MODENA. Aumenteranno le tasse – è stato lo stesso sindaco Mezzetti a confermarlo – ma aumenteranno anche i servizi, sia in qualità che in quantità. È questo quanto emerge dal bilancio di previsione 2025-2027, approvato ieri in consiglio comunale dai gruppi di maggioranza (Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, M5s, Spazio democratico), con il voto contrario delle opposizioni: Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia, Modena in Ascolto e Modena per Modena. Si è astenuta, invece, Modena Civica. La seduta, iniziata alle 9.30, è stata tutta dedicata al dibattito su delibere, emendamenti, mozioni e relative operazioni di voto. Per il 2025, il Bilancio ha un volume di circa 415 milioni di euro, tra spesa corrente (252.9 milioni di euro) e in conto capitale (161.8 milioni di euro).
Il commento del sindaco Mezzetti
«Il bilancio appena approvato ha al centro una scelta precisa in risposta ai tagli del Governo – ha commentato il sindaco Massimo Mezzetti – Abbiamo deciso di non ridurre drasticamente i servizi ma, al contrario, di aumentarli in numero e in qualità e di investire maggiormente nella manutenzione della città, anche ricorrendo a mutui che ci consentiranno di liberare risorse a questo scopo. È vero abbiamo realizzato una manovra nella quale chiediamo un sacrificio contenuto ai modenesi: ne avremmo fatto volentieri a meno. Le opposizioni ci contestano di aver aumentato le aliquote Irpef e contestualmente di aver preparato una manovra poco ambiziosa. Le risorse di cui disponiamo allo stato attuale sono però troppo basse per fare di più. Abbiamo agito come tutti i comuni italiani messi in difficoltà dai nuovi tagli del governo». Assieme al Bilancio sono state approvate anche la nota di aggiornamento al Dup e cinque delibere accessorie relative alle “aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie”, alla “individuazione dei servizi a domanda individuale e determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi” e agli interventi previsti dalla manovra fiscale.
I dettagli della manovra
Manovra dalla quale, come discusso con le parti sociali e le rappresentanze dell’associazionismo e del terzo settore nelle settimane precedenti il voto in aula, arriveranno al Comune risorse aggiuntive per circa otto milioni di euro, che serviranno a consolidare ed espandere l’offerta dei servizi educativi e sociali, la proposta culturale, l’insieme delle attività aggregative e sportive, la manutenzione e la cura della città, gli investimenti sul territorio e sulla sicurezza dei cittadini. Per quanto riguarda, invece, la componente in conto capitale del Bilancio, impiegata per finanziare gli investimenti, questa coinvolgerà tutti i settori e gli obiettivi dell’amministrazione: dall’informatizzazione, alla scuola; dalla mobilità sostenibile, alla cultura e allo sport; dalla sicurezza al funzionamento dell’Ente, fino alla valorizzazione del patrimonio pubblico. Oltre a mettere in campo le risorse necessarie per completare il percorso del Pnrr e per tutte le opere strategiche finanziate da fondi europei e regionali che saranno terminate tra metà del 2026 e la fine del 2027. Illustrate dall’assessore al Bilancio, Vittorio Molinari, nella seduta di consiglio del 26 febbraio, le tre delibere relative alla manovra finanziaria riguardano gli interventi previsti su addizionale comunale all’Irpef, Imu e Imposta di soggiorno.
L’aumento delle tasse
Per quanto riguarda l’addizionale Irpef è stata introdotta, per il 2025, l’aliquota unica allo 0,8% con fascia di esenzione per i redditi fino a 15mila euro. Una novità, questa, che riguarda 44mila contribuenti che non pagheranno più l’addizionale. Sul fronte Imu, rimangono invariate le aliquote ordinarie, mentre vengono modificate quelle agevolate: per tutti coloro che metteranno a disposizione alloggi per la locazione all’Agenzia Casa l’aliquota viene ridotta dallo 0.5% allo 0.3%; per i fabbricati di categoria D utilizzati direttamente dai proprietari l’aliquota sale, invece, da 0.97% a 1.05%, mentre per gli affitti concordati (compresi quelli per gli studenti) si passa dall’attuale 0.76% allo 0.8%. Infine, con la delibera sull’Imposta di soggiorno per il 2025 è stato approvato l’incremento di un euro delle tariffe. Misura, quest’ultima, su cui continuerà il confronto tra l’Amministrazione e le associazioni di categoria.
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