Calcio Monza, prima i conti: un bilancio da Serie A per la cadetteria?


Ci sono tante domande a cui dare risposta rispetto al futuro del Monza. La situazione è in evoluzione, non si sa nemmeno quali possano essere il destino e la categoria della squadra (anche se un forte sospetto pare di avercelo), ma dirigenza e proprietà non sono rimaste con le mani in mano, come si suol dire. Le plusvalenze di gennaio, perché di questo si tratta, sono state azioni necessarie a rinforzare il bilancio, sempre considerando che Maldini e Bondo rischiavano di perdere valore a luglio, mentre Djuric e Pablo Marì sarebbero andati a scadenza. E senza mai dimenticare che, anche con loro, il Monza era ultimo.

Il ragionamento sicuramente cozza con l’idea di un buon rendimento sportivo, ma risulta estremamente fruttifero per quanto riguarda il risultato operativo, per ammortizzare un’eventuale retrocessione che sarebbe attribuita più che altro ai tanti, troppi, infortuni. Le perdite del passato non sono più sopportabili, dunque è lecito aspettarsi un cambio di paradigma, ma senza rinunciare alle ambizioni. O almeno questa sarebbe stata l’idea della dirigenza. Provare fino in fondo a rimanere in Serie A con le nuove forze acquisite (difficile, quasi impossibile) o ricostruire in Serie B con l’auspicio di tornare immediatamente al piano di sopra, dove evidentemente la società acquisisce un valore completamente diverso e anche gli introiti sono di tutt’altra portata. Ripulita nel bilancio ancora di più.

Calcio Monza: Fininvest pronta a versare 30 milioni per arrivare al pareggio di bilancio

Inoltre diversi giocatori andranno in scadenza, ma con gli altri è possibile allestire un buon gruppo per la cadetteria. Aggiungendo qualcosa sul mercato e magari recuperando Colpani che, qualora non dovesse essere riscattato dalla Fiorentina, salvo offerte irrinunciabili, sarebbe il fiore all’occhiello della rosa biancorossa.

Fare una squadra semplicemente per rimanere in B comporterebbe altri rischi, basti guardare gli esempi tutt’altro che virtuosi di Salernitana e Frosinone. A proposito di conti anche quest’anno Fininvest verserà una trentina di milioni nelle casse del Monza per arrivare al pareggio; il dato emergerà ufficialmente nel mese di marzo, quando l’amministratore delegato Adriano Galliani ed il consiglio d’amministrazione approveranno il documento che, a differenza della maggioranza delle società di Serie A, viene stilato su anno solare e non anno sportivo.

Calcio Monza, sempre aperta la caccia a soci o acquirenti

Il bilancio riguarderà l’anno 2024, dunque le plusvalenze di gennaio saranno visibili e conteggiate solamente a settembre, quando ci sarà la verifica semestrale dei conti. Stare a metà classifica in Serie A, dunque al di sopra della zona salvezza, costa. E parecchio. Al di sotto si lotta e si rischia. L’introito più importante del Monza sono i diritti televisivi, circa 35 milioni, mentre gli altri ricavi non sono ancora all’altezza di tale palcoscenico. Per arrivare alla quota necessaria il Monza ha bisogno di qualcuno che immetta cifre ingenti. Fino all’estate scorsa si è goduto degli strascichi degli investimenti sostenuti dal presidente Silvio Berlusconi, l’unico nella storia in grado di portate la squadra in Serie A. Ora Fininvest cerca soci o acquirenti.

No, la trattativa con Gamco non è avanzata così tanto da far pensare ad una chiusura. Dall’America risulta che Mario Gabelli sia molto attivo sui mercati, la holding sta facendo diversi investimenti per accrescere ulteriormente il portfolio, ma sono tutti movimenti interni e il primo e principale motivo di mettersi al tavolo con la famiglia Berlusconi era quello di sbarcare sul mercato europeo. In questo momento però la trattativa è congelata, non è mai stata impostata nemmeno la due diligence, elemento fondamentale per approdare a una cessione di quote. Dunque il Monza ad oggi deve ripartire da quello che ha. Guido Mazzetti, storico allenatore brianzolo negli anni Ottanta, una volta disse “Chi vince è un bel ragazzo, chi perde è un testa di…”. Ecco, l’anno scorso è toccato al Sassuolo e oggi sta dominando la Serie B. Il Monza ha vissuto tre anni straordinari, la prima storica promozione in Serie A e due salvezze a metà classifica. Ora deve ricostruire e farlo in modo diverso, pensando ai conti e mettendosi nella posizione migliore possibile per attirare investitori o compratori



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