a Dario Fo, con un po’ di Jannacci e di Paolo Conte, tendendo al De Gregori dei tempi migliori. Ha sempre un verso politically correct, ricco di critiche al benessere che ha intriso le nostre abitudini. E’ definitivamente un ‘autore titolato e grande osservatore dei cambiamenti sociali, scandagliando le relazioni intime tra gli esseri umani. E le chiavi romantica e poetica sono ormai un marchio al quale non può fare a meno. E i concerti del tour si annunciano ricchi di tutto questo e molto altro ancora. Ecco le date a marzo: 14 Vigevano (Pavia, PalaElachem), 16 Firenze (Nelson Mandela Forum), 19 Roma (Palazzo dello Sport), 22 Torino, (Inalpi Arena), 26 Napoli (PalaPartenope), 28 Casalecchio di Reno (Bologna, Unipol Arena), 30 e 31 Milano (Forum di Assago).

Lucio Corsi

“Quanto è duro il mondo per quelli normali”… così si presenta al grande pubblico Lucio Corsi, per essere incoronato tra i talenti rari del panorama cantautoriale italiano degli ultimi anni. Lucio Corsi è un giovane della generazione Z che ribalta il cliché giocandoci, insegnandoci che per andare in alto e sentire Dio, bisogna essere ben saldi a terra, per essere bisogna mostrare la propria anima. Questo è Lucio, rock e sogno creativo, acqua nuova e vecchio sound. E anche nei concerti di questo attesissimo tour, l’artista porta con sé la luce dell’autenticità umana, l’autenticità colorata della toscana e altre caratteristiche che hanno portato alla nascita di un personaggio ricco, che dopo l’exploit a Sanremo rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest. Insomma un artista a tutto tondo, dalla semplicità gentile e glam di un rock che lascia il segno, dimostrando che memorie autoctone possono essere mischiate a quelle di respiro internazionale. Un viaggio poetico, romantico, profondo, illuminante, anche senza droghe, ma solo per occhi e cuore che sono in ascolto intimo con loro stessi. Il 19 a Milano al Teatro Oscar, quasi a far da “antipasto” al tour che partirà ad aprile, l’artista parteciperà a un talk con improvvisazioni e altro ancora.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Source link