“Evitare il rischio che l’Occidente si divida, importante coordinarci”


La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, รจ a Londra: per lei un incontro bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, a Downing Street, nel corso del quale si affrontano in particolare la guerra in Ucraina, la questione delle migrazioni irregolari e la cooperazione nel settore della Difesa.

“Penso che sia particolarmente prezioso” questo incontro โ€œnel momento in cui ci troviamo, che sia molto importante parlarci, coordinarci. Quindi grazie anche per aver convocato il vertice che avremo nel pomeriggioโ€, ha detto Meloni a Starmer. “Sai che ho anche proposto un incontro tra i leader statunitensi ed europei perchรฉ se ci dividessimo, questo ci renderebbe tutti piรน deboli”, ha aggiunto.

“Siamo tutti molto impegnati per un obiettivo che tutti vogliamo raggiungere con la pace, una pace giusta e duratura in Ucraina”, ha detto Meloni.
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Il vertice sulla difesa comune europea e la sicurezza dell’Ucraina

Poi, nel pomeriggio, a partire dalle 15 italiane, per partecipare al vertice sulla difesa comune europea e sulla sicurezza dell’Ucraina, convocato dallo stesso Starmer.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il summit, che si terrร  a poco piรน di 24 ore dal duro scontro nello Studio Ovale fra il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha l’obiettivo di “portare avanti l’azione europea sull’Ucraina” e di ribadire “il nostro incrollabile sostegno collettivo per garantire una pace giusta e duratura e un accordo duraturo, che garantisca la futura sovranita’ e sicurezza dell’Ucraina”

I partecipanti al vertice

Sono stati invitati i leader di tutta l’Europa continentale, tra cui Francia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania, ma anche Turchia, oltre ai rappresentati di Nato (Mark Rutte) e Unione Europea (Ursula von der Leyen e Antonio Costa) e al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Focus sul sostegno dell’Europa all’Ucrainaย 

L’incontro, che precede anche di pochi giorni il Consiglio europeo straordinario che sara’ dedicato agli stessi temi, si basera’ sui colloqui di Parigi, ospitati dal presidente francese Emmanuel Macron due settimane fa, e si concentrera’ sul “rafforzamento della posizione dell’Ucraina ora, compreso il sostegno militare in corso e una maggiore pressione economica sulla Russia”.

Meloni: no divisioni Occidente

“Ogni divisione dell’Occidente – ha dichiarato ieri Meloni ci rende tutti piu’ deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civilta’. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la liberta’. Una divisione non converrebbe a nessuno. E’ necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. E’ la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”.

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La telefonata Meloni-Trump

Ieri sera la premier ha avuto una conversazione telefonica Trump, anche in vista – informa Palazzo Chigi – dell’incontro che si terra’ oggi nella capitale britannica con Zelensky.

Urla e minacce nello Studio Ovale: cosa si sono detti Trump e Zelensky, la lite parola per parola
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Giorgia Meloni con Donald Trump a Mar-a-Lago (Ansa)

“Spendere di piรน per la difesa europea”
Mercoledi’, al termine di un incontro a Palazzo Chigi con il premier svedese Ulf Kristersson, Meloni ha anche affermato che “la Nato rimane, ancora di piu’ dopo l’ingresso della Svezia e della Finlandia, la pietra angolare della nostra sicurezza, ma deve avere oggi anche un approccio che sia il piu’ possibile a 360 gradi”. “Per farlo – ha precisato – dobbiamo spendere di piu’, ma anche riuscire ad incrementare gli investimenti. Io penso che la scelta, annunciata, della presidente Ursula von der Leyen di escludere le spese per la difesa dal Patto di Stabilita’ sia un primo passo, ma a questo devono seguire altre soluzioni”.ย 

Contabilitร 

Buste paga

 

Le ipotesi in campo per le spese militari. L’Italia, secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, sarebbe pronta a salire al 2,5 per cento del Pil per le spese militari per la Nato, dall’attuale 1,56%.ย 

Gli Usa, inoltre, avrebbero comunicato agli alleati europei che d’ora in poi i britannici avranno la leadership per proteggere l’Ucraina.ย 



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