Lo scontro nello Studio Ovale tra il presidente ucraino e Trump ha avuto come effetto una grande onda di solidarietà da parte dei rappresentanti europei, che hanno assicurato a Kiev il loro sostegno. Zelensky: «Quando gli Stati Uniti ci daranno le garanzie sulla sicurezza noi saremo pronti a sederci e faremo entrare la diplomazia»
I leader europei hanno espresso solidarietà a Kiev, dopo lo scontro di venerdì nello Studio Ovale tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente Usa Donald Trump, accompagnato dal suo vicepresidente J.D. Vance. La conversazione è degenerata quando il leader ucraino si è mostrato dubbioso verso l’accordo sui minerali. Trump e Vance hanno risposto, di fronte alle telecamere, con accuse, ricatti e umiliazioni. In un’intervista a Fox News, Zelensky ha cercato di abbassare il livello dello scontro, sostenendo di non voler «perdere l’alleanza degli Usa» e che «senza l’aiuto degli Stati Uniti sarà difficile per l’Ucraina respingere la Russia».
PUNTI CHIAVE
12:52
Zelensky è atterrato a Londra, incontra Starmer nel pomeriggio
11:27
Von der Leyen: «Non sarete mai soli»
11:11
Zelensky: «Con le garanzie sulla sicurezza degli Usa entrerà la diplomazia»
12:52
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all’aeroporto di Stansted a Londra, riporta la Bbc, in vista dell’incontro del summit sulla difesa volto a garantire una pace “duratura e applicata” in Ucraina e del bilaterale con il premier britannico Keir Starmer.
Un portavoce di Downing Street ha dichiarato che “il Regno Unito è determinato a svolgere un ruolo chiave per assicurare un accordo di pace giusto e duraturo, basato sulle condizioni dell’Ucraina e supportato da solide garanzie di sicurezza”, precisando che questa settimana è stato confermato l’impegno “aumentando la spesa per la difesa al 2,5 per cento entro il 2027”. Ma la priorità – ha aggiunto – rimane l’accordo di pace.
12:49
“Dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l’ora della pace. E se a Bruxelles qualcuno ancora usa toni bellici, come quasi tutti i “giornalisti” italiani (con poche valorose eccezioni), l’Italia ha il diritto e il dovere di lavorare, insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale, per restituire ai nostri figli un futuro di pace e prosperità”. Lo ha scritto su X il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, accompagnando un manifesto che recita: “Soldati italiani in Ucraina? No, grazie”.
11:49
Nel suo incontro con la comunità ucraina a Washington, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato che “è molto importante che l’Ucraina venga ascoltata e che nessuno la dimentichi, né durante né dopo la guerra. È importante che la gente in Ucraina sappia di non essere sola e che i suoi interessi sono rappresentati in ogni paese, in ogni angolo del mondo”.
Ha poi ringraziato i connazionali “per il vostro sostegno in questo momento difficile, per tutti i vostri sforzi per l’Ucraina e gli ucraini e per il vostro aiuto, non solo diplomatico e finanziario, ma anche politico e di preghiera”.
11:45
“Ogni divisione dell’Occidente rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato quanto avvenuto nello Studio Ovale.
E ha aggiunto: “È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”.
11:38
“L’unità dell’Occidente è la nostra priorità. L’Alleanza atlantica è nata per difendere libertà e democrazia, gli stessi valori che rappresentano le fondamenta dell’Unione europea. Ecco perché l’Italia chiede un vertice tra alleati per decidere sulle grandi questioni, a partire dalla guerra in Ucraina. Dividersi sarebbe un grave errore”. A dirlo è Antonio Tajani in un’intervista ad Affaritaliani.it. L’obiettivo per il vicepremier è “l’unità fra europei”, ed è impensabile – aggiunge – “una trattativa per la fine della guerra senza Ucraina e senza Unione europea”.
“Tutti dobbiamo lavorare per una pace giusta che, però, non può consistere nella sconfitta di Kiev. Una pace che deve naturalmente garantire la sicurezza di tutta l’Europa”, ha sottolineato Tajani.
11:35
Decine di messaggi su X per esprimere solidarietà e vicinanza a Zelensky e all’Ucraina. Dal primo ministro polacco Donald Tusk, al premier spagnolo Pedro Sanchez. La presidente della Moldavia Maia Sandu, della Lituania Gitanas Nauseda, così come la prima ministra della Lettonia Evika Silina. Anche i tedeschi Olaf Scholz e Friedrich Merz, sono intervenuti su X, così come il primo ministro svedese Ulf Kristersson e i rappresentanti dell’Unione europea: la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ue von der Leyen, hanno scritto un messaggio congiunto.
11:34
“C’è un aggressore: la Russia. C’è un popolo sotto attacco: l’Ucraina”, ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron. “Abbiamo fatto bene ad aiutare l’Ucraina e a sanzionare la Russia tre anni fa e a continuare a farlo – ha aggiunto – Siamo americani, europei, canadesi, giapponesi e molti altri. Grazie a tutti coloro che hanno aiutato e continuano a farlo. E rispetto per coloro che hanno combattuto fin dall’inizio. Perché lottano per la loro dignità, la loro indipendenza, per i loro figli e per la sicurezza dell’Europa”.
11:27
“Continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura” ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, mostrando la sua vicinanza al presidente ucraino dopo le dichiarazioni di Trump e del vicepresidente JD Vance.
“La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Siate forti, coraggiosi, senza paura. Non sarete mai soli, caro presidente Zelensky”, ha aggiunto.
11:25
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato alla Cnn che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe scusarsi dopo lo scontro con il presidente Donald Trump nello Studio Ovale, invitandolo a “scusarsi per aver trasformato questa cosa in quello che è diventato”.
11:11
“Quando gli Stati Uniti ci daranno le garanzie sulla sicurezza noi saremo pronti a sederci e faremo entrare la diplomazia”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Fox News, dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente Usa Donald Trump. Zelensky ha poi provato ad abbassare il livello dello scontro, affermando che Kiev non vuole perdere l’alleanza degli Usa e senza il loro aiuto “sarà difficile per l’Ucraina respingere la Russia”. E, ha aggiunto, “gli ucraini vogliono sentire che l’America sta al nostro fianco e io sono sicuro che sarà cosi”.
Per questo ha ringraziato il popolo statunitense “a nome della mia gente – ha detto – Grazie al presidente e al Congresso, ma prima di tutto al vostro popolo”. Alla domanda sulla possibilità di salvare il rapporto con Trump, Zelensky ha risposto con un “sì, naturalmente”.
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