Consiglio provinciale: via libera alla convenzione con le Unioni montane per i contributi di difesa del suolo | Bellunopress


Palazzo Piloni, sede della Provincia

Approvate anche una somma urgenza la rinuncia a due schede Fcc, per destinare i fondi ad altri progetti

Bocciata la mozione di Futura sul Fondo Grandi Eventi

Via libera agli interventi di difesa idrogeologica e idraulica. Il consiglio provinciale ha approvato oggi all’unanimità lo schema di convenzione con le Unioni Montane per l’utilizzo dei contributi disposti dalla Provincia nell’ultimo bilancio previsionale. Si tratta di 2 milioni di euro, che serviranno per lavori e opere volte alla mitigazione del rischio idrogeologico e per interventi di difesa del suolo o di ripristino.

«Con questa approvazione, siamo in grado di poter destinare alle Um i 2 milioni di euro approvati a dicembre, con l’impegno a destinare ulteriori risorse se dovessimo averle a disposizione» ha spiegato il presidente della Provincia, Roberto Padrin.

«Questi fondi vengono erogati alla presentazione dei progetti delle varie Um» ha aggiunto il consigliere delegato in materia, Massimo Bortoluzzi. «L’invito è a rendicontare anche le annualità pregresse, visto che abbiamo fermi ancora tanti soldi per interventi degli anni scorsi, circa 4,8 milioni».

I 2 milioni di euro saranno suddivisi tra le Unioni Montane secondo un criterio di riparto che incrocia altimetria, popolazione, superficie, indice di spopolamento e aree sottoposte a vincolo idrogeologico. All’Um Agordina andrà quindi il 15,24%, all’Alpago il 7,79%, alla Cadore-Longaronese-Zoldo il 9,68%, alla Valbelluna il 7,95%, alla Belluno – Ponte nelle Alpi il 9,35%, alla Centro Cadore il 12,72%, al Comelico il 12,29%, alla Feltrina il 13,62%, alla Valle del Boite il 11,36%. Per l’Um al momento commissariata (Valle del Boite) e quella in fase di scioglimento (Belluno – Ponte) le risorse resteranno “congelate” con l’impegno della Provincia di attivare interventi a regia diretta dei Comuni interessati laddove emergesse la necessità specifica.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Sempre in tema di Um, il consiglio ha preso atto anche del subentro della Provincia in alcune funzioni della Valboite, oggi commissariata. In particolare è stato adeguato alle novità normative regionali il regolamento per la raccolta funghi.

RINUNCIA SCHEDE FCC

Il consiglio ha poi provveduto alla rinuncia formale dei contributi da Fondo Comuni confinanti per due schede progettuali, chiedendo contestualmente di poter destinare le risorse su progetti riguardanti gli stessi ambiti. In particolare, ha deliberato (con l’astensione del gruppo Futura) la rinuncia alla scheda progettuale per la ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico dell’ex caserma dei carabinieri di Lamon, in quanto il progetto ha avuto aumenti di costi difficilmente sostenibili negli ultimi anni (con un incremento a carico del cofinanziamento provinciale, di risorse proprie di 1,5 milioni euro); la delibera chiede al Comitato paritetico Fcc di destinare all’area territoriale le risorse derivanti dall’economia della scheda progetto pari a 1 milione di euro.

«L’idea dell’amministrazione provinciale è di portare avanti un progetto di recupero dell’ex caserma a scopo residenziale – ha spiegato il presidente Padrin -, al fine di rendere disponibili alloggi e mini-alloggi che sopperiscano alle carenze riscontrate in questi anni».

La seconda rinuncia (votata all’unanimità) riguarda invece la scheda-progetto “Valorizzazione turistica e culturale della Val Boite e della Val di Landro – Primo lotto funzionale” approvata all’interno della programmazione d’area vasta 2019-2024; anche in questo caso, essendo intervenute modifiche al progetto tali da comportare un rialzo importante dei costi, è stato deciso di dirottare le risorse (7,5 milioni di euro). Il progetto iniziale prevedeva il completamento della progettazione tecnica dell’intero tratto ciclabile da Cortina a Dobbiaco e la realizzazione di un primo lotto funzionale con l’adeguamento funzionale del sedime esistente e la riqualificazione delle strutture presenti (opere d’arte quali ponti, gallerie, tombotti…), e anche con un primo stralcio di opere consistente in lavori di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idrogeologico e valanghivo. La richiesta è di utilizzare le stesse risorse per la sola messa in sicurezza.

SOMMA URGENZA

Il consiglio ha approvato anche una somma urgenza per la messa in sicurezza di un terrapieno sul sagrato della chiesa di San Liberale a monte di alcune abitazioni (Comune di Belluno). L’intervento, del valore complessivo di 50mila euro, si è reso necessario dopo alcune piogge, per evitare il crollo di massi sulle case sottostanti.

LA MOZIONE

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Infine, il consiglio ha bocciato (7 voti contro 3) la mozione presentata dal gruppo Futura Centrosinistra Bellunese contenente la richiesta di demandare all’assemblea dei sindaci la strategia di utilizzo del Fondo Grandi Eventi, costituito da un finanziamento Fcc e da cofinanziamento regionale, che negli ultimi anni ha reso possibili le tappe del Giro d’Italia, i concerti di Dolomiti Arena, iniziative sportive di carattere nazionale e internazionale (Mondiali Mtb, Orienteering in Centro Cadore, iniziative culturali…).

«Il Fondo dovrà essere rifinanziato, ma finora è sempre stata ampia la condivisione delle iniziative messe in campo con questo strumento» le parole del presidente Padrin. «Infatti, trattandosi di finanziamento Fcc, la scheda dei Grandi Eventi passa già attraverso l’assemblea dei sindaci di prima e seconda fascia».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link